SERVIZI FITOSANITARI

SERVIZIO FITOSANITARIO (D.Lgs. 214/05; D.M. 28/2/06; L.R. 11/95, 18/09; D.G.R.M. 4/3/02)   (ssa38)

Soggetti interessati:

Chiunque importa o esporta materiale vegetale soggetto a controlli fitosanitari

Iter procedurale:

Istituito presso MI.P.A.F. Servizio Fitosanitario Nazionale con il compito di:

a)       tenere rapporti con Commissione Europea, corrispondenti Servizi di Paesi CE ed Organizzazioni internazionali del settore fitosanitario;

b)       indicare esperti che rappresentano Italia presso Comitati e gruppi di lavoro CE o di Organizzazioni internazionali;

c)       determinare procedure di controllo a cui debbono attenersi Servizi Fitosanitari Regionali;

d)       definire requisiti minimi di professionalità e di attrezzature occorrenti per tipo di attività e categoria richiedente autorizzazione a produzione ed importazione di materiale vegetale;

e)       coordinare e vigilare su applicazione D.Lgs. 214/05 (legislazione fitosanitaria in materia di importazione, esportazione, transito e circolazione su territorio nazionale di piante vive, parti di piante, sementi) nel territorio nazionale;

f)        predisporre provvedimenti relativi ad interventi obbligatori in caso di inadempienza;

g)       tenere registri nazionali e definire modalità di invio dati a Servizio Fitosanitario Regionale;

h)       redigere bozze di recepimento normative CE in materia fitosanitaria;

i)         determinare linee generali per salvaguardia fitosanitaria nazionale, compresi programmi di emergenza e provvedimenti di lotta fitosanitaria obbligatoria;

j)         definire Piano nazionale dei controlli fitosanitari cui debbono attenersi Servizi Fitosanitari Regionali;

k)       determinare linee generali e buone pratiche in materia fitosanitaria per attuazione misure relative ad utilizzo di prodotti fitosanitari sostenibili;

l)         raccogliere dati in merito presenza e diffusione di organismi nocivi su territorio nazionale e predisporre relazione annuale;    

m)      raccogliere e divulgare normative fitosanitarie di Paesi Terzi ed informazioni provenienti da Organizzazioni comunitarie ed internazionali;

n)       definire caratteristiche delle tessere di riconoscimento di Ispettori Fitosanitari

o)       comunicare a FAO, Commissione Europea, altri Stati membri status di organismi nocivi in quarantena o di recente introduzione in territorio nazionale;

p)       richiamare Servizi Fitosanitari Regionali inadempienti al rispetto di normativa, fissando termine di adeguamento, pena esercizio potere sostitutivo per evitare che “ciò comporti gravi rischi fitosanitari all’economia agricola nazionale”;

q)       istituire Comitato Fitosanitario Nazionale, composto da rappresentanti dei Servizi Fitosanitari Regionali con il compito di: svolgere azioni di supporto tecnico e propositivo in merito ad applicazione D.Lgts. 214/05; elaborazione linee guida per programmi di formazione ed aggiornamento di Ispettorati fitosanitari; valutazione applicazione di normativa fitosanitaria a livello nazionale; definizione misure di emergenza per organismi nocivi ritenuti di particolare rilevanza fitosanitaria    

Ai Servizi Fitosanitari Regionali fissati seguenti compiti:

a)       applicare su territorio regionale direttive fitosanitarie nazionali;

b)       rilasciare autorizzazioni previste da D.Lgs. 214/05;

c)       eseguire controlli su stato fitosanitario anche mediante analisi di laboratorio su piante, parti di piante, sementi, prodotti vegetali naturali o coltivati nelle fasi di produzione, conservazione, commercializzazione per verificare presenza organismi nocivi;

d)       accertare violazioni in materia fitosanitaria;

e)       rilasciare certificazione fitosanitaria per materiali vegetali da esportare verso Paesi Terzi;

f)        eseguire controlli documentali, di identità, fitosanitari su materiali vegetali provenienti da Paesi Terzi. In particolare collaborano, unitamente ad Agenzia delle Dogane per loro competenza nei punti di entrata del materiale sul territorio nazionale, nella individuazione della presenza di OGM sui materiali importati, prelevando campioni da inviare ad ENSE o laboratori autorizzati e comunicando ad Ispettorato Centrale Repressione Frodi: estremi identificativi dei lotti oggetto di campioni; laboratorio incaricato delle analisi, luogo di stoccaggio. A tal fine dotati sia di personale con idonea competenza tecnica, sia di adeguate attrezzature ed impianti di analisi per ricercare ed identificare organismi nocivi;

g)       prescrivere sul territorio regionale tutte le misure necessarie (compresa distruzione di materiali vegetali contaminati o “sospetti tali” e dei materiali di imballaggio venuti in contatto con questi) per evitare diffusione di organismi nocivi;

h)       eseguire controlli su applicazione metodi di lotta obbligatoria;

i)         istituire zone aventi specifico status fitosanitario e prescrivere per tali zone misure idonee a prevenire diffusione di organismi nocivi, compreso divieto di messa a dimora ed estirpazione di piante contenenti tali organismi;

j)         elaborare e divulgare strategie di profilassi e difesa fitosanitaria;

k)       effettuare attività di studio e sperimentazione nel settore fitosanitario con particolare riferimento a metodi innovativi di difesa dalle avversità delle piante rispettosi di ambiente, operatore agricolo, consumatore e loro definizione e divulgazione;

l)         elaborare disciplinari di difesa integrata al fine di migliorare stato fitosanitario e qualità delle produzioni vegetali e concedere deroghe a tali disposizioni;

m)      elaborare misure specifiche di difesa fitosanitaria integrata su uso sostenibili di prodotti fitosanitari per gestione di specie nocive       

Ispettori fitosanitari operanti presso Servizi Fitosanitari Regionali sono rispondenti alle direttive da questi impartite (“agire per loro e sotto il loro controllo”), equiparati agli ufficiali di Polizia Giudiziaria, muniti di apposito documento di riconoscimento con validità di 5 anni (Documento di riconoscimento ritirato in caso di cessazione servizio o destinazione del personale ad altro incarico), Il personale ha accesso a tutti i luoghi dove vegetali e prodotti vegetali si trovano “in qualsiasi fase della catena di produzione e commercializzazione, compresi mezzi utilizzati per trasporto e magazzini doganali. Nominativi di ispettori, corredati da numero identificativo attribuito, titolo di studio, livello di inquadramento, loro firme automatiche depositati presso Servizio Fitosanitario Centrale ai fini di iscrizione nel registro aziendale.

Responsabile dotato almeno di “livello di istruzione universitario o equivalente” e eventualmente aiutato da assistenti tecnici qualificati per i controlli fitosanitari, denominato “agente fitosanitario”, che si debbono attenere a disposizioni impartite dal Servizio Fitosanitario.”. Regione deve comunicare a Servizio Fitosanitario Centrale le strutture ed i responsabili regionali individuati entro 60 giorni. Entità personale assegnato a Servizio Fitosanitario Regionale per eseguire controlli su piante e vegetali definito in intesa Stato – Regioni e rideterminato ogni 2 anni con decreto MI.P.A.F.       

Servizio Fitosanitario Regionale si avvale per svolgere compiti assegnati di propri laboratori o di “strutture di laboratorio pubbliche operanti nel settore della ricerca” (In tal caso definire specifici protocolli di intesa o convenzioni), la cui responsabilità affidata ad Ispettori fitosanitari.

Servizio Fitosanitario Nazionale per determinate problematiche fitosanitarie può individuare laboratori di riferimento a livello nazionale.

Regione Marche ha istituito presso ASSAM il Servizio Fitosanitario Regionale con il compito di:

a)       applicare su territorio regionale direttive fitosanitarie nazionali;

b)       eseguire controlli fitosanitari, anche per sondaggio, per accertare eventuali presenze di organismi nocivi su vegetali e prodotti vegetali nelle fasi di produzione e commercializzazione, rilasciando “passaporto delle piante”;

c)       rilasciare certificazione fitosanitaria per vegetali da destinare a Paesi terzi;

d)       esecuzione controlli fitosanitari su punti entrata territorio nazionale di materiale vegetale;

e)       autorizzare transito su territorio italiano prodotti vegetali destinati ad esportazione;

f)        vigilare su stato fitosanitario di colture agrarie, forestali, piante ornamentali. Indagine riguardanti materiali vegetale, ma anche registri, passaporti delle piante, documenti di accompagnamento;

fbis) prescrivere ai proprietari di boschi infestati da organismi nocivi di eseguire determinati interventi fitosanitari,

        anche in deroga a vigenti norme da Giunta regionale; 

g)       proporre interventi di lotta obbligatoria e controllo della loro regolare esecuzione;

h)       raccogliere e diffondere dati su presenza organismi nocivi su vegetali;

i)         registrare produttori ed importatori di vegetali soggetti a regime fitosanitario e tenere aggiornato registro regionale;

j)         esecuzione indagini periodiche per determinare presenza organismi nocivi in zone protette e comunicazioni rilievi a Servizio fitosanitario Nazionale;

k)       svolgere attività di studio e sperimentazione nuovi mezzi difesa contro organismi nocivi;

l)         fornire assistenza specialistica a Consorzi Fitosanitari ed Associazioni produttori impegnati nei programmi di difesa integrata finanziati da Regione Marche;

m)      eseguire esami di laboratorio su materiale vegetale e terreno su cui riscontrata presenza organismi nocivi;

n)       prescrivere tutte le misure ritenute necessarie, comprese eventuale distruzione di vegetali e prodotti vegetali contaminati o sospetti tali, nonché degli imballaggi e contenitori che possono trasformarsi in veicolo di diffusione degli organismi nocivi

Produttore deve in tempo utile informare responsabile fitosanitario su controlli da eseguire. Ispettore attua controlli anche tramite prelievo campioni da sottoporre ad analisi (Modello verbale di prelievo riportato su BUR 42/02).

ASSAM comunica a Regione periodicamente elenco dei soggetti che hanno eseguito, in tutto od in parte, o hanno eseguito oltre la scadenza il versamento della tariffa fitosanitaria ai fini del recupero delle somme dovute e della irrogazione delle sanzioni da eseguire, pena decadenza, entro 5 anni da data in cui commessa violazione 

Entità aiuto:

Nell’Allegato XV del D.Lgs. 214/05 pubblicato su G.U. 248/05 sono riportate le tariffe da versare ai Servizi Fitosanitari Regionali per il rilascio delle autorizzazioni, le verifiche per iscrizione e mantenimento iscrizione al Registro dei produttori, controlli documentali, di identità e fitosanitari sui materiali vegetali importati, calcolate tenendo conto:

–          retribuzione media degli ispettori che eseguono controlli;

–          ufficio, infrastrutture, attrezzature necessarie ai controlli;

–          prelievo di campioni per esecuzione prove di laboratorio;

–          attività amministrativa necessaria per esecuzione controlli.

Tariffe modificate con decreto MI.P.A.F. Regione Marche con L.R. 18/09 stabilito che alla riscossione della tariffa fitosanitaria provvede ASSAM tramite apposito conto corrente postale a questo intestato. Tariffa incassata, come somme recuperate o applicazione di sanzioni riversata da ASSAM a Regione entro 31 Gennaio successivo per essere da questa destinate ad integrare fondo ASSAM

Vietato rimborso diretto od indiretto della tariffa. Applicazione tariffa non esclude applicazione di altri costi per servizi supplementari resi in sede di controlli degli ispettori del Servizio (v. controlli ulteriori di laboratorio, controlli eseguiti fuori da normale orario di lavoro, traduzione documenti).

Se controlli eseguiti per gruppi di materiali vegetali “con frequenza ridotta”, tariffa “riscossa in maniera ridotta e proporzionale da tutte le spedizioni e partite del gruppo indipendentemente dal fatto che siano sottoposte o meno ad ispezione”.

In caso di mancato tardivo versamento di tariffa si applicano disposizioni di legge.