PSR E PMI ENERGIA

PSR E PMI ENERGIA (Reg. 1305/13; D.A. 13/02/18; Mis. 6.4.b.1; D.G.R. 24/6/19; D.D.S. 12/8/19)  (psr67)

Soggetti interessati:

Servizio Regionale Agricoltura (Servizio); Servizio Decentrato Agricoltura (SDA)

Persone fisiche, micro e piccole imprese in aree rurali che intendono produrre energia rinnovabile da biomassa forestale nell’ambito di Progetti Integrati di Filiera (PIF), purché al momento di invio della domanda:

  • non si configura come impresa in difficoltà finanziaria
  • impresa costituita o da costituire nel settore della produzione di energia in forma di società (impresa costituita solo da imprenditori forestali o agricoli forestali, singoli od associati, produttori della materia prima utilizzata per la produzione di energia)
  • impresa iscritta nell’anagrafe delle aziende agricole con fascicolo aziendale validato
  • impresa iscritta alla Camera di Commercio nella Sezione speciale delle imprese agricole con codice ATECO del settore agricoltura o selvicoltura ed in possesso di PEC (Posta Elettronica Certificata)
  • in possesso degli immobili e/o delle superfici dove realizzare gli impianti e/o collocare le reti di distribuzione per almeno 10 anni a titolo di proprietà, usufrutto, contratto di affitto scritto e registrato, atto di conferimento ad una cooperativa di conduzione, contratto di comodato d’uso (anche gratuito) scritto e registrato, concessione demaniale. In caso di proprietà indivisa, allegare contratto di affitto pro quota. In caso di investimenti fissi su terreno in affitto, o concessione o comodato, se non previsto nel contratto, allegare dichiarazione sostitutiva di notorietà del proprietario attestante assenso a realizzare l’investimento
  • intendono effettuare investimenti inerenti la realizzazione di:
  1. a)piccoli impianti per la produzione di calore ed eventualmente di energia elettrica di potenza massima di 600 KW termici e 200 KW elettrici, quali: centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato, pellets o altro materiale energetico proveniente da biomassa legnosa; impianti, macchinari ed attrezzature per produzione di cippato, pellets o altro materiale energetico proveniente da biomassa legnosa; pirogassificatori; impianti combinati per cogenerazione di calore ed elettricità o trigenerazione di calore, elettricità, frigorie
  2. b)piccole reti di distribuzione di energia al servizio delle centrali o degli altri impianti nel limite massimo del 20% dei costi ammissibili
  • impianti realizzati rispettando criteri minimi di efficienza energetica e garantendo elevati standard, in termini di ottimizzazione dei consumi e contenimento degli inquinanti come risulta da relazione tecnica
  • impianti prevedono la installazione di un sistema di contabilizzazione dell’energia compatibile con le norme UNI EN
  • presentato progetto sostenibile sotto il profilo economico e finanziario (come attestato dal piano di sviluppo aziendale, corredato da relazione tecnico economica) nell’ambito di un PIF legno energia in grado di conseguire un punteggio minimo di accesso di 0,25 in base ai criteri di priorità applicati
  • progetto cantierabile, cioè presentate all’Ente competente le richieste od acquisiti, entro termini istruttori fissati dal bando, tutti i titoli abilitativi richiesti dalla normativa vigente (autorizzazioni, concessioni, nulla osta, pareri, permessi, SCIA)
  • progetto, se ricadente in area Natura 2000, assoggettato a Valutazione di incidenza ambientale
  • presenza, in caso di detenzione di superfici forestali superiori a 80 ha., di un Piano di gestione forestale o strumento equivalente
  • biomassa proveniente per almeno il 60% da un territorio collocato entro un raggio di 50 km. dall’impianto (restante 40% da un territorio ubicato entro un raggio di 100 km. dall’impianto)
  • materia prima lavorata come biomassa proveniente per almeno il 60% per l’intera durata del PIF legno energia da imprenditori agricoli e forestali partecipanti al PIF
  • impianto dimensionato a: fabbisogno di energia calorica e/o frigorie previsto nel contratto di filiera; sostenibilità economica ed ambientale dell’impianto; caratteristiche del territorio; grandezza delle imprese forestali e quindi disponibilità del materiale forestale utilizzabile
  • utilizzo, nel caso di impianti a biomassa che producono energia elettrica, di almeno il 40% dell’energia termica prodotta

Iter procedurale

Regione emanato con D.D.S. 345 del 12/8/2019  bando ad evidenza pubblica, a seguito dei quali i soggetti interessati presentano su SIAR domanda con firma digitale entro le ore 13 del 14/11/2019, anche avvalendosi di CAA riconosciuto, allegando

1)       dichiarazione sostituiva di notorietà attestante data e protocollo dei titoli abilitativi (permesso di costruire, SCIA, CILA, VIA) rilasciati e/o presentati al Comune;

2)       progetto di intervento da realizzare comprendente:

  • relazione tecnica che specifichi opere progettuali timbrata e firmata da tecnico abilitato;
  • computo metrico estimativo (CME) analitico, completo dei codici di riferimento delle voci di spesa redatto in base al Prezziario regionale delle opere agricole/opere pubbliche vigente al momento di invio della domanda, distinto per categoria di opere, timbrato e firmato dal tecnico progettista. Nel caso di lavori non previsti nel Prezziario predisposta una specifica analisi dei prezzi. Congruità della spesa determinata mediante invio di 3 preventivi o per interventi connotati da elevata complessità/specificità (impianti elettrici, termoidraulici, irrigazione, serre) in base a computo metrico. Se interventi riguardano fabbricati finanziabili in parte, CME relativo solo alle superfici ammesse a finanziamento, con eventuali costi comuni (v. tetto, fondamenta) “suddivisi per quota parte in ragione della ripartizione delle superfici per specifica destinazione” (Millesimi di volume);
  • disegni progettuali delle opere oggetto di intervento, firmati e timbrati dal tecnico progettista con visto di approvazione della Commissione edilizia, comprendente per ogni edificio:

Ø       ubicazione del fabbricato oggetto di intervento;

Ø       quadro di unione di tutti i fabbricati in dotazione dell’azienda;

Ø       planimetrie in scala 1:500 (o 1:200);

Ø       piante, sezioni significative e prospetti in scala 1:100 (o 1:50) in cui riportato stato attuale e di progetto (in particolare dimensioni geometriche interne ed esterne);

Ø       destinazione dei locali così da definire la tipologia di intervento e limiti di attività previsti;

Ø       area dei lavori in caso di intervento parziale, con layout dettagliati relativi ad impianti interni e superfici di ingombro;

Ø       eventuale documentazione fotografica;

Ø       dimostrazione grafica del calcolo dei millesimi in caso di interventi con finanziamento parziale;

  • 3 preventivi di spesa (di cui 1 prescelto e 2 di raffronto), datati e firmati da ditte in concorrenza tra loro per l’acquisto di attrezzature, macchinari, impianti riferiti ad investimenti con medesime caratteristiche tecniche. In caso di completamento/implementazione di attrezzature esistenti, ammesso 1 solo preventivo, Non necessari in presenza di costi standard approvati dalla Regione;
  • relazione tecnico economica, timbrata e firmata da tecnico competente in materia agroforestale, comprendente:

Ø      giustificazione della scelta del preventivo non più economico;

Ø      giustificazione dell’impossibilità di individuare una pluralità di ditte concorrenti per beni altamente specializzati oggetto di investimento;

Ø      descrizione dell’iniziativa, comprendente: piano di sviluppo (investimenti da realizzare, obiettivi da conseguire); piano economico degli investimenti (costi e tempi di esecuzione, piano di ammortamento, costi e ricavi di esercizio e loro evoluzione nel tempo, spese generali, gestione finanziaria); elenco delle iniziative da realizzare (agevolate o meno) nel periodo del piano di sviluppo; dati relativi all’efficienza energetica dell’impianto ed il livello delle emissioni in atmosfera;

Ø      piano di approvvigionamento delle matrici in ingresso e piano di utilizzo dei materiali in uscita firmato da agronomo, comprendente:

a)per superfici forestali detenute superiori a 80 ha.: piano di gestione forestale;

b)per superficie forestali detenute inferiori a 80 ha.: piano che individui tagli di fine turno per utilizzo e rinnovazione genetica/agamica del bosco; cure colturali (quali: taglio di sfollo o di diradamento); conversione (cioè taglio volto a modificare la forma di governo da ceduo ad alto fusto) o trasformazione (cioè serie di tagli volti a modificare specie principali del bosco); quantità presumibile di biomassa ottenibile in totale e per anno.

In merito ai materiali in uscita dalla caldaia: piano per il loro corretto smaltimento (indicare quantità e destinazione di ogni tipologia di prodotto);

Ø      calcolo dei consumi medi annui di biomassa legnosa e della potenzialità produttiva di energia elettrica e/o termica per valutare dimensionamento dell’impianto rispetto al fabbisogno di energia previsto nel contratto di filiera;

3)              contratto di affitto pro quota in caso di proprietà indivisa;

4)              cronoprogramma degli investimenti e modalità di erogazione degli aiuti;

5)              computo metrico ed elaborati progettuali in file CAD editabile

6)              dichiarazione sostitutiva notorietà attestante che documenti richiesti sono già in possesso di Amministrazione pubblica (evidenziare Servizio presso cui depositati ed estremi del procedimento di riferimento)

Progettazione degli investimenti fissi e relazioni tecniche sempre sottoscritte da tecnici iscritti agli Ordini professionali

Domanda di aiuto ed eventuali documenti giustificativi forniti dal beneficiario possono essere corretti ed adeguati in ogni momento, se rilevati errori palesi riconosciuti da Regione, in quanto effettuati in buona fede e facilmente individuabili al controllo (v. errori materiali nella compilazione o incompleta compilazione della domanda/allegati, informazioni contraddittorie od incongruenti tra domanda ed allegati). Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi; mancata o errata documentazione ritenuta essenziale per requisiti di accesso e priorità di domanda

Se in sede di istruttoria occorre acquisire ulteriori informazioni/documenti, SDA notifica elenco di questi ad interessato, unitamente al termine perentorio del loro invio, pena conclusione dell’istruttoria senza di essi

SDA esegue entro 120 giorni (termine sospeso, per 1 sola volta per non oltre 30 giorni, in caso di acquisizione di ulteriori informazioni o certificazioni presso altre Amministrazioni) istruttoria, tramite controlli amministrativi su tutte le domande, anche incrociando dati con altre Misure di PSR od altri regimi di aiuto, al fine di verificare:

  • dati anagrafici e catastali riportati in domanda;
  • funzionalità della spesa al raggiungimento degli obiettivi progettuali, nonché sua: imputabilità all’operazione finanziata dal bando; pertinenza, congruità e necessità ai fini di esecuzione degli interventi; conformità ai principi di sana gestione finanziaria (costi commisurati alla dimensione del progetto)
  • congruità dei prezzi relativi ai singoli investimenti proposti riportati nel CME valutati in base a: Prezziario regionale delle opere agrarie/pubbliche vigente; per opere non comprese in questo, 3 preventivi di ditte fornitrici concorrenti tra loro con relativa relazione giustificativa della scelta
  • conseguimento del punteggio minimo di 0,25 da parte del progetto

SDA, in sede di istruttoria, può eseguire visite aziendali per acquisire informazioni utili all’istruttoria, nonché per accertare: rispondenza di quanto dichiarato in domanda dal richiedente; fattibilità degli interventi proposti; loro conformità agli obiettivi della Misura; situazione preesistente (anche in termini di altre strutture od attività aziendali vigenti)

SDA, a conclusione dell’istruttoria, dichiara inammissibile la domanda se: presentata oltre i termini; non sottoscritta o sottoscritta da persona diversa da legale rappresentante; mancante dei documenti prescritti. Nel caso di inammissibilità, totale o parziale, della domanda, SDA comunica all’interessato l’esito motivato dell’istruttoria, specificando:  punteggio assegnato; investimenti ammessi e non ammessi; contributo concedibile; termine per presentare il riesame (entro 10 giorni) al Comitato Coordinamento Misura (CCM). Se a seguito del riesame (Da attuarsi entro 20 giorni, comunque prima della pubblicazione della graduatoria) CCM mantiene giudizio di inammissibilità,  soggetto può presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica della comunicazione al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) o entro 120 giorni al Capo dello Stato

Servizio redige graduatoria delle domande ammissibili, solo PIF legno energia di riferimento viene finanziato, tenendo conto dei seguenti criteri:

a)percentuale di superficie forestale interessata all’accordo inclusa in Piani di gestione forestale (Peso 30%): 1 punto se estensione della superficie forestale del progetto inclusa nei Piani di gestione forestale è superiore al 100% della media delle superfici forestali dei progetti presentati incluse nei Piani di gestione forestale; 0,75 punti se compresa tra +25% e +100%; 0,50 punti se compresa tra -25% e +25%; 0,10 punti se compresa tra -50% e -25%

b)progetti che garantiscono efficienza energetica, superiore allo standard minimo necessario per l’ammissibilità (Peso 20%): 1 punto per progetti che garantiscono un’efficienza energetica superiore allo standard minimo di oltre il 10%; 0,5 punti per progetti che garantiscono un’efficienza energetica superiore allo standard minimo tra il 5% ed il 10%

c)progetti che garantiscono un livello di emissioni in atmosfera inferiore allo standard minimo necessario per l’ammissibilità (Peso 20%):1 punto per progetti che garantiscono una diminuzione di impatto (in termini di particolato primario totale, comprensivo della frazioni combustibile, e di anidride carbonica) sotto ai valori del conto termico di cui al D.M. 28/12/2012; 0,5 punti per progetti che garantiscono una diminuzione di impatto del particolato primario o dell’anidride carbonica

d)livello crescente di preferenza passando da impianti che producono solo calore ad impianti di cogenerazione ad impianti di trigenerazione (Peso 30%): 1 punto per impianti di trigenerazione (producono contemporaneamente calore, elettricità, frigorie); 0,6 punti per impianti di cogenerazione (producono contemporaneamente calore ed elettricità); 0,3 punti per impianti che producono solo calore. Nel calcolo del recupero/utilizzo di energia elettrica da considerare anche l’energia utilizzata per la gestione dell’impianto

A parità di punteggio, priorità assegnata a richiedenti più giovani (Nel caso di società fare riferimento a rappresentante legale)

Responsabile regionale dei PIF: approva graduatoria, che viene pubblicata sul sito della Regione; invia, tramite PEC, una comunicazione circa la finanziabilità o meno della domanda ai soggetti ammessi ma non finanziabili per mancanza di fondi, affinché possano presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica al TAR o entro 120 giorni al Capo dello Stato.

Beneficiari in sede di realizzazione del progetto possono:

  • comunicare con Regione solo tramite PEC
  • qualora non intendono interagire personalmente con Uffici regionali, delegare alcune attività ad altro soggetto, previa comunicazione con firma autenticata (Allegare documento di identità del richiedente) al Servizio, evidenziando: dati del soggetto che ha accettato delega; attività delegate; durata della delega (in genere fino al termine della trattazione della pratica)
  • apportare variazioni a dati riportati in domanda, o nei documenti allegati, purché subito comunicate a SDA, che verifica loro ammissibilità (in particolare non comportano riduzione punteggio di graduatoria o compromettono requisiti di ammissibilità)
  • presentare 1 sola variante al progetto approvato (oltre quella per eventuale cambio di beneficiario) riguardante:

1)      modifiche tecniche sostanziali delle operazioni approvate

2)      modifiche alla tipologia delle operazioni approvate

3)      cambio di sede di investimento fisso su particelle diverse, non determinato da cause di forza maggiore

4)      cambio di beneficiario, se questo incide negativamente sui requisiti di accesso, o sui punteggi di priorità, o su entità dell’aiuto. Subentro consentito solo in casi eccezionali (v. dissesto finanziario, trasformazione della ragione sociale), purché subentrante si impegna a: non modificare le condizioni per cui concesso l’aiuto (compreso il punteggio); realizzare gli investimenti; rispettare tutte le condizioni e gli impegni riportati nel nulla osta di concessione dell’aiuto (compreso vincolo 5 anni dopo conclusione lavori); sostenere direttamente l’onere finanziario dell’investimento (fatture intestate a suo nome e da lui pagate, salvo caso di decesso o inabilità duratura del beneficiario (in tal caso consentito invio della suddetta documentazione intestata a questo); stipulare, in caso di concessione di anticipo, appendice di subentro della polizza fideiussoria

5)      modifiche al quadro economico, salvo diversa suddivisione delle spese tra singole voci omogenee per ogni struttura (v. opere edili di recupero di fabbricati aziendali, sistemazione di aree esterne) o attrezzatura (v. impianto di cippatura)

Variante presentata tramite SIAR, non necessariamente prima di sua realizzazione, comunque almeno 60 giorni prima di rendiconto, allegando:

1)       relazione, in cui evidenziata natura e motivazioni della variante;

2)       in caso di opere edili: relazione sottoscritta anche da tecnico progettista; quadro di confronto tra situazione iniziale e quella derivata da variante;

3)       prospetto riepilogativo delle voci soggette a variante, che consente di confrontare situazione approvata con quella post variante

Variante sempre ritirata, salvo che sia stato comunicato a beneficiario esistenza di inadempienze, od avvio controlli in loco

Servizio esegue istruttoria, entro 45 giorni, anche mediante sopralluoghi, al fine di valutare conformità di variante ed in particolare:

1)       nuova articolazione della spesa non altera le finalità originarie del progetto;

2)       non comporta aumento del contributo concesso (eventuali maggiori spese sempre a carico del richiedente), mentre in caso di riduzione della spesa si procede a ricalcolare il contributo;

3)       non modificate le condizioni di accesso e le priorità con uscita della domanda dalla graduatoria finanziabile

Servizio decide sull’ammissibilità o inammissibilità, totale o parziale, della variante (in questo caso notificare ad interessato le motivazioni ed i termini per presentare riesame al CCM)

Variante eseguita in modo difforme da quella approvata determina non riconoscimento delle spese sostenute

  • apportare “adeguamenti tecnici” al progetto approvato, cioè modifiche che non alterano parametri di finanziabilità della domanda, quali:

1)      modifiche di dettaglio e soluzioni tecniche migliorative, per cui necessario invio di SCIA/DIA

2)      soluzioni tecniche migliorative per interventi non edili, coerenti con finalità di investimento approvato

3)      cambio di preventivo (v. cambio di fornitore, cambio con modello avente diverse caratteristiche tecniche), corredato da relazione tecnico economica

4)      cambio della sede di investimento fisso, ma su stessa particella

Per adeguamenti tecnici sufficiente comunicare le modifiche apportate prima della domanda di pagamento finale

  • “modifiche progettuali non sostanziali”, che non richiedono invio di DIA/SCIA, quali: modifica dei materiali; aggiornamento della dotazione strumentale, mantenendo le stesse caratteristiche tecniche originarie; modifica agli impianti tecnologici; altezza delle recinzioni; quantità dei materiali usati per struttura. Accertamento di tali modifiche avviene al momento del collaudo finale, con spese, in caso di esito negativo, a totale carico del beneficiario.

Servizio può concedere aiuto sotto forma di:

  • anticipo, pari a 50% del contributo concesso, a seguito di invio domanda, tramite SIAR, corredata da:

1)      garanzia fideiussoria stipulata con Istituto di credito ed assicurativo su modulistica AGEA, pari a 100% di anticipo richiesto, avente validità fino a liquidazione del saldo finale e autorizzazione di svincolo da parte di Amministrazione competente

2)      in caso di contributo superiore a 25.000 € (5.000 € a partire dal 1/1/2020): dichiarazione sostitutiva notorietà attestante assenso ai controlli antimafia

3)       dichiarazione del richiedente di non essere soggetto destinatario di misure di prevenzione personale o condannato con sentenza definitiva o meno per delitti di criminalità organizzata

Servizio istruisce domande entro 30 giorni. In caso di decadenza dell’aiuto, anticipo verrà restituito

  • stato avanzamento dei lavori (SAL), pari ad un minimo di 30% e massimo di 80% del contributo concesso ( se già concesso anticipo, SAL non oltre 30%), a seguito di invio domanda (al massimo 2; 1 se concesso anticipo) tramite SIAR, fino a 3 mesi prima della conclusione del progetto, corredata da:

1)      copia della contabilità dei lavori corrispondenti all’importo richiesto, redatta in base al Prezziario regionale delle opere pubbliche vigente e costituita da: libretto delle misure, registro di contabilità e computo metrico consuntivo a firma del Direttore dei lavori; documentazione fotografica di raffronto da più punti di osservazione

2)      copia del progetto esecutivo, timbrato e firmato dal tecnico progettista, con visto di approvazione del Comune per opere realizzate, se non inviato in precedenza, o in caso di varianti edilizie

3)      dichiarazione sostitutiva di notorietà di tecnico progettista relativa ad asseverazione del computo dei lavori oggetto della domanda, secondo modello predisposto da Regione

4)      dichiarazione sostituiva notorietà di fornitore attestante che: dotazioni strumentali sono nuove; non utilizzati pezzi usati; assenza di patti di riservato dominio od altri gravami imposti da ditta (Modello predisposto dalla Regione)

5)      fatture e relativi documenti di trasporto (DDT) recanti, pena loro inammissibilità: dettaglio dei lavori svolti (nel caso di macchine ed attrezzature, numero di telaio o matricola); codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento

6)      dichiarazione sostitutiva notorietà del responsabile aziendale della tenuta della contabilità, in cui riportare estremi delle fatture rendicontate (indicare numero, data e soggetto emittente)

7)      in caso di contributo superiore a 25.000 € (5.000 € a partire dal 1/1/2020): dichiarazione sostitutiva notorietà attestante assenso ai controlli antimafia

8)       dichiarazione del richiedente di non essere soggetto destinatario di misure di prevenzione personale o condannato con sentenza definitiva o meno per delitti di criminalità organizzata

9)       copia delle contabili di pagamento effettuati quali: bonifici/Riba eseguiti tramite banca o posta, con riferimento alla fattura pagata (in caso di home banking, allegare stampa dell’operazione, attestante data, numero e causale della transazione eseguita); assegni di conto corrente “non trasferibili”, corredati da estratto conto rilasciato da Istituto di Credito  attestante avvenuto pagamento; carta di credito e/o bancomat, corredato da estratto conto rilasciato da Istituto di Credito attestante avvenuto pagamento (escluse carte prepagate)

10)   in caso di leasing per acquisto di macchine ed attrezzature: patto di riacquisto da parte di utilizzatore a fine leasing; fatture relative ai canoni pagati da beneficiario dal momento di invio della domanda fino a conclusione del progetto (comunque non oltre valore di mercato del bene), al netto di costi connessi al contratto (garanzie del concedente, costi di rifinanziamento, interessi, spese generali, oneri assicurativi); impegno a non alienare o a modificare destinazione del bene per periodo di 5 anni     

Servizio esegue istruttoria entro 45 giorni verificando: completezza dei documenti richiesti (in particolare giustificativi di spesa); spese sostenute conformi a normativa UE e registrate in libri contabili; computo metrico  consuntivo asseverato e sottoscritto da Direttore dei lavori, da cui si evidenzia conformità dei lavori al progetto  approvato. Prima di erogazione di SAL eseguiti controlli in loco a campione da parte di P.F. Controlli relativi ai fondi comunitari

  • saldo, a seguito invio domanda su SIAR, entro 18 mesi da notifica finanziamento, allegando:

1)      dichiarazione sostitutiva di notorietà di beneficiario attestante:

v     opere e/o acquisti non beneficiato di altri finanziamenti pubblici

v     estremi certificato di agibilità rilasciato da Comune ed assenza di notifiche contenenti ordine motivato di non effettuare lavori

v     estremi di comunicazione al Comune di inizio e fine lavori, se non inviata in precedenza

2)      dichiarazione sostitutiva di notorietà del fornitore attestante che: dotazioni strumentali sono nuove; non utilizzati pezzi usati; assenza patti di riservato dominio od altri gravami applicati da ditta su queste (Modello predisposto dalla Regione)

3)      dichiarazione sostitutiva di notorietà di Direttore dei lavori per opere edili, attestante: completamento delle opere finanziate; forniture e lavori riportati nei documenti giustificativi riguardano realizzazione del progetto finanziato (Modello predisposto dalla Regione)

4)      dichiarazione asseverata di tecnico, attestante che tutte le opere del progetto sono state realizzate nel rispetto delle norme antincendio e sicurezza sui luoghi di lavoro

5)      stato finale dei lavori, distinto per categoria di opere, timbrato e firmato dal tecnico progettista, completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in base al Prezzario regionale delle opere pubbliche vigente al momento di invio della domanda. Per lavorazioni non presenti in Prezziario, predisposta specifica analisi dei prezzi. In caso di interventi su  fabbricati finanziabili solo in parte: stato finale relativo solo alle superfici ammesse al finanziamento (eventuali costi comuni suddivisi per quota parte, in funzione della ripartizione delle superfici per specifica destinazione)

6)      disegni progettuali, se non inviati in precedenza, o se intervenute varianti edilizie

7)      fatture originali e documenti di trasporto, in cui riportare, pena loro inammissibilità: lavori svolti (in caso di macchine ed attrezzature: numero di telaio o di matricola); codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento

8)      copia del registro IVA sottoscritta da beneficiario, evidenziando fatture rendicontate

9)      dichiarazione sostitutiva notorietà del responsabile aziendale della tenuta della contabilità, in cui riportare estremi delle fatture rendicontate (indicare numero, data e soggetto emittente)

10)   documentazione fotografica per lavori non più visibili, a seguito della loro realizzazione (v. demolizione di edificio oggetto di ristrutturazione, drenaggi)

11)      copia delle contabili dei pagamenti effettuati (documentazione analoga a quella di SAL)

12)      in caso di contributo superiore a 25.000 € (5.000 € a partire dal 1/1/2020): dichiarazione sostitutiva notorietà attestante assenso ai controlli antimafia

13)      dichiarazione del richiedente di non essere soggetto destinatario di misure di prevenzione personale o condannato con sentenza definitiva o meno per delitti di criminalità organizzata

Servizio procede a liquidazione del saldo entro 75 giorni da invio domanda, dopo aver:

1)       verificato raggiungimento degli obiettivi indicati da Piano di Sviluppo Aziendale

2)       eseguito  un sopralluogo aziendale, volto ad accertare :

–          effettiva realizzazione degli investimenti previsti e rendicontati;

–          rispetto delle prescrizioni dei vincoli, nonché raggiungimento degli obiettivi previsti nel programma di investimento;

–          regolare esecuzione delle opere ed acquisti previsti dal programma;

–          mantenimento delle condizioni di accesso e delle priorità assegnate;

–          fornita adeguata pubblicità al finanziamento pubblico

Eventuali economie di spesa realizzate a seguito di acquisto e/o realizzazione di investimento, non richiedono alcuna comunicazione a Regione

Se rilevato che parziale esecuzione dei lavori non costituisce un lotto funzionale, avviate procedure per decadenza del contributo del lotto in questione, con recupero delle somme versate. Se invece riconosciuta funzionalità di porzione di investimento attuata, si può riconoscere spese sostenute, eseguendo compensazioni con anticipi e SAL. In tal caso costo di progettazione riconosciuto per intero, mentre costo per direzione dei lavori diminuito in proporzione ai minori investimenti eseguiti

Beneficiario deve, pena perdita del contributo e recupero degli importi già versati:

  • sottoscrivere un accordo di Filiera legno energia
  • iniziare gli interventi entro 3 mesi da concessione aiuto
  • realizzare e rendicontare investimenti, entro 18 mesi dalla concessione di aiuto
  • garantire per tutta la durata del PIF che almeno il 60% della biomassa forestale lavorata provenga da produttori agricoli e forestali partecipanti alla filiera legno energia
  • realizzare gli investimenti in modo conforme alla finalità della Misura ed al progetto approvato
  • rendere noto a SDA ogni eventuale variazione e/o mancata realizzazione degli investimenti autorizzati
  • garantire destinazione d’uso degli investimenti immobili realizzati per almeno 10 anni dal decreto di pagamento del saldo (5 anni per gli investimenti mobili)
  • non alienare beni acquistati o ristrutturati con contributo per almeno 5 anni dal decreto di pagamento del saldo
  • conservare a disposizione del Servizio, Commissione Europea, tecnici incaricati dei controlli la documentazione di spesa oggetto di rendiconto per almeno 5 anni dalla data di liquidazione del saldo
  • consentire sempre l’accesso in azienda ed alla documentazione ai soggetti incaricati dei controlli
  • restituire subito, anche mediante compensazione con altri importi dovuti da AGEA, le somme percepite in eccesso, o le sanzioni amministrative applicate
  • rispettare tutte le disposizioni contenute nella vigente normativa sulla produzione di energia da fonti rinnovabili
  • dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico UE (Spese per pubblicità ammissibili ad aiuto) tramite collocazione in luogo ben visibile dal pubblico del seguente  materiale (da conservare per almeno 5 anni dalla domanda di pagamento del saldo):
  1. poster (formato A3), che evidenzi il sostegno finanziario UE, in caso di contributo compreso tra 10.000 e 50.000 €
  2. targa informativa, che evidenzi il sostegno finanziario di UE, Stato italiano, Regione Marche, in caso di contributo compreso tra 50.000 e 500.000 €
  3. cartellone temporaneo di “dimensioni rilevanti” in caso di contributo oltre 500.000 € per investimenti riguardanti infrastrutture/costruzioni
  4. targa informativa permanente o cartellone pubblicitario di “dimensioni notevoli” (in caso di beni mobili, adesivo ben visibile) da installare entro 3 mesi dalla conclusione degli investimenti, in caso di contributo superiore a 500.000 €,  che evidenzi: informazioni sul progetto (nome, obiettivo, descrizione) da riportare su non oltre il 25% dello spazio; emblema di UE, Stato italiano, Regione Marche
  5. sito web di azienda, dove riportare: descrizione di operazione (sua finalità, risultati, sostegno finanziario UE)

In caso di esito istruttorio negativo della domanda di variante, o di SAL, o di saldo, il beneficiario può presentare richiesta di riesame a CCM, che la valuta entro 15 giorni. A seguito del provvedimento definitivo negativo del CCM, beneficiario può presentare ricorso al TAR entro 60 giorni dalla notifica di tale decisione, o al Capo dello Stato entro 120 giorni

Entità aiuto:

Per bando 2019 stanziati 3.150.000 € di cui 10% destinati a riserva per far fronte ad eventuali ricorsi (Eventuali economie derivanti fondo riserva usate per bandi successivi)

Contributo in conto capitale pari a 40 % (60 % nelle zone montane) delle spese sostenute a partire dal giorno successivo al rilascio della domanda (salvo spese propedeutiche per presentazione della domanda, che sono ammesse entro i 12 mesi precedenti al suo invio) per:

a)costruzione, ristrutturazione e miglioramento dei beni immobili connessi ad impianto, compreso ampliamento e miglioramento funzionale necessario per ospitare: impianto che produce biocombustibili ed utilizza energia elettrica e/o termica da fonti rinnovabili; strutture per stoccaggio di biomassa o dei materiali in uscita dai suddetti impianti. Ammesse nuove costruzioni legate ad impianti di produzione di energia, purché: aventi superficie commisurata alle attività da svolgere e tipologia costruttiva adeguata alla loro destinazione d’uso; interventi di recupero/ristrutturazione eseguiti nel rispetto delle caratteristiche tipologiche ed architettoniche degli edifici esistenti e delle caratteristiche ambientali circostanti

b)opere murarie, edili e di scavo per realizzare reti di distribuzione

c)acquisto ed installazione di nuovi impianti, macchinari, attrezzature, forniture per produzione di energia, nonché per lavorazione e trasformazione di biomassa destinata alla produzione e distribuzione di energia

d)acquisto di hardware e software inerenti alle suddette attività

e)allaccio o potenziamento delle utenze

f)spese generali (quali: onorari per relazione tecnico economica, studi di sostenibilità finanziaria dell’intervento; onorari per progettazione degli interventi; onorari per la direzione lavori e gestione del cantiere; apertura e gestione di conto corrente dedicato; pubblicità del finanziamento UE) nel limite di 10% per investimenti relativi a beni immobili, 2% per dotazioni mobili. Spese riconosciute (al netto di IVA) se effettivamente sostenute e supportate da elaborati progettuali firmati e timbrati da professionisti abilitati. Se spese tecniche attuate da società di servizi, queste ammesse se:

1)       società ha tra i propri scopi statutari la progettazione e consulenza tecnica

2)       società si avvale per la prestazione del servizio di liberi professionisti (in qualità di dipendenti o collaboratori) iscritti ad ordine professionale

3)       fatture emesse dalla società riportano nome del professionista che ha svolto la prestazione

Spese ammesse se documentate, eleggibili a partire da:

Ø       in caso di investimenti fissi soggetti al rilascio di titoli abilitativi: data di dichiarazione di inizio lavori inviata al Comune

Ø       in caso di investimenti che non necessitano di titoli abilitativi (v. sistemazione e messa in sicurezza delle aree esterne): dichiarazione sostitutiva notorietà del tecnico progettista/Direttore lavori attestante data di inizio dei lavori

Ø       in caso di acquisto di macchinari ed attrezzature: data del documento di trasporto o fattura di accompagnamento

Escluse spese per:

  • non transitate nel conto corrente bancario/postale intestato al beneficiario e presente nel fascicolo aziendale al momento di invio della domanda
  • interventi su fabbricati ad uso abitativo, compresa costruzione di nuove abitazioni e loro accessori (garage, depositi per attività domestiche)
  • opere di manutenzione ordinaria
  • lavori in economia relativi ad opere edili (comprese opere di scavo e preparazione del cantiere)
  • lavorazioni a corpo
  • acquisto di scorte di materie prime, semilavorati, imballaggi, cassoni e contenitori
  • investimenti che prevedono utilizzo di biomassa classificabile come rifiuto
  • acquisto di macchinari, impianti, strumenti, attrezzature ed arredi usati
  • veicoli e motrici di trasporto di qualsiasi natura
  • opere per cui effettuati pagamenti (anticipi, caparre) prima di invio della domanda
  • acquisto di terreni e fabbricati
  • interventi su strade interpoderali
  • fatture, in cui non riportato: dettaglio dei lavori svolti (per macchine ed attrezzature: numero di telaio o di matricola); codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento
  • investimenti non riconducibili a Prezziario regionale vigente al momento invio domanda, o per cui non presentati 3 preventivi spesa
  • investimenti non funzionanti o non funzionali alla loro destinazione d’uso al momento del controllo
  • acquisto di minuterie ed utensili di uso comune
  • acquisto materiale di consumo (v. piccoli attrezzi, guanti da lavoro, viti, pennelli, nastro adesivo)
  • noleggio e leasing
  • compilazione modulistica per presentazione domanda
  • investimenti attuati in territori extraregionali
  • interventi previsti in altre misure del PSR o sovvenzionabili con OCM
  • interessi passivi, spese bancarie e legali, stipula di polizze fideiussorie
  • IVA, altre imposte, oneri, tasse
  • investimenti diversi da quelli precedentemente indicati

Aiuti concessi nell’ambito del regime “de minimis” (cioè 200.000 € di aiuto massimo percepito in 3 anni da impresa)

Nessun contributo erogato ad impianti a biomassa che usufruiscono del contributo in conto termico o titoli di efficienza energetica.