LUBRIFICANTI E OLI USATI

LUBRIFICANTI E OLI USATI (D.Lgs. 152/06; Legge 16/02; D.M. 16/5/96, 21/1/21)  (meccag02)

Soggetti interessati:

Ministero Sviluppo Economico (MISE), Ministero Economia e Finanze (MEF), Ministero Transizione Ecologica (MITE), Regione, Agenzia delle dogane, Consorzio nazionale per gestione, raccolta e trattamento di oli minerali usati (Consorzio), ditte autorizzate alla raccolta ed eliminazione di oli usati

Utilizzatori di olio non possono procedere ad eliminazione diretta oli usati, in particolare a:

  • scarico in acque superficiali o sotterranee, nell’acqua marina, nei canali;
  • deposito e/o scarico con effetti nocivi sul suolo

Iter procedurale:

Obbligo per chiunque detiene oltre 300 litri annui di oli usati di:

  • ammassare in modo idoneo oli usati in modo da evitare perdite. Recipienti provvisti di: idonee chiusure per impedire fuoriuscita del contenuto; dispositivi che consentono di eseguire in sicurezza operazioni di riempimento, svuotamento, movimentazione; etichette che ne identifica contenuto;
  • non miscelare oli usati con altre sostanze nocive (Si avrà miscela oleosa se percentuale acqua superiore a 15%);
  • cedere tutti oli usati a Consorzio o ad imprese autorizzate, comunicando loro origine ed utilizzo degli oli usati;
  • rimborsare a Consorzio od imprese le spese sostenute per particolari procedimenti di eliminazione degli oli trattati o contaminati;
  • tenere un registro in cui annotare cronologicamente, per ogni operazione quantità, provenienza ed ubicazione oli detenuti e ceduti. Registri conservati per 3 anni e trasmessi su richiesta a Consorzio;
  • comunicare a Regione: estremi di identificazione del detentore; quantità di olio usato ceduto; data della consegna; estremi di identificazione della ditta raccoglitrice; origine di olio usato e suo utilizzo; estremi del registro di carico e scarico; dichiarazione di non avere miscelato gli oli usati con altri reflui; certificato analisi in caso di oli tossici

Obbligo per chiunque detiene meno di 300 litri annui di oli usati di: ammassare in modo idoneo olio e cederlo a Consorzio o a ditte autorizzate.

Chiunque esercita attività di rivendita al dettaglio o mette a disposizione di soci o terzi oli e fluidi lubrificanti è tenuto a:

  • esporre in modo ben visibile cartello in cui si invita “acquirenti a non disfarsi dell’olio usato, disperdendolo nell’ambiente ed a conferirlo nell’apposito centro di stoccaggio”;
  • mettere a disposizione di clientela, impianto autorizzato per stoccaggio di olio usato;
  • ritirare e detenere olio estratto dai motori.

Raccolta ed eliminazione degli oli usati può essere svolta solo da Consorzio o da ditte autorizzate.

Imprese inviano a Regione richiesta concessione di rigenerazione e combustione di oli usati, allegando:

  • relazione tecnica inerente: impianto stoccaggio; linea pretrattamento per separazione acque da altri componenti; linea trattamento oli disidratati; linea di finissaggio per ottenimento olio di base lubrificante rigenerato; stoccaggio dei prodotti finali, sottoprodotti e residui; sistemi di captazione e convogliamento dei gas e delle acque del processo di trattamento;
  • certificato di analisi “rilasciato e sottoscritto da un soggetto abilitato alla professione” attestante l’utilizzo di metodi ufficiali.

Autorizzazione (valida anche ai fini di importazione di oli usati) rilasciata da Regione dopo aver accertato che impresa:

  1. dispone di idoneo automezzo di trasporto, deposito di stoccaggio degli olio usati, linea di trattamento e pretrattamento conforme a norme di D.M. 16/5/1996;
  2. dimostra di conoscere problematiche della raccolta e smaltimento oli usati;
  3. legali rappresentanti non condannati per reati contro inquinamento ambientale;
  4. costituita idonea garanzia fidejussoria contro rischi inquinamento ambientale;
  5. si impegna a conservare in modo separato oli tossici usati, evitando qualunque miscelazione con altri oli. Tali oli eliminati in impianti idonei autorizzati;
  6. preleva ed analizza campioni di oli usati, consegnando a Consorzio certificato di analisi per singola partita di olio conferito;
  7. rispetta, in base alle caratteristiche di olio usato, le modalità di smaltimento.

Impresa autorizzata deve inviare prima dell’avvio ad eliminazione di olio usato comunicazione a Regione contenente: estremi di autorizzazione; generalità di impresa; estremi del registro di carico e scarico; estremi di identificazione dei detentori o raccoglitori olio usato; copia del certificato di analisi per ogni partita.

Autorità competenti eseguono controlli su impianti almeno 1 volta/anno.

MISE invia ogni 3 anni relazione a Commissione UE su dati relativi a raccolta ed eliminazione degli oli usati. A tal fine Regione invia a MISE elenco delle autorizzazioni rilasciate per raccolta ed eliminazione oli usati.

Consorzio invia entro 30 Giugno a MISE e MITE:

  • risultati degli studi eseguiti sui metodi raccolta ed eliminazione oli usati;
  • quantità lubrificanti rigenerati ogni anno;
  • quantità degli oli usati raccolti ogni anno nella Regione, loro origine ed utilizzo;
  • quantità degli oli usati avviati a trattamento tramite rigenerazione o combustione;
  • quantità degli oli usati raccolti risultati contaminati e loro distruzione.

A partire da 1 Ottobre 2002 istituito contributo di riciclaggio e risanamento ambientale dovuto, secondo quanto stabilito da D.M. 21/2/2021, da:

  1. soggetti che effettuano immissione in consumo di olio lubrificanti (cioè prodotti vergini o rigenerati individuati ai sensi del Reg. 2031/01) contenuti o destinati ad essere raccolti al termine del loro ciclo di vita come oli usati per successivo trattamento (Esclusi quelli riportati nella successiva lettera b)
  2. soggetti che effettuano immissione in consumo di oli lubrificanti destinati a subire processi di trasformazione da cui derivano prodotti finiti diversi da oli usati

Contributo versato entro giorno 15 del mese successivo a quello di “immissione in consumo degli oli lubrificanti nello Stato italiano” direttamente a:

  • Consorzio in caso di oli lubrificanti immessi in consumo in Italia provenienti da altri Stati membri od ottenuti in impianti produttivi nazionali;
  • Agenzia delle dogane in caso di oli lubrificanti dichiarati per importazione definitiva in Italia (oli di importazione) che provvede a riversare al Consorzio somme riscosse entro giorno 15 del mese successivo a riscossione

Consorzio emette fattura per importo del contributo ricevuto, specificando: causale del versamento; quantitativi di oli lubrificanti immessi sul mercato; mese di riferimento del versamento. Nel caso di oli di importazione, Consorzio rilascia fattura solo se richiesta dal soggetto che presenta dichiarazione doganale

Soggetto obbligato, per ogni versamento, invia, tramite PEC o sistema informatizzato del Consorzio, al Consorzio, entro giorno lavorativo successivo al versamento, una dichiarazione attestante: denominazione della ditta; legale rappresentante; sede; codice fiscale o partita IVA; quantità di oli lubrificanti immessi in consumo nel mese di riferimento; estremi ed importo del versamento; eventuale ubicazione del deposito da cui estratti oli lubrificanti

Per oli di importazione, Agenzia delle dogane invia, sulla base di apposita convenzione (specificare: modalità di “ristoro delle spese sostenute da Agenzia delle dogane per attività svolte”; scambio di dati ed informazioni per accertare corretto versamento del contributo e relativa destinazione degli oli lubrificanti) a Consorzio dati relativi a: soggetti che hanno eseguito operazioni di importazione; quantitativi di olio importato; ammontare del contributo versato da ogni soggetto. Tali dati utilizzati da Consorzio ai fini di: eventuale fatturazione; verifica di adesione di tali soggetti al Consorzio; calcolo delle relative quote consortili

Sanzioni:

Utilizzatore olio che trasgredisce tali norme: arresto fino a 2 anni + multa da 2.500 a 10.000 €

Rivenditore o cooperativa che trasgredisce obblighi: multa da 250 a 2.500 €

In caso di ritardato pagamento del contributo di riciclaggio e risanamento ambientale: pagamento del contributo dovuto + interessi legali + sanzione pari a 30% contributo

In caso di violazioni alle disposizioni adottate da MITE su applicazione del contributo di riciclaggio: multa da 260 a 1.550 €

Entità aiuto:

Consorzio determina entità del contributo di riciclaggio e risanamento ambientale dovuto