AIUTI IN AREA SISMA A CASTAGNETI

AIUTI IN AREA SISMA A CASTAGNETI (D.G.R. 3/2/20, 3/6/20, 8/3/21; D.D.S. 12/2/20, 9/6/20, 20/9/20, 31/12/20)  (bosco02)

Soggetti interessati:

Servizio Regionale Agricoltura (Servizio), Servizio decentrato Agricoltura (SDA)

Imprese agricole singole od associate che intendono attuare interventi su castagneti da frutto ricadenti nelle aree del cratere del sisma 2016 in attualità di coltura (cioè soggetti a cure colturali e pratiche agronomiche continuative con cadenza almeno annuale) o coltivati ma non in attualità di coltura (cioè soggetti a cure colturali non aventi frequenza di cui sopra) o abbandonati (cioè privi di cure colturali, salvo raccolta delle castagne, e quindi invasi da altre specie arboree ed arbustive), purché al momento di invio della domanda:

a)titolari di partita IVA del settore agricolo;

b)in caso di imprese associate: legali rappresentanti delle imprese mandanti e del mandatario abbiano sottoscritto e registrato il contratto di mandato (modello predisposto dal Servizio) presso Agenzia delle Entrate, in cui riportare, tra l’altro:  CUAA di ogni associato; particelle catastali di castagneto detenute contenute nel fascicolo aziendale e messe a disposizione del progetto almeno fino a liquidazione del saldo;

c)iscritte all’anagrafe delle aziende agricole con fascicolo aggiornato e valicato, in cui riportate le particelle catastali del castagneto oggetto di investimento). In caso di imprese associate occorre che ognuna riporti nel proprio fascicolo le particelle catastali del castagneto detenute oggetto di domanda;

d)non soggetta alla clausola “Deggendorf”, che vieta di erogare aiuti ad imprese che debbono restituire aiuti dichiarati dalla Commissione illegali ed incompatibili;

e)possessori delle superfici a castagneto da frutto oggetto di investimento per l’intera durata del vincolo di destinazione d’uso ed inalienabilità (almeno 5 anni da liquidazione saldo) a titolo di: proprietà; usufrutto; contratto di affitto scritto e registrato; atto di conferimento a cooperativa di conduzione, o a società/consorzio/azienda di gestione; contratto di comodato d’uso (anche gratuito); concessione demaniale;

f)interventi attuati su castagneti da frutto di estensione minima di almeno 2.000 mq. (se disponibilità di superficie inferiore, imprese possono associarsi mediante contratto di mandato e presentare unica domanda;

g)soprassuolo oggetto di intervento a prevalenza di castagno indipendentemente dalla classificazione presente nella visura catastale;

h)progetto esecutivo raggiunge almeno 0,10 punti;

i)progetto è cantierabile, cioè contiene tutte le autorizzazioni necessarie per la sua realizzazione rilasciate da Enti competenti (“per luogo di vegetazione del castagneto da frutto”) in materia urbanistica, difesa del suolo, tutela del paesaggio ed ambiente. Se 1 o più titoli abilitativi sono stati richiesti ma non ancora rilasciati occorre presentarli entro 120 giorni da invio domanda (termine così modificato con DDS 722 del 31/12/2020)

Iter procedurale:

Servizio emanato bando ad evidenza pubblica con DDS 39 del 12/2/2020 a seguito del quale i soggetti interessati presentano entro le ore 13 del 22/10/2020 (termine prorogato con DDS 434 del 20/9/20) unica domanda su SIAR con firma digitale (utilizzare Carta Raffaello o altra Carta servizi abilitata), anche avvalendosi di CAA riconosciuti, allegando:

a)dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante atti autorizzativi (concessioni, permessi, pareri, nulla osta, SCIA) richiesti o rilasciati dalle Autorità competenti per progetto esecutivo (Modello predisposto dal Servizio);

b)in caso di proprietà indivisa: contratto di affitto pro quota;

c)in caso di imprese associate: contratto di mandato registrato;

d)dichiarazione sostitutiva di notorietà di ogni impresa agricola sottoscrittrice del contratto di mandato (Modello predisposto da Servizio) attestante aiuti in regime “de minimis” (generale ed agricolo) eventualmente percepiti nell’esercizio finanziario in corso e nei 2 esercizi precedenti;

e)progetto esecutivo in formato digitale (file in formato PDF), con frontespizio timbrato e sottoscritto digitalmente dal progettista (Libero professionista abilitato in materia agricolo forestale ed iscritto a relativo ordine professionale), in cui dettagliare lavori da eseguire e costi da sostenere, corredato da:

  • relazione tecnica contenente seguenti elementi:

1)       inquadramento geomorfotopografico di area di intervento e significativo interno;

2)       descrizione del castagneto da frutto oggetto di domanda;

3)       classificazione della tipologia del castagneto da frutto (in attualità di coltura, coltivati ma non in attualità di coltura, abbandonati);

4)       tipologia, quantificazione (numero di innesti, numero di alberi da potare, lunghezza di recinzione elettrificata) e dettaglio dei singoli interventi giustificativi dei costi unitari usati nel computo metrico e quadro economico;

5)       in caso di innesti indicazione della provenienza delle varietà locali di castagno/marrone usata;

6)       elenco dei prezzi unitari, computo metrico e quadro economico del progetto;

7)       elaborato catastale, comprendente proprietari/possessori dei castagneti da frutto oggetto del progetto, Comuni, fogli e particelle catastali (riportare su opportuna tabella per ogni particella: superficie totale di questa e porzione di superficie oggetto di intervento; classificazione della tipologia di castagneto da frutto oggetto di intervento);

  • elaborato selvicolturale, in cui identificare e quantificare:

1)       seguenti parametri geotopografici e stazionali: altitudine media; giacitura prevalente (distinta in fondovalle, mezza costa, cacuminale); esposizione prevalente;

2)       seguenti parametri bioecologici e selvicolturali ante e post intervento: età media dei castagneti da frutto ed altre specie presenti; composizione soprassuolo arboreo (in percentuale);

3)       aree di saggio in caso di interventi di ripristino di castagneti da frutto coltivati ma non in attualità di coltura o abbandonati (ogni 200 mq. di bosco con presenza di castagneti da frutto), aventi forma quadrata di 20 m. di lato o circolare di 10 m. di raggio, in cui rilevare: diametro a 1,30 m. da terra con registrazione nel piedilista a partire da 5 cm. ante intervento, intervento, post intervento suddiviso per singola specie arborea forestale presente; area basimetrica ante e post intervento; altezza media ante e post intervento;

  • elaborati grafici comprendenti:

1)       corografia, in cui evidenziare delimitazione delle eventuali aree naturali protette nazionali/regionali, siti Natura 2000;

2)       planimetria in scala 1: 5000 (comunque in scala adeguata all’estensione di superficie di intervento), in cui evidenziare: aree di intervento; localizzazione delle aree di saggio e dei punti di vista fotografici;

3)       planimetria catastale 1:5000 (comunque nella stessa scala della planimetria), in cui evidenziare: confini di foglio; numeri di particelle e foglio;

4)       in caso di interventi su viabilità forestale, riportare su planimetria, “con congruo numero di sezioni ed in adeguata scala”, stato di fatto e di progetto;

5)       in caso di recinzioni elettrificate: riportare in planimetria “tratti di perimetro da realizzare e sviluppo lineare del singolo tratto del perimetro e posizionamento di eventuale pannello solare”; rappresentare graficamente con dimensione in altezza e lunghezza del singolo modulo compreso tra 2 sostegni

6)       documentazione fotografica da vari punti di vista (riportare numeri su planimetria);

f)dichiarazione sostitutiva di notorietà (modello predisposto dal Servizio) attestante che documentazione richiesta è già in possesso di Amministrazione pubblica, specificando struttura presso cui è depositata ed estremi del procedimento di riferimento

Domanda di aiuto ed eventuali documenti giustificativi forniti dal beneficiario possono essere corretti ed adeguati in ogni momento, se rilevati errori palesi riconosciuti dal Servizio, in quanto effettuati in buona fede e facilmente individuabili al controllo (v. errori materiali o incompleta compilazione di domanda od allegati, informazioni incongruenti tra domanda ed allegati). Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi; mancata o errata documentazione ritenuta essenziale per requisiti di accesso e di priorità della domanda. Eventuali correzione di errori non può mai determinare un aumento del punteggio di priorità dichiarato in domanda

Se richiedente non intende interagire con Servizio può delegare altro soggetto, inviando a SDA nota con firma autenticata (allegare documento di identità in corso di validità), contenente: dati del soggetto che ha accettato delega; attività delegate; durata della delega (fino al termine di trattazione della pratica)

In caso di modifica di dati in domanda o nei documenti allegati rilevanti ai fini di ammissibilità o attribuzione dei punteggi di priorità, richiedente deve subito comunicarlo a SDA

Se in sede di istruttoria occorre acquisire ulteriori informazioni/documenti, SDA notifica elenco di questi ad interessato, che deve inviarli tramite SIAR entro 20 giorni, pena conclusione di istruttoria con documenti in possesso di SDA.

SDA esegue entro 90 giorni (termine sospeso per 1 sola volta e per non oltre 30 giorni in caso di acquisizione di informazioni/certificazioni non in possesso di Amministrazione pubblica) istruttoria tramite controlli amministrativi su tutte le domande, anche incrociando dati con Misure del PSR od altri regimi di aiuto, al fine di verificare:

a)spesa imputabile ad operazioni finanziate dal bando, pertinente, congrua e necessaria ai fini dell’esecuzione dell’intervento, nonché ragionevole e conforme ai principi di sana gestione finanziaria;

b)congruità dei prezzi relativi ai singoli investimenti proposti in base a: computo metrico, redatto secondo il Prezziario regionale opere pubbliche; relazione tecnica di progetto

SDA, in sede di istruttoria, può eseguire entro 30 giorni visite aziendali per accertare: rispondenza di quanto dichiarato in domanda dal richiedente; localizzazione e fattibilità degli interventi proposti; loro conformità agli obiettivi del bando; situazione preesistente, se materiale fotografico prodotto non lo consente; altre informazioni utili a determinare ammissibilità di investimento

SDA, a conclusione di istruttoria che comunque non potrà mai aumentare punteggio di graduatoria, dichiara inammissibile domanda: se presentata oltre i termini; non sottoscritta o sottoscritta da persona diversa dal legale rappresentante; presentate più domande; mancante dei documenti prescritti. Nel caso di inammissibilità, totale o parziale, di domanda, SDA comunica ad interessato esito di istruttoria, specificando:  punteggio assegnato; investimenti ammessi e non ammessi; contributo concedibile; termine per presentare riesame (entro 10 giorni) al Responsabile regionale del procedimento. Se a seguito del riesame eseguito prima della pubblicazione della graduatoria mantenuto giudizio di inammissibilità, soggetto può presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica di questo al TAR o entro 120 giorni al Capo dello Stato

Servizio redige graduatoria delle domande ammissibili, tenendo conto delle seguenti priorità dichiarate in domanda:

a)investimenti all’interno di siti della rete Natura 2000 e/o delle aree naturali protette di interesse nazionale/regionale (Peso 30%): 1 punto se intervento ricade totalmente all’interno di tali aree; 0,5 punti se intervento ricade parzialmente all’interno di tali aree

b)maggiore ampiezza della superficie di castagneto da frutto oggetto di investimento (Peso 40%): 1 punto se ampiezza superiore a 1 ha.; 0,6 punti se ampiezza compresa tra 0,6 e 1 ha.; 0,3 punti se ampiezza compresa tra 0,2 e 0,5 ha.

c)interventi in castagneti da frutto abbandonati o coltivati ma non in attualità di coltura oggetto di ripristino colturale e produttivo (Peso 30%): 1 punto

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,10 punti

A parità di punteggio priorità a domande che interessano maggiore superficie a castagneto da frutto oggetto di investimento

Graduatoria approvata con decreto dal Dirigente del Servizio, pubblicata sul sito www.norme.marche.it nonché comunicata ai soggetti ammessi in graduatoria ma non finanziati per mancanza di fondi, affinché possano presentare ricorso entro 60 giorni al TAR o entro 120 giorni al Capo dello Stato

Beneficiari in sede di realizzazione del progetto possono:

a)presentare 1 sola variante al progetto approvato (oltre quella per eventuale cambio di beneficiario) riguardante:

  • modifiche tecniche sostanziali degli investimenti approvati
  • modifiche alla tipologia degli investimenti approvati
  • modifiche al quadro economico, salvo diversa suddivisione delle spese tra singole voci omogenee
  • cambio di sede dell’investimento fisso su diversa particella, non dovuta a cause di forza maggiore
  • cambio di beneficiario (cambio di CUAA o di rappresentante legale), ammesso solo se subentrante si impegna a: non modificare condizioni per cui concesso aiuto (compreso punteggio); realizzare investimenti; rispettare condizioni ed impegni riportati nel nulla osta di concessione dell’aiuto (compreso vincolo 10 anni dopo conclusione lavori); sostenere direttamente onere finanziario dell’investimento (fatture intestate a suo nome e da lui pagate, salvo caso di decesso o inabilità duratura del cedente per cui consentito invio documentazione giustificativa di spesa e pagamento intestata a questo)

Variante presentata solo tramite SIAR fino a 60 giorni prima di invio del rendiconto, allegando:

  • relazione sottoscritta dal tecnico progettista o Direttore dei lavori, in cui evidenziata: natura e motivazioni della variante; necessità di eventuali atti autorizzativi per la variante
  •  quadro di confronto tra situazione iniziale e quella derivata da variante
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà (Modello predisposto dal Servizio) indicante elenco degli atti amministrativi (autorizzazioni, concessioni, SCIA, permessi, pareri, nulla osta) necessari per variante (riportare data, numero protocollo ed Autorità competente che li ha rilasciati o a cui richiesti)

Variante sempre ritirata, salvo che sia stato comunicato al beneficiario esistenza di inadempienze

SDA esegue istruttoria, entro 45 giorni, al fine di valutare conformità di variante ed in particolare:

  • nuova articolazione della spesa non alteri finalità originaria del progetto;
  • variante non comporta aumento del contributo concesso (eventuali maggiori spese sempre a carico del richiedente, mentre in caso di riduzione degli investimenti si procede a ricalcolare il contributo);
  • non modificate le condizioni di accesso, o le priorità assegnate con uscita della domanda dalla graduatoria finanziabile

SDA decide su ammissibilità (totale o parziale) o inammissibilità della variante (in questo caso notificare ad interessato le motivazioni ed il termine di 10 giorni per presentare riesame al Responsabile regionale del procedimento)

Varianti eseguite in modo difforme da quanto approvato, corrispondono a varianti non approvate

b)apportare “adeguamenti tecnici” al progetto approvato (cioè modifiche che non alterano parametri di finanziabilità della domanda, quali modifiche di dettaglio e soluzioni tecniche migliorative “proposte nel rispetto del criterio della ragionevolezza ed ordinarietà della spesa e delle finalità per cui investimento è stato approvato”) per cui sufficiente comunicare le modifiche apportate prima della domanda di pagamento finale

c)apportare “modifiche progettuali non sostanziali”, cioè soluzioni tecniche migliorative e trasformazioni di dettaglio, che non richiedono comunicazione preventiva a SDA o ad Autorità competenti che hanno rilasciato atti autorizzativi

d)chiedere erogazione di aiuto su stato di avanzamento dei lavori (SAL), pari ad un minimo di 5.000 € e massimo di 80% del contributo concesso, a seguito invio domanda tramite SIAR, fino a 3 mesi prima della conclusione del progetto o della scadenza della proroga, corredata da:

  • stato di avanzamento dei lavori, completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto da Direttore dei lavori in base al Prezziario regionale delle opere pubbliche vigente al momento di invio della domanda. In caso di lavori in economia alle voci di spesa del Prezziario detrarre spese ed utile di impresa
  • computo metrico consuntivo contenente idoneo prospetto di confronto con il preventivo (evidenziare ribassi di gara, mai applicabili in caso di opere inerenti alla sicurezza sul lavoro)
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà (Modello predisposto dal Servizio) del Direttore dei lavori attestante che opere sono state realizzate nel rispetto di: norme vigenti in materia di vincoli idrogeologici, urbanistici, edilizi, ambientali, paesaggistici; relative autorizzazioni e prescrizioni esecutive
  • fatture (recanti dettaglio dei lavori svolti, codice ID della domanda, bando di riferimento, pena loro inammissibilità) anche non quietanzate, purché pagamento eseguito entro 30 giorni da ricezione del contributo regionale, pena revoca dello stesso
  • copia delle contabili dei pagamenti effettuati sul conto corrente dedicato, quali: bonifici/riba eseguiti tramite banca o posta, con riferimento a fattura pagata (in caso di home banking, allegare stampa di operazione, attestante data, numero e causale della transazione eseguita); assegni di conto corrente “non trasferibili”, corredati da estratto conto rilasciato da Istituto di credito  attestante avvenuto pagamento; carta di credito e/o bancomat, corredato da estratto conto rilasciato da Istituto di credito attestante avvenuto pagamento (escluse carte prepagate)
  • copia del registro IVA sottoscritta dal beneficiario o dal responsabile della tenuta del registro, evidenziando fatture rendicontate

SDA esegue istruttoria, anche mediante sopralluogo, entro 45 giorni verificando:

  • completezza dei documenti richiesti sottoscritti da tecnico progettista;
  • spese sostenute conformi a normativa UE e nazionale e registrate in libri contabili;
  • computo metrico  consuntivo asseverato, timbrato e sottoscritto dal Direttore dei lavori;
  • conformità di: lavori al progetto approvato; giustificativi di spesa rendicontati ai lavori eseguiti

e)chiedere erogazione di saldo, a seguito invio domanda su SIAR, entro 31/12/2022, allegando:

  • dichiarazione sostitutiva di notorietà (Modello predisposto dal Servizio) del Direttore dei lavori attestante: completamento delle opere finanziate; lavori riportati nei documenti giustificativi riguardano realizzazione del progetto finanziato; lavori eseguiti nel rispetto di tutte le norme vigenti (vincoli idrogeologici, urbanistico edilizi, ambientali, paesaggistici) e delle relative autorizzazioni e prescrizioni delle Autorità competenti;
  • computo metrico consuntivo, contenente confronto con quello preventivo e con quello di eventuale SAL presentato (Nessun ribasso ammesso per oneri di sicurezza). In caso di lavori in economia detrarre dalle voci del Prezziario le spese generali e l’utile di impresa;
  • stato finale dei lavori, timbrato e firmato dal Direttore dei lavori, distinto per categorie di spesa e completo dei codici di riferimento delle voci di spesa dell’investimento ammesso a contributo;
  • disegni progettuali approvati da Enti competenti se intervenute varianti rispetto ai titoli abilitativi inizialmente presentati;
  • fatture originali, in cui riportare, pena loro inammissibilità: dettaglio dei lavori svolti; codice ID della domanda; Misura di riferimento;
  • copia del registro IVA sottoscritta dal beneficiario o dal responsabile della sua tenuta, evidenziando fatture rendicontate;
  • documentazione fotografica per lavori non più visibili ed ispezionabili dopo la loro realizzazione (v. sistemazioni idrauliche sotterranee nella viabilità di servizio forestale);
  • copia delle contabili dei pagamenti effettuati (documenti analoghi a quelli riportati per SAL)

Servizio entro 75 giorni da invio domanda  procede a liquidazione del saldo, dopo aver eseguito un sopralluogo aziendale, volto ad accertare :

  • effettiva realizzazione degli investimenti previsti approvati e rendicontati;
  • rispetto di prescrizioni e vincoli previsti dal progetto;
  • mantenimento delle condizioni di accesso e delle priorità assegnate (Domanda si mantiene entro graduatoria finanziata);
  • raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto

Eventuali economie di spesa realizzate a seguito di ribassi in sede di affidamento pubblico di servizi/lavori, non richiedono comunicazione preventiva. In caso di parziale esecuzione del progetto, verificare funzionalità delle opere realizzate. Se accertato che queste non costituiscono un lotto funzionale, decadenza del lotto in questione. Se riconosciuta invece funzionalità del lotto, spese ammesse a contributo in funzione all’investimento realizzato. Se progetto realizzato nella sua totalità ma con costi inferiori a quelli preventivati, somme non impiegate costituiscono economie

Beneficiario deve. pena perdita del contributo e recupero degli importi versati:

a)comunicare con Servizio/SDA solo tramite PEC all’indirizzo forestazione@emarche.it;

b)realizzare e rendicontare investimenti, entro 31/12/2022. Ammessa proroga di 6 mesi da chiedere tramite SIAR;

c)realizzare investimento in modo conforme alle finalità del bando ed al progetto approvato;

d)conservare a disposizione di Regione, Commissione Europea, tecnici incaricati dei controlli la documentazione originale di spesa per almeno 5 anni dalla liquidazione del saldo finale;

e)consentire sempre e senza restrizioni accesso alle aree di intervento, sedi aziendali ed alla documentazione ai soggetti incaricati dei controlli;

In caso di esito negativo istruttoria della domanda di variante, o di SAL, o di saldo, il beneficiario può presentare richiesta di riesame al Responsabile regionale del procedimento, che la valuta entro 30 giorni. Se giudizio rimane negativo, beneficiario può presentare ricorso al TAR entro 60 giorni successivi, o al Capo dello Stato entro 120 giorni successivi.

Entità aiuto:

Per anno 2020 stanziati 1.000.000 €, incrementati di 300.000 € con DGR 247 del 8/3/2021, per la concessione di contributi in conto capitale nell’ambito di aiuti di Stato a seguito di COVID19 nel limite di 100.000 € fissato con DDS 286 del 9/6/20 fino al 31/12/2020 (se contributo concesso dopo 31/12/2020 applicato regime “de minimis” agricolo), pari al 100% delle spese sostenute a partire dal giorno successivo ad invio della domanda (come risultante dal sopralluogo preventivo ad inizio lavori eseguito da SDA entro 30 giorni dal rilascio di domanda su SIAR e dalla dichiarazione di inizio lavori rilasciata dal Direttore dei lavori), salvo quelle propedeutiche alla presentazione della domanda (onorari di liberi professionisti abilitati), e rendicontate entro termine di scadenza del saldo, per:

a)ripristino colturale e produttivo dei castagneti da frutto abbandonati e di quelli non in attualità di coltura (compresi interventi di ripristino/miglioramento della viabilità di servizio forestale esistente) in cui i costi derivati dal computo relativi al soprassuolo forestale (v. eliminazione di specie invasive di altre specie forestali, ripuliture di arbusti, impianto di nuovi castagni da frutto, potature, innesti …) rappresentano oltre il 50% del costo globale, pena inammissibilità della domanda

b)miglioramento bioecologico, selvicolturale e produttivo di tutte le tipologie di castagneto da frutto, compresi interventi di ripristino/miglioramento della viabilità di servizio forestale esistente

c)difesa da ungulati (in particolare da cinghiale) in tutte le tipologie di castagneti da frutto, tramite: shelter su nuovi impianti di castagno innestati; recinzioni elettrificate totali o parziali del castagneto

d)spese generali fino a 8% dell’investimento (IVA compresa) riguardanti onorario effettivamente rendicontato per liberi professionisti impegnati in: progettazione degli interventi; redazione del progetto esecutivo; direzione, contabilità, certificazione di regolare esecuzione e collaudo dei lavori.

Ammessi progetti che prevedono investimenti relativi a più tipologie di intervento di cui sopra con costi determinati in base al Prezziario regionale dei lavori pubblici della voce 17 “opere di sistemazione idraulica di versante e di ingegneria naturalistica” con particolare riferimento alle voci:

–          20.01.084 impianto di nuovi castagneti da frutto (Castanea sativa) forniti di zolla e messi a dimora, compresi costi per: formazione di buca delle dimensioni prescritte eseguita a mano o con mezzo meccanico; carico, trasporto e scarico del materiale di risulta; stesa sul fondo di adeguato strato di stallatico; riempimento della buca con terra di coltura, suo costipamento ed innaffiamento finale; pali tutori; garanzia di attecchimento. Al riguardo ammessi solo rinfoltimenti di castagneto e sostituzione di piante secche e non produttive, anche utilizzando: “selvaggioni” reperiti in bosco o nei castagneti della zona, previa eventuale autorizzazione all’estirpazione da parte della P.F. Tutela del territorio competente o dell’Ente gestore dell’area naturale protetta; piante di castagno acquistate in vivaio innestate poi “preferibilmente con varietà locali”

–          23.02.014 protezione delle giovani piante da danni da ungulati (compresa fornitura e posa in opera di protettori tipo shelter di 60 cm.)

–          23.04 miglioramento dei castagneti. Al fine di favorire introduzione di varietà rare, o in via di scomparsa o sottoutilizzate (quali: castagna n’zita, marrone classico, marrone rugoso, marrone gentile, castagna parlante delle accessioni di Acquasanta, Pozza, Umito; marroncino dell’Ascensione) costi del loro innesto sono aumentati fino al 30% rispetto a quelli del Prezziario ufficiale, purché tali varietà risultano iscritte, al momento di invio della domanda, nel Repertorio regionale della biodiversità agraria di cui alla L.R. 12/03  (Analogo aumento per voce 23.04.003.003 taglio e depezzatura di grossi castagni secchi aventi diametro superiore a 70 cm., fermo restando che costi di esbosco sono da calcolare a parte)

–          23.05 diradamento, spalcatura, cippatura con esclusione di andane, ma comprendenti recinzioni elettrificate (anche con alimentazione da pannelli solari) amovibili nei periodi in cui non servono o in occasione di nevicate, forti raffiche di vento, pericolo caduta rami, con relative tabelle di segnalazione (costo definito mediante analisi dei prezzi da parte di libero professionista)

–          23.08 esbosco, viabilità forestale, con esclusione del valore standard del legname all’imposto

–          23.09.003 intervento di ripulitura degli arbusti infestanti, concorrenti, rampicanti di un soprassuolo in qualsiasi stadio evolutivo e strutturale, compreso: loro taglio ed estirpazione mediante attrezzature portatili; sistemazione del materiale in andane e suo allineamento lungo strade, sentieri e perimetro del bosco a distanza di almeno 20 m.

–          23.09.004 eliminazione di roveti, canneti, arbusti e cespuglietti, compreso: loro taglio ed estirpazione mediante attrezzature meccaniche e portatili; triturazione del materiale in loco o nelle adiacenze o suo conferimento come materiale di risulta

–          23.09.005 ripristino muri in muratura di pietrame a secco, compreso: scavo di impostazione e riempimento con scaglie di terra a monte del manufatto; eventuale ripulitura di arbusti, lianose ed erbe; trasporto di materiali tramite autocarro

–          23.09.006 taglio acqua in legno di castagno, cioè realizzazione di canalette di attraversamento di piste e strade forestali con pali di castagno posti di traverso rispetto all’asse viabile, compreso: scavo a mano o piccoli mezzi meccanici della sede di alloggiamento; posa in opera di cabalette mediante assemblaggio di pali di castagno squadrati o meno di idoneo diametro; chiodature alla base di cabaletta e graffiatura con tondino di ferro alla sommità; rinfianco facendo attenzione ad eventuale futuro scalzamento a valle ed accumulo di materiale a monte dell’opera

–          disinfezione degli attrezzi meccanici e manuali usati negli interventi e copertura delle ferite di taglio su rami e tronco con idonei presidi ricoprenti il taglio (per tali interventi consentito aumento fino a 30% del Prezziario)

–          concimazione dei castagneti da frutto (salvo quelli abbandonati) fino a 200 €/ha.

Ammessi lavori in economia fino a 100% del costo di investimento se realizzati da coltivatore diretto o imprenditore agricolo con posizione INAIL o con idonea copertura antinfortunistica per anno di esecuzione dei lavori, fermo restando che:

a)detratti da elenco dei prezzi unitari o computo metrico importi relativi a spese generali e ad utile di impresa;

b)utilizzati Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) ad uso forestale

Escluse spese per:

  • fatture non recanti in dettaglio i lavori svolti, codice ID della domanda, bando di riferimento
  • fatture e pagamenti non transitati su conto corrente bancario/postale intestato al beneficiario, presente nel fascicolo aziendale al momento di invio della domanda
  • castagneti in attualità di coltura
  • imposte, oneri e tasse (salvo contributi previdenziali di liberi professionisti incaricati della progettazione/direzione lavori), IVA (salvo se non recuperabile dal beneficiario in base alla normativa vigente)
  • interessi passivi, spese bancarie e legali, oneri finanziari su mutui e capitali di rischio, ammende, garanzie, atti notarili necessari per la trascrizione dei vincoli
  • interventi effettuati con operazioni di locazione finanziaria (leasing)
  • compilazione della domanda
  • oneri amministrativi per autorizzazioni e concessioni, canoni di allacciamento e fornitura di energia elettrica, gas, acqua, telefono
  • interventi non riconducibili al Prezziario ufficiale regionale in materia di lavori pubblici vigente al momento di invio della domanda di aiuto
  • investimenti avviati prima di invio della domanda, compreso versamento di caparre ed anticipi
  • acquisto od affitto di terreni
  • utilizzo di diserbanti nei castagneti da frutto, in quanto nocivi all’attività del Torynus sinensis (insetto antagonista del cinipide del castagno)
  • investimenti diversi da quelli ammissibili
  • opre non più ispezionabili eseguite su viabilità di servizio forestale non corredate da documentazione fotografica
  • investimenti allocati in territori extraregionali ed in aree non ricadenti nel cratere sisma 2016
  • progetti che non offrono garanzie di cantierabilità
  • servizi tecnici in economia (eseguiti in proprio)
  • pubblicità di appalti, investimenti, cantiere
  • trasporto e montaggio, nonché vitto ed alloggio del personale addetto a tali lavori
  • stipula di polizze fidejussorie

Sanzioni:

In caso di mancato rispetto della quietanza sulle fatture entro 30 giorni dal ricevimento contributo: revoca del contributo (previa comunicazione di avvio del suddetto procedimento al beneficiario che nei 10 giorni successivi può presentare memorie scritte e/o documenti attestanti l’avvenuta quietanza delle fatture rendicontate) + riscossione coattiva dell’importo liquidato a SAL mediante iscrizione a ruolo + “interessi, aggi ed eventuali oneri accessori”

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