PSR E PUNTI VENDITA EXTRAZIENDALI

PSR E PUNTI VENDITA EXTRAZIENDALI (Reg. 1305/13; D.A. 12/3/18 Mis. 6.4.a.5; D.G.R. 15/4/19; DDS 16/5/19) (psr11)

Soggetti interessati:

Servizio Regionale Agricoltura, Servizio Decentrato Agricoltura (SDA)

Imprenditori agricoli, ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile, e loro familiari coadiuvanti che intendono effettuare investimenti per realizzare punti vendita extraziendali e commercializzare prodotti provenienti dalle materie prime incluse in Allegato I del Trattato nell’ambito di Progetti integrati di filiere agroalimentari o di filiere corte/mercati locali, purché al momento di invio della domanda:

  • impresa iscritta nell’anagrafe delle aziende agricole e con fascicolo aziendale validato non oltre 180 giorni prima
  • impresa in possesso di partita IVA, con codice di attività agricola
  • impresa iscritta a Camera di Commercio con codice ATECO agricolo, avente almeno una unità operativa nelle Marche. Nel caso di investimenti mobili (macchine ed attrezzature) e di imprese con terreni ubicati in più Regioni, ammesse solo le spese commisurate alle superfici localizzate nelle Marche
  • impresa non inclusa tra quelle in difficoltà
  • superficie dell’impresa ricadente per 100% nelle aree sisma 2016 (Escluse dal calcolo le superfici forestali, tare, incolti e superfici al pascolo in assenza di codice di allevamento aziendale abbinato)
  • in possesso (a titolo di: proprietà; usufrutto; contratto di affitto scritto e registrato; atto di conferimento a società agricola o a cooperativa di conduzione; comodato scritto e registrato, solo per Enti pubblici; per aziende agricole gestite dagli Istituti tecnici agrari tenere presente il Regio decreto che trasforma le Scuole agrarie in Istituti tecnici agrari) delle particelle su cui è attuato l’investimento fisso, fino alla conclusione del vincolo di inalienabilità (5 anni dal decreto di concessione del saldo, comunque per almeno 9 anni da invio della domanda), pena, se durata del possesso è inferiore, obbligo di un suo rinnovo prima della richiesta di saldo. In caso di proprietà indivisa, occorre stipulare un contratto di affitto pro quota. In caso di affitto o comodato occorre dichiarazione di assenso del proprietario, se non già prevista nel contratto, alla realizzazione degli investimenti
  • progetto presentato consegue il punteggio minimo di accesso (pari a 0,20)
  • investimenti attuati nella Regione Marche su particelle presenti nel fascicolo aziendale, non ubicate nella zona agricola definita dagli strumenti urbanistici come area E
  • garantita, a conclusione dell’investimento, un’occupazione almeno pari a 1 ULA (Unità Lavoro Aziendale) cioè pari a 1.800 ore/anno (0,5 ULA nelle zone montane, nelle aree cratere sisma 2016 e negli investimenti in filiera). Calcolo della manodopera attuato in base ai valori standard della Tabella PSR
  • investimento risulta cantierabile, se presentata richiesta di autorizzazione per tutti i titoli abilitativi previsti dalle vigenti normative (quali autorizzazioni, concessioni, nulla osta, SCIA, permesso di costruire) all’Ente competente (Titoli poi acquisiti se investimento attuato in area sisma 2016 entro 12 mesi dal decreto di concessione del contributo)
  • previsti investimenti superiori a 15.000 €
  • prevista commercializzazione nei punti vendita extraziendali solo di prodotti inseriti in Allegato I del Trattato (come materie prime di entrata) provenienti per oltre il 60% (in quantità) da azienda richiedente (e da eventuali aziende associate) e per 100% da area sisma 2016 (Da tale calcolo sono esclusi prodotti agricoli acquistati/conferiti da soggetti terzi, anche soci di cooperative, per cui è emessa fattura di vendita/conferimento)
  • locali dei punti vendita aventi dimensione non superiore a 70 mq. (120 mq. in caso di forme associate dei produttori)

Iter procedurale:

Regione emanato con DDS 194 del 16/5/2019 un bando ad evidenza pubblica, a seguito del quale i soggetti interessati presentano, anche avvalendosi di CAA riconosciuti, entro i termini di scadenza dei progetti di filiera, domanda su SIAR con firma digitale, allegando:

  1. a)dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante data e protocollo del titolo abilitativo (permesso a costruire, SCIA, CIL, CILA) rilasciato o presentato al Comune;
  2. b)relazione tecnico agronomica sottoscritta in formato digitale dal tecnico professionista competente in materia agroforestale, contenente:

–         descrizione degli interventi da realizzare (evidenziare: stato di partenza; interventi previsti; piano di miglioramento; situazione post intervento);

–         giustificazione della scelta del preventivo se non scelto quello più basso;

–         dichiarazione nel caso di beni altamente specializzati, dell’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti;

–         in caso di prodotti trasformati, origine ed entità della materia prima aziendale impiegata rispetto al totale, tenendo conto dell’eventuale aumento del valore delle produzioni ottenuto con gli investimenti previsti;

  1. c)dichiarazione degli aiuti percepiti in regime “de minimis” (Modello predisposto da Regione);
  2. d)computo metrico estimativo (CME), completo di codici di riferimento delle voci di spesa, distinto per categoria di opere, e redatto in base al Prezziario regionale delle opere pubbliche Marche vigente al momento di invio della domanda. Nel caso di voci non presenti nel Prezziario, predisposta una specifica analisi dei prezzi. Nel caso di interventi su un edificio in parte destinato ad uso privato, CME deve riguardare solo le superfici ammesse al finanziamento, mentre eventuali costi comuni (quali tetto, fondamenta, ecc.) sono considerati per quota parte (in millesimi di volume). CME, timbrato e firmato digitalmente dal tecnico progettista, è inserito su SIAR e inviato in formato di foglio elettronico editabile;
  3. e)disegni progettuali delle opere oggetto di intervento, timbrati e firmati digitalmente dal progettista, con visto di approvazione della Commissione edilizia comunale, presentati in formato file CAD editabile. Per ogni edificio oggetto di intervento, elaborato deve comprendere: tavola recante il quadro di unione di tutti i fabbricati in dotazione  all’azienda; ubicazione del fabbricato; planimetria in scala 1:100; dimensioni geometriche interne/esterne dell’edificio; sezioni significative attestanti stato attuale e di progetto; tavola recante destinazione specifica dei locali, in modo da definire sia la tipologia di intervento ed i limiti di attività, sia l’area dei lavori in caso di intervento parziale; layout dettagliati degli impianti ed attrezzature in caso di interventi di trasformazione e/o commercializzazione e loro superfici di ingombro; documentazione fotografica relativa ad opere di ristrutturazione; dimostrazione grafica del calcolo dei millesimi in caso di interventi a finanziamento parziale;
  4. f)3 preventivi di spesa (di cui 1 prescelto), datati e firmati da ditte concorrenti tra loro per l’acquisto di impianti e macchinari, aventi medesime caratteristiche tecniche. Nel caso di completamento/implementazione di attrezzature esistenti, è ammesso 1 solo preventivo. In mancanza di 1 o 2 preventivi è possibile integrarli in sede di istruttoria, mentre la mancanza dei 3 preventivi comporta la non ammissibilità della spesa in questione;
  5. g)relazione, firmata digitalmente dal tecnico progettista, in cui riportare: opere caratterizzanti il progetto; caratteristiche costruttive e dei materiali;
  6. h)contratto di affitto pro quota in caso di proprietà indivisa;
  7. i)dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante che documenti richiesti sono già in possesso dell’Amministrazione pubblica, indicando il Servizio dove questi sono depositati, data di invio ed estremi del provvedimento di riferimento

Domanda di aiuto ed eventuali documenti giustificativi forniti dal beneficiario possono essere corretti ed adeguati in ogni momento, se rilevati errori palesi riconosciuti dalla Regione, in quanto effettuati in buona fede e facilmente individuabili al controllo (v. errori materiali nella compilazione o incompleta compilazione della domanda e degli allegati, informazioni contraddittorie od incongruenti tra domanda ed allegati). Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi; mancata o errata documentazione ritenuta essenziale per requisiti di accesso e priorità della domanda. In ogni caso la correzione di un errore palese non può mai aumentare il punteggio di priorità dichiarato in domanda

Qualunque modifica intervenuta nei dati riportati in domanda o negli allegati va subito comunicata a SDA, specie se incide sui requisiti di ammissibilità o sui punteggi in graduatoria

Se in sede di istruttoria occorre acquisire ulteriori informazioni/documenti, SDA notifica l’elenco di questi all’interessato, unitamente al termine perentorio di invio, tramite SIAR

SDA esegue entro 120 giorni istruttoria (Possibile sospendere, per non oltre 30 giorni, termini istruttori per acquisire informazioni e certificazioni da inviare entro 10 giorni dalla richiesta) tramite controlli amministrativi su tutte le domande, anche incrociando dati con altre Misure di PSR o con altri regimi di aiuto PAC, al fine di verificare:

  • dati anagrafici e catastali riportati in domanda
  • funzionalità della spesa al raggiungimento degli obiettivi progettuali, sua pertinenza, congruità e necessità ai fini dell’esecuzione degli interventi, nonché sua conformità ai principi di sana gestione finanziaria
  • congruità dei prezzi relativi ai singoli investimenti proposti riportati nel CME, valutati in base al Prezziario regionale delle opere pubbliche, o, per opere non comprese in questo, in base ai preventivi di 3 ditte fornitrici in concorrenza tra loro o in base ad analisi dei prezzi. Per investimenti complessi, la ragionevolezza dei costi è attestata dalla Commissione regionale di valutazione o da una perizia giurata

SDA, in sede di istruttoria, può eseguire visite aziendali per accertare: rispondenza di quanto dichiarato in domanda (in particolare punteggi di priorità dichiarati, fermo restando che questi in fase di istruttoria non possono mai essere aumentati); fattibilità degli interventi proposti; loro conformità agli obiettivi della Misura; situazione preesistente, anche in termini di altre strutture od attività aziendali

SDA, a conclusione dell’istruttoria, dichiara inammissibile la domanda se: presentata oltre i termini; non sottoscritta o sottoscritta da persona diversa dal legale rappresentante; mancante dei documenti prescritti. Nel caso di inammissibilità, totale o parziale, della domanda, SDA comunica all’interessato l’esito dell’istruttoria, specificando:  punteggio assegnato; investimenti ammessi e non ammessi; contributo concedibile; termine per presentare il riesame (entro 10 giorni) al Comitato Coordinamento Misura (CCM). Se a seguito del riesame (entro 20 giorni, comunque prima della pubblicazione della graduatoria), CCM mantiene il giudizio di inammissibilità, il soggetto può presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica di questo comunicazione al Tribunale Amministrativo regionale (TAR) o entro 120 giorni al Capo dello Stato

Servizio Regionale Agricoltura redige graduatoria unica regionale delle domande ammesse, tenendo conto dei seguenti criteri di priorità dichiarati dal richiedente al momento di invio della domanda:

  1. a)gamma merceologica dei prodotti offerti (Peso 35%): 1 punto se i prodotti aziendali offerti nel punto vendita appartengono ad oltre 2 categorie merceologiche; 0,5 punti se appartengono a 2 categorie merceologiche. Punteggio assegnato solo per prodotti agroalimentari di cui ad Allegato I del Trattato di provenienza aziendale
  2. b)requisiti qualitativi degli interventi proposti in termini di occupazione (Peso 50%): 1 punto in caso di incremento dell’occupazione di oltre 1 unità lavorativa (dovuto all’incremento di personale dipendente esterno all’azienda assunto con contratto di lavoro e/o di unità lavorative familiari iscritte ad INPS rispetto a quelle iscritte al momento di invio della domanda) impiegata per 39 ore/settimana (da “rapportare alle ore effettive settimanali di apertura del punto vendita”); 0,5 punti se l’incremento occupazionale è compreso tra 0,5 e 1 unità lavorativa. Incremento di occupazione è valutato in base alla situazione determinatasi a seguito della realizzazione dell’investimento, tenendo conto della situazione di partenza
  3. c)azienda con produzioni di qualità certificata (Peso 15%): 1 punto se categorie merceologiche offerte hanno 2 o più marchi di qualità (DOP, IGP, QM, bio); 0,7 punti se hanno 1 marchio di qualità. Nessun punteggio assegnato in caso di offerta di prodotti in conversione al biologico

A parità di punteggio, la priorità è assegnata ai richiedenti più giovani (Nel caso di società fare riferimento al rappresentante legale)

Graduatoria è approvata con decreto del Dirigente Servizio Agricoltura, pubblicata sul sito www.norme.marche.it e comunicata all’interessato, affinché possa presentare ricorso entro 60 giorni dalla pubblicazione al TAR o entro 120 giorni al Capo dello Stato.

Beneficiari possono:

  • comunicare con Regione solo tramite PEC
  • qualora  non intendono interagire personalmente con gli Uffici regionali, delegare alcune attività ad un altro soggetto, previa comunicazione con firma autenticata (Allegare documento di identità) a SDA, evidenziando: dati del soggetto che ha accettato la delega; attività delegate; durata della delega (in genere fino al termine della trattazione della pratica)
  • presentare 2 sole varianti al progetto approvato (oltre quella per eventuale cambio di beneficiario) riguardante modifiche sostanziali, che però non inficiano la finanziabilità del progetto, quali:

1)       modifiche tecniche sostanziali degli investimenti approvati

2)       modifiche al quadro economico, salvo diversa suddivisione delle spese tra singole voci omogenee (v. opere edili di recupero dei fabbricati aziendali, o acquisto di impianto/macchinario)

3)       modifiche alla tipologia degli investimenti approvati

4)       cambio di sede dell’investimento fisso (su particelle diverse), non determinato da cause di forza maggiore

5)       cambio del beneficiario, purché: questo non incide negativamente sui requisiti di accesso o sul punteggio di priorità; subentrante si impegna a: realizzare gli investimenti; rispettare le condizioni e gli impegni riportati nel nulla osta di concessione dell’aiuto (compreso vincolo 5 anni dopo conclusione dei lavori); sostenere direttamente l’onere finanziario dell’investimento (fatture intestate a suo nome e da lui pagate), salvo caso di decesso o di inabilità duratura del beneficiario per cui è consentito l’invio di una documentazione intestata ad esso; stipulare, in caso di concessione di anticipo, un’appendice di subentro della polizza fidejussoria

Variante è presentata tramite SIAR, non necessariamente prima della sua realizzazione, comunque almeno 60 giorni prima del rendiconto, allegando:

1)       relazione, in cui evidenziata natura e motivazioni della variante (eventualmente sottoscritta anche dal tecnico progettista in caso di opere edili)

2)       in caso di opere edili: quadro di confronto tra la situazione iniziale e quella derivata dalla variante

Variante può essere sempre ritirata, salvo che non sia stato comunicato al beneficiario l’esistenza di inadempienze, o l’intenzione di svolgere un controllo in loco

SDA esegue istruttoria, entro 45 giorni, anche mediante sopralluoghi, al fine di valutare la conformità della variante ed in particolare che:

1)       nuova articolazione della spesa non altera finalità originaria del progetto;

2)       variante non comporta un aumento del contributo concesso (eventuali maggiori spese sempre a carico del richiedente, mentre in caso di riduzione dell’investimento si procede a ricalcolare il contributo);

3)       non siano modificate le condizioni di accesso, o le priorità (con uscita della domanda dalla graduatoria finanziabile)

SDA decide sull’ammissibilità o inammissibilità (totale o parziale) della variante (in questo caso notificare all’interessato le motivazioni ed i termini per presentare il riesame a CCM).

Se la variante viene eseguita in modo difforme da quanto approvato, le spese sostenute per questa non sono riconosciute

  • apportare “adeguamenti tecnici” al progetto approvato, cioè modifiche che non alterano parametri di finanziabilità della domanda, quali:

1)       modifiche di dettaglio e soluzioni tecniche migliorative, per cui è necessario l’invio di SCIA, CIL, CILA

2)       soluzioni tecniche migliorative per interventi non edili, coerenti con le finalità dell’investimento approvato

3)       cambio di preventivo (v. cambio di fornitore, cambio di modello avente diverse caratteristiche tecniche), corredato da una relazione tecnico economica

4)       cambio sede dell’investimento fisso, ma su stessa particella

Per gli adeguamenti tecnici è sufficiente comunicare le modifiche apportate prima della domanda di pagamento finale

  • “modifiche progettuali non sostanziali”, che non richiedono invio di SCIA, CIL, CILA, quali: modifica del materiale per la pavimentazione; aggiornamento della dotazione strumentale mantenendo le caratteristiche tecniche originarie; modifica degli impianti elettrici ed idrici; modifica dell’altezza dei rivestimenti; variazione del materiale degli infissi e/o della quantità di materiali impiegati nella struttura; modifica nell’ambito della stessa particella dei tracciati delle recinzioni, drenaggi, impianti irrigui. Accertamento di tali modifiche avviene al momento del collaudo finale, con spese, in caso di esito negativo, a totale carico del beneficiario.

Regione può concedere aiuto sotto forma di:

  • anticipo, pari a 50% del contributo concesso, a seguito di invio domanda, tramite SIAR, corredata da:

1)       garanzia fideiussoria di tipo creditizio o assicurativo redatta su modulistica AGEA, pari a 100% dell’anticipo richiesto, avente validità fino alla liquidazione del saldo finale e all’autorizzazione di svincolo da parte dell’Amministrazione competente

2)       dichiarazione di non essere destinatario di misure di prevenzione personale, o di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata

3)       in caso di contributo superiore a 25.000 €: dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante il consenso ai controlli antimafia

SDA istruisce domande entro 30 giorni. In caso di decadenza dell’aiuto, anticipo verrà restituito

  • stato di avanzamento dei lavori (SAL), pari ad un minimo di 30% e massimo di 80% del contributo concesso (se già concesso l’anticipo, SAL non oltre il 30%), a seguito di invio domanda (al massimo 2; 1 se è richiesto l’anticipo), tramite SIAR, fino a 3 mesi prima della conclusione del progetto, corredata da:

1)       stato di avanzamento dei lavori (completo dei codici di riferimento delle voci di spesa) redatto in base al Prezziario regionale delle opere pubbliche della Regione, vigente al momento di invio della domanda

2)       copia del progetto esecutivo, timbrato e firmato da un tecnico abilitato, con visto di approvazione del Comune inerente alle opere realizzate, se non inviato in precedenza, o sono intervenute varianti edilizie

3)       dichiarazione sostitutiva di notorietà del Direttore dei lavori (modello predisposto dalla Regione) che assevera il  computo dei lavori oggetto di SAL

4)       dichiarazione sostituiva di notorietà del fornitore (Modello predisposto da Regione) attestante che i macchinari sono nuovi, privi di pezzi usati e di patti di riservato dominio o di altri gravami imposti dalla ditta

5)       fatture e relativi documenti di trasporto (DDT) recanti, pena loro inammissibilità: dettaglio dei lavori svolti (nel caso di macchine ed attrezzature, numero di matricola e telaio); codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento,

6)       dichiarazione sostitutiva di notorietà del responsabile aziendale della tenuta della contabilità fiscale, contenente gli estremi delle fatture inserite in SAL e loro corrispondenza con quelle inserite nei sistemi di interscambio

7)       dichiarazione di non essere destinatario di misure di prevenzione personale o di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata

8)       in caso di contributo richiesto superiore a 25.000 €: dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante il consenso ai controlli antimafia

9)       copia delle contabili di pagamento quali: bonifici/riba eseguiti tramite banca o posta, contenente riferimento alla fattura pagata (in caso di home banking, allegare stampa della transazione eseguita attestante data, numero e causale); assegni riportanti dicitura “non trasferibile”, corredati dall’estratto di conto corrente rilasciato dall’Istituto di Credito  attestante il loro avvenuto pagamento; carte di credito e/o bancomat, corredate dall’estratto di conto corrente rilasciato dall’Istituto di Credito attestante il loro avvenuto pagamento (escluse carte prepagate)

10)    in caso di leasing (solo per l’acquisto di macchine ed attrezzature): contratto di leasing in cui riportare patto di acquisto da parte dell’utilizzatore a fine leasing; fatture relative ai canoni pagati dall’utilizzatore dal momento di invio della domanda (comunque mai superiore al valore di mercato del bene), riconosciute al netto dei costi connessi al contratto (v. garanzie del richiedente, costi di rifinanziamento, interessi, spese generali, oneri assicurativi); impegno a non alienare il bene per periodo di 5 anni, né a modificarne la destinazione d’uso    

SDA esegue l’istruttoria entro 45 giorni verificando: completezza dei documenti richiesti; conformità delle spese sostenute alla normativa nazionale e UE; computo metrico consuntivo asseverato, timbrato e sottoscritto dal Direttore dei lavori attestante la conformità dei lavori al progetto  approvato. Prima di erogare il SAL verranno eseguiti controlli in loco a campione da parte della PF Controlli Fondi Comunitari

  • saldo, a seguito di invio domanda, tramite SIAR, entro 24 mesi dalla notifica del finanziamento, corredata da:

1)       dichiarazione sostitutiva di notorietà del beneficiario attestante che:

Ø       opere e/o acquisti non hanno beneficiato di altri finanziamenti pubblici

Ø       titolo abilitativo (permesso di costruire, SCIA, CIL, CILA) rilasciato e/o presentato al Comune, con relativa data e protocollo, se non inviato in precedenza

Ø       estremi del certificato di agibilità rilasciato dal Comune con assenza di ordine motivato di non eseguire i lavori

Ø       estremi di comunicazione al Comune di inizio e fine dei lavori, se non inviata in precedenza

Ø       data e protocollo di presentazione della NIA (solo per le attività di trasformazione e commercializzazione)

Ø       non essere destinatario di misure di prevenzione personale, o di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata

2)       dichiarazione sostitutiva di notorietà del fornitore (Modello predisposto dalla Regione) attestante che i macchinari sono nuovi, privi di pezzi usati e di patti di riservato dominio o di altri gravami imposti dalla ditta

3)       dichiarazione sostitutiva di notorietà del Direttore dei lavori per le opere edili (Modello predisposto da Regione) attestante: completamento delle opere finanziate; forniture e lavori riportati nei documenti giustificativi riguardano la realizzazione del progetto finanziato

4)       dichiarazione asseverata di un tecnico, attestante che tutte le opere del progetto sono state realizzate nel rispetto delle norme antincendio e della sicurezza sui luoghi di lavoro

5)       stato finale dei lavori (completo dei codici di riferimento delle voci di spesa e distinto per categoria di opere), firmato digitalmente dal progettista, redatto in base al Prezzario regionale delle opere pubbliche vigente al momento di invio della domanda. Per lavorazioni non presenti nel Prezziario, allegare specifica analisi dei prezzi. In caso di interventi su  fabbricati finanziabili solo in parte, allegare stato finale dei lavori relativo alle sole superfici ammesse a finanziamento (eventuali costi comuni suddivisi in millesimi, in funzione della ripartizione delle quote di superficie per specifica destinazione)

6)       disegni progettuali, se non inviati in precedenza, o se intervenute varianti edilizie

7)       fatture originali e documenti di trasporto (DDT), in cui riportare, pena loro inammissibilità: dettaglio dei lavori svolti (in caso di macchine ed attrezzature, riportare numero di telaio e di matricola); codice ID di domanda; Sottomisura di riferimento,

8)       copia del registro IVA sottoscritto dal beneficiario, in cui evidenziare le fatture rendicontate

9)       dichiarazione sostitutiva notorietà del responsabile aziendale della tenuta della contabilità fiscale, contenente estremi delle fatture rendicontate (numero, data, soggetto che le ha emesse) e loro corrispondenza con quelle inserite nel Sistema di Interscambio

10)    in caso di macchinari usati: fattura originale di acquisto del bene; dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante l’assenza di vincoli di parentela o legami societari tra cedente ed acquirente del bene stesso

11)    documentazione fotografica per lavori non più visibili a seguito della loro realizzazione (v. demolizione di edificio, drenaggi)

12)  copia delle contabili dei pagamenti effettuati (vedi SAL)

13)  in caso di contributo superiore a 25.000 €: dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante il consenso ai controlli antimafia

SDA procede, entro 75 giorni da invio della domanda, alla liquidazione del saldo, dopo aver:

1)       verificato il raggiungimento degli obiettivi indicati dal Piano di Sviluppo Aziendale

2)       eseguito un sopralluogo aziendale, volto ad accertare :

–         effettiva realizzazione degli investimenti previsti e rendicontati;

–         rispetto delle prescrizioni e dei vincoli;

–         raggiungimento degli obiettivi previsti nel programma di investimento;

–         regolare esecuzione delle opere e degli acquisti come dal programma approvato;

–         ULA conseguite a fine investimento ai fini del punteggio di priorità riconosciuto;

–         fornita adeguata pubblicità al finanziamento pubblico

Se viene rilevata una parziale esecuzione dei lavori che non costituisce un lotto funzionale, si avrà decadenza del lotto in questione. Se invece è riconosciuta la funzionalità della porzione di investimento attuata, si riconosce le spese sostenute, eseguendo eventuali compensazioni con anticipi e/o SAL erogati. Se la parziale realizzazione del progetto comporta una modifica del punteggio di priorità, con fuoriuscita della domanda dalla graduatoria, si avrà decadenza della domanda stessa. Se il progetto viene eseguito nella sua interezza, ma con un importo inferiore a quello approvato, le economie di spesa realizzate non richiedono alcuna comunicazione alla Regione, ma determinano una riduzione proporzionale del contributo

Beneficiario deve, pena la perdita del contributo ed il recupero degli importi già versati:

  • realizzare e rendicontare gli investimenti entro 24 mesi dal decreto di concessione dell’aiuto. Ammessa 1 sola proroga di 6 mesi, a seguito di richiesta, corredata da:

1)      relazione attestante: motivi del ritardo; misure da adottare per concludere gli investimenti; nuovo crono programma dei lavori

2)      appendice di polizza fideiussoria, nel caso di anticipo erogato, fissando una nuova scadenza per l’ultimazione dei lavori

  • realizzare gli investimenti in modo conforme alla finalità della Misura e del progetto approvato
  • garantire la destinazione d’uso degli investimenti immobili realizzati per almeno 10 anni dal decreto di saldo (5 anni per quelli mobili)
  • non alienare i beni acquistati o ristrutturati con il contributo per almeno 5 anni dal decreto di saldo
  • conservare a disposizione della Regione, Commissione UE, tecnici incaricati dei controlli la documentazione di spesa per almeno 5 anni dal decreto di saldo
  • consentire sempre l’accesso in azienda ed alla documentazione ai soggetti incaricati dei controlli
  • restituire subito, anche mediante compensazione con altri importi dovuti da AGEA, le somme eventualmente percepite in eccesso, o le sanzioni amministrative applicate
  • dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico UE (Spese per la pubblicità sono ammissibili all’aiuto) tramite collocazione in luogo ben visibile dal pubblico del seguente  materiale (da conservare per almeno 5 anni dalla domanda di pagamento del saldo):
  1. poster (formato A3), in cui evidenziato il sostegno finanziario UE, in caso di contributo compreso tra 10.000 e 50.000 €
  2. targa informativa, in cui evidenziato il sostegno finanziario di UE, Stato italiano, Regione Marche, nonché indicazioni sul progetto, in caso di contributo compreso tra 50.000 e 500.000 €
  3. cartello temporaneo di “dimensioni rilevanti”, in caso di contributo superiore a 500.000 € riguardante gli investimenti per costruzioni o infrastrutture
  4. targa informativa o cartellone pubblicitario di “dimensioni rilevanti” permanente da installare entro 3 mesi dalla data di conclusione degli investimenti, in caso di contributo superiore a 500.000 €, in  cui riportare: informazioni sul progetto (nome, obiettivo, descrizione) su non oltre il 25% dello spazio; emblema di UE, Stato italiano, Regione Marche
  5. sito web dell’azienda, in cui riportare descrizione dell’operazione (compresa finalità, risultati, sostegno finanziario UE)

In caso di esito negativo dell’istruttoria relativa a variante, SAL, saldo, il beneficiario può presentare richiesta di riesame a CCM, che la valuta entro 15 giorni. A seguito di responso negativo del CCM, beneficiario può presentare ricorso al TAR entro 60 giorni da notifica di tale decisione, o al Capo dello Stato entro 120 giorni.

Provvedimenti di decadenza, totale o parziale, di aiuto sono impugnabili davanti al Giudice ordinario.

Entità aiuto:

Per il bando 2019 stanziati 1.900.000 € di cui 1.600.000 € se la Misura è realizzata nell’ambito delle filiere agroalimentari e 300.000 € se è realizzata nell’ambito delle filiere corte/mercati locali (10% di tali risorse sono destinate al fondo di riserva, a copertura di eventuali ricorsi amministrativi/giurisdizionali riconosciuti ammissibili)

Concessi contributi in conto capitale fino ad un  massimo di 150.000 €/azienda nell’ambito del regime “de minimis”(cioè 200.000 € massimo di aiuti percepiti in tale regime nei 2 anni precedenti e nell’anno in corso) pari a:

–         35% (45% in zona montana) dei costi sostenuti per:

  1. a)riqualificazione ed adeguamento funzionale degli immobili per la vendita diretta, compresi gli impianti tecnologici (termico, idrosanitario, elettrico) ed i servizi igienico-sanitari necessari alla funzionalità del punto vendita. Acquisto di macchinari ed attrezzature usate è ammesso solo se:

1)                   acquistati dal 1° proprietario

2)                   non beneficiari di altri contributi pubblici, come dimostrato dalla fattura di acquisto

3)                   loro valore è calcolato in base al prezzo di acquisto, decurtato delle quote di ammortamento maturate (applicato tasso del 9% annuo)

4)                   assenza tra cedente ed acquirente del bene di qualunque legame societario e/o di parentela (fino al 3° grado in linea retta) o coniugi o conviventi di fatto

5)                   riconosciuta la minore spesa tra il valore definito al precedente punto 3 e l’importo pagato in base alla fattura di acquisto

  1. b)spese generali, relative a: relazione tecnico economica; progettazione degli interventi; direzione dei lavori e gestione del cantiere; certificazione energetica. Spese riconosciute (al netto di IVA) fino al 10% degli investimenti, purché supportate da elaborati progettuali timbrati e firmati da professionista abilitato. Sono ammesse le spese tecniche fatturate da una società di servizi, qualora:

1)                   società avente tra gli scopi statutari quelli della progettazione e consulenza

2)                   fattura riporta il nome del professionista che ha eseguito la prestazione

3)                   libero professionista (dipendente o collaboratore di società) risulta iscritto all’Ordine professionale relativo all’attività oggetto di prestazione

–         30% in caso di arredi, attrezzature, strumenti necessari all’allestimento del punto vendita per commercializzare i prodotti

In caso di investimenti in immobili attuati con tecniche di edilizia sostenibile, il contributo è elevato a 40% (50% in zone montane), purché questi risultano prevalenti sul costo totale. Intensità dell’aiuto è altresì maggiorato del 10% se gli investimenti ricadono in area sisma 2016

Eleggibilità delle spese decorre a partire da:

  • giorno successivo al protocollo della domanda (non è prevista retroattività della spesa, salvo per le spese propedeutiche relative a studi di fattibilità e onorari di professionisti e consulenti effettuate nei 12 mesi precedenti l’invio della domanda)
  • per gli investimenti fissi soggetti al rilascio di titoli abilitativi: data della dichiarazione di inizio dei lavori inviata al Comune competente, o dalla dichiarazione sostitutiva del tecnico progettista/direttore dei lavori attestante la data di inizio dei lavori successiva a quella di invio della domanda
  • per gli investimenti non soggetti a titolo abilitativo: data di inizio dei lavori riportata nella dichiarazione sostitutiva del tecnico progettista/direttore dei lavori
  • per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature: data del documento di trasporto (DDT), o della fattura di accompagnamento

Escluse spese per:

  • interventi su fabbricati ad uso abitativo, compresa costruzione di nuove abitazioni e loro accessori (garage, locali per attività domestiche)
  • interventi di efficientamento energetico per cui vengono richiesti sgravi fiscali in applicazione della normativa nazionale o per la quota resa obbligatoria dal Comune al momento del rilascio del titolo abilitativo
  • interventi non riconducibili a punti vendita extraziendali
  • punti vendita extraziendali che vendono prevalentemente prodotti vitivinicoli
  • interventi non localizzati nella Regione Marche
  • opere di manutenzione ordinaria
  • acquisto di fabbricati
  • fatture, in cui non riportato: dettaglio dei lavori svolti (Nel caso di macchine/attrezzature: numero di telaio o matricola); codice ID di domanda; Sottomisura di riferimento
  • investimenti non riconducibili al Prezziario regionale vigente al momento di invio della domanda
  • interventi riguardanti una superficie eccedente i 70 mq. (120 mq. in caso di forme associate di produttori)
  • compilazione di modulistica per presentazione della domanda
  • opere avviate o per cui versate caparre/anticipi od effettuati pagamenti prima di invio della domanda
  • lavori in economia per opere edili (comprese opere di scavo e preparazione del cantiere)
  • interventi previsti in altre misure del PSR
  • non transitate nel conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario presente nel fascicolo aziendale
  • interessi passivi, spese bancarie e legali, stipula di polizze fideiussorie
  • IVA, altre imposte, oneri, tasse