PSR E RIMBOSCHIMENTO

PSR E RIMBOSCHIMENTO (Reg. 1305/13; D.A. 9/11/21 Mis. 8.1; D.G.R. 3/4/18, 17/12/18; D.D.S. 21/2/19, 14/5/20, 25/1/21, 16/5/22) (psr27)

Soggetti interessati:

Direzione Agricoltura e sviluppo rurale (Servizio), Servizio Decentrato Agricoltura (SDA)

Soggetti pubblici ed imprenditori agricoli ai sensi di art. 2135 del Codice Civile e loro Associazioni, che intendono procedere nell’intero territorio delle Marche ad:

  • imboschimento naturaliforme, cioè impianto di bosco misto di latifoglie autoctone (escluse quelle a rapido accrescimento), con riferimento ad ecosistemi forestali naturaliformi dell’intorno o di piano climatico vegetazionale, avente durata illimitata (vige cioè il divieto di riconvertire tale superficie verso colture agricole od altro d’uso del suolo);
  • imboschimento per produzioni legnose specializzate, cioè impianti di arboricultura da legno, puri o misti, a ciclo medio-lungo ed a fini multipli, con specie arboree forestali autoctone, avente durata minima di 25 anni dalla data di fine lavori di impianto;
  • imboschimento a duplice attitudine (cioè imboschimento con piante micorizzate per produzione di tartufi, o produzione di eduli) avente durata minima di 25 anni dalla data di fine lavori di impianto (Giunta Regionale, con DGR 77 del 17/7/2018, ha deciso di applicare tali parametri di durata anche per il mantenimento, coltivazione ed utilizzo degli impianti forestali realizzati ai sensi del Reg. 2080/90),

purché al momento di invio della domanda:

  • in possesso di partita IVA con codice attività agricola
  • iscritti in anagrafe di aziende agricole con fascicolo aziendale debitamente aggiornato e validato conservato dal CAA (CAA è responsabile di: identificazione di agricoltore e del titolo di conduzione di azienda; corretta immissione dei dati). Soggetti pubblici possono inserire in fascicolo solo le particelle catastali interessate dall’investimento. Dati in fascicolo fanno testo ai fini dell’istruttoria e del calcolo del contributo, nonché rappresentano la certificazione delle dichiarazioni rese, “con valenza  di opponibilità a terzi”
  • iscritti a Camera di Commercio Industria, Artigianato, Agricoltura (CCIAA) con codice ATECO agricolo
  • in possesso di conto corrente intestato a beneficiario indicato in fascicolo aziendale
  • in possesso della superficie agricola in cui si intende realizzare investimento fino a completo adempimento degli impegni (almeno 12 anni) a titolo di proprietà (in caso di proprietà indivisa allegare contratto di affitto pro quota), usufrutto, contratto di affitto scritto e registrato (se non previsto nel contratto occorre allegare dichiarazione sostituiva di notorietà del proprietario attestante il consenso all’esecuzione dell’opera), atto di conferimento in caso di cooperative di conduzione. In caso di terreni demaniali contributo concesso solo se gestione di tali terreni attuata da soggetto privato o Comune
  • non essere impresa in difficoltà finanziaria come attestato da documento contabile di bilancio, né soggetta ad applicazione della clausola “Deggendorf” (cioè soggetta a restituzione di aiuti ritenuti incompatibili od illegittimi dalla Commissione UE)
  • progetto risulta cantierabile, cioè progetto corredato (o quanto meno richiesti) da tutti i titoli abilitativi previsti  dalla normativa vigente (quali autorizzazioni, concessioni, permessi, nulla osta), che debbono essere presentati entro 12 mesi da concessione finanziamento
  • terreni oggetto di intervento hanno destinazione agricola
  • in caso di superfici di oltre 80 ha., presente piano di gestione forestale (redatto da libero professionista per proprietà private) approvato da Enti competenti (quali: Regione o Unione montana o Ente Parco per foreste demaniali ed altre proprietà pubbliche)
  • superficie minima di impianto pari a 0,5 ha., da conseguire anche tramite 2 appezzamenti non accorpati, aventi superficie agricola di almeno 0,2 ha.
  • esclusi investimenti in: aree D e C3 (salvo rimboschimento a duplice attitudine); zone umide e torbiere; aree riconosciute come prati e prati/pascoli permanenti o come bosco
  • in aree Natura 2000, imboschimento ammesso solo se coerente con gli obiettivi gestionali del sito, indicati nei piani di gestione
  • in caso di imboschimento realizzato con nocciolo utilizzate piante provenienti da seme
  • in caso di imboschimento naturaliforme, utilizzate almeno 4 specie arboree e 1 o più specie arbustive legnose
  • in caso di imboschimento per produzioni legnose specializzate di oltre 5 Ha., oltre alla specie principale, utilizzate anche specie secondarie/accessorie. In caso di impianti a duplice attitudine se previsti impianti di irrigazione, si obbligo di: installare contatori volti a misurare consumo di acqua al fine di corretta applicazione del piano tariffario; migliorare impianto irriguo esistente, al fine di conseguire (a seguito di valutazione ex ante) un risparmio idrico pari a 5% se riguarda impianto di microirrigazione (20% per impianti diversi); garantire, in caso di interventi eseguiti in aree con corpi idrici classificati “meno di buono” per quantità di acqua, un risparmio idrico (a seguito di valutazione ex ante ed ex post) almeno pari a 50%. Investimento che prevede un aumento netto di superficie irrigata ammesso solo se stato del corpo idrico non è ritenuto “meno di buono” ed analisi ambientale effettuata/approvata da Autorità competente evidenzia assenza di impatti negativi significativi su ambiente o su qualità del corpo idrico dell’investimento stesso
  • specie da utilizzare sempre riferite ad ecosistemi naturaliformi dell’intorno o del piano climatico vegetazionale di intervento
  • realizzazione di investimenti su terreni con destinazione agricola (cioè zona agricola E)

Esclusi impianti di: bosco ceduo o a rotazione breve; alberi di Natale; specie arboree a rapido accrescimento per produzione di energia

Iter procedurale:

Servizio emanato bando ad evidenza pubblica con DDS 65 del 21/2/2019, a seguito del quale i soggetti interessati presentano, anche avvalendosi di CAA riconosciuto, entro ore 13 del 28/6/2019, domanda su SIAR con firma digitale, allegando:

  • dichiarazione sostitutiva notorietà attestante di: essere a conoscenza di obblighi di inalienabilità e mantenimento destinazione d’uso degli investimenti oggetto di contributo per il periodo minimo riportato sopra per tipologia di impianto; non aver richiesto altri contributi pubblici per gli stessi investimenti;
  • dichiarazione sostitutiva notorietà con indicazione dei dati (data e protocollo) di titoli abilitativi rilasciati e/o richiesti ad Autorità preposte per le necessarie autorizzazioni, concessioni, permessi, SCIA, CILA, pareri, ecc.;
  • dichiarazione che investimento ricadente in zona sottoposta a vincolo (ZPS, SIC, vincolo paesaggistico, vincolo di Soprintendenza beni paesaggistici, zona parco) necessita del parere di altra Amministrazione;
  • dichiarazione in merito a destinazione urbanistica del terreno oggetto di intervento (deve ricadere in zona E del piano regolatore comunale);
  • dichiarazione sostitutiva notorietà attestante recupero o meno di IVA (evidenziare relativa normativa giuridica)
  • dichiarazione sostitutiva notorietà sottoscritta dal responsabile tenuta contabilità a cui conferito incarico;
  • progetto esecutivo timbrato e sottoscritto digitalmente dal progettista incaricato, comprendente:
  1. relazione tecnica, in cui evidenziare:
    • coerenza degli interventi con Piano Forestale Regionale e misure di conservazione dei siti Rete Natura 2000 ed Aree Parco;
    • per imboschimenti naturaliformi: specie da utilizzare, tenendo conto di ecosistemi forestali o piano climatico vegetazionale in cui ricade area, a garanzia del grado di attecchimento ed accrescimento, inserimento paesistico ed ambientale del nuovo bosco;
    • per imboschimenti a produzione legnosa specializzata: parametri stazionali (suolo, clima, topografia, morfologia, vegetazione naturale dell’intorno) per individuare fascia fitoclimatica dell’area di intervento e specie più idonea a garantire accrescimento legnoso e livello quantitativo e qualitativo di investimento;
    • per imboschimenti a duplice attitudine: parametri stazionali (suolo, clima, topografia, morfologia, vegetazione naturale dell’intorno) per individuare fascia fitoclimatica dell’area di intervento ed esigenze ecologiche di specie atte a produrre tipologia di tartufo scelto, anche tramite analisi chimico fisica del terreno oggetto di intervento; pratiche agronomiche idonee a mitigare eventuali limitazioni ecologiche rilevate;
    • scelta delle specie, sesto di impianto, modello colturale (indicare distanza delle piante tra file e sulle file), tipo di mescolanza, eventuale consociazione con specie arbustive;
    • elenco delle specie per tipologia di impianto e superfici investite;
    • schema di impianto;
    • descrizione della preparazione del terreno e messa a dimora delle piante;
    • piano colturale (redatto secondo Piano forestale regionale) comprendente: risarcimenti; modalità e frequenza del controllo di infestanti; lavorazioni superficiali; lotta fitosanitaria; irrigazioni di soccorso; concimazioni; sfolli, diradamenti; analisi delle principali difficoltà tecniche ed operative incontrate nella vita di impianto (In particolare nel periodo di impegno); relativi accorgimenti da adottare per ridurre rischio di fallimento, alla “comparsa dei primi segnali di difficoltà”;
    • cronoprogramma di investimenti e modalità di erogazione del contributo;
    • cronoprogramma dei primi 5 annidi manutenzione, evidenziando, per ogni anno, costi previsti per ogni operazione a premio;
    • stima della massa legnosa ottenibile dall’utilizzo del bosco ed eventuali diradamenti;
    • quantificazione delle spese tecniche (progettazione e direzione lavori);
    • descrizione di eventuali lavori da eseguire in economia (solo di natura agroforestale), con relativa organizzazione aziendale, mezzi ed attrezzature in dotazione di azienda;
    • elenco terreni di area oggetto di intervento con relativa superficie catastale e quella oggetto di imboschimento, specificando Comune, foglio, particelle e fascia altimetrica;
  2. planimetria con curve di livello dell’area oggetto di intervento, riportante delimitazione dell’area di impianto (scelta della scala in base ad estensione area di intervento);
  3. documentazione fotografica di area oggetto di intervento con visione di intorno (indicare data di rilevazione);
  4. planimetria catastale in scala 1:2.000 in cui riportata area oggetto di intervento, punti di campionamento del terreno e punti di vista fotografici;
  5. in caso di impianti a duplice attitudine: analisi chimico fisica del terreno eseguita presso laboratori accreditati, evidenziando parametro ph maggiore o uguale a 7; calcolo del risparmio idrico potenziale in caso di ristrutturazione di impianti irrigui esistenti;
  6. studio di incidenza ai fini di valutazione di incidenza;
  • computo metrico analitico estimativo completo di codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in base a Prezziario regionale delle opere pubbliche, distinto per categoria di opera, datato, timbrato e firmato dal tecnico progettista, con eventuale visto di approvazione da parte della Commissione edilizia comunale. Per lavorazioni non previste in prezziario predisposta specifica analisi dei prezzi. In caso di lavori in economia, dettagliare ogni opera eseguita con relativa voce di costo riferite a Prezziario regionale opere pubbliche;
  • 3 preventivi di spesa (1 prescelto e 2 di raffronto) per singolo bene/servizio non compreso in Prezziario datati e firmati da ditte specializzate in concorrenza tra loro, per prestazioni con medesime caratteristiche tecniche;
  • elenco riepilogativo dei preventivi presentati;
  • contratto di affitto pro quota nel caso di proprietà indivisa;
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante che documenti richiesti già in possesso di Amministrazione, specificando Servizio presso cui depositati ed estremi del procedimento di riferimento;
  • in cado di Enti pubblici e soggetti con personalità giuridica di diritto privato con Consiglio di amministrazione o amministratore unico: atto interno di approvazione del progetto esecutivo;
  • in caso di soggetti sottoposti al Codice dei contratti pubblici: check list di autovalutazione AGEA in relazione ad importo del contributo richiesto (al netto di IVA) costituente base di gara per affidamento dei lavori;
  • in caso di Enti locali ed Enti gestori di Parchi e riserve:
  1. dichiarazione sostitutiva di notorietà con indicazione degli estremi di: atto di approvazione di programma triennale ed elenco annuale dei lavori previsti per domande di contributo superiori a 100.000 €; atto di adozione di regolamento interno di Ente (evidenziare se progettazione e direzione dei lavori è interna od esterna); atto di nomina del responsabile del procedimento; documento preliminare a progettazione; atto di approvazione del progetto esecutivo e relativo codice CUP;
  2. estremi del titolo di disponibilità della superficie oggetto di intervento sottoscritto da legale rappresentante e da proprietario privato o legale rappresentante di altra proprietà pubblica (salvo per demanio forestale regionale in quanto gestito per legge da Unioni Montane);
  3. progetto esecutivo con frontespizio timbrato e sottoscritto dal progettista incaricato (vedi sopra);
  4. per superfici di oltre 80 ha. copia di stralcio del vigente Piano di gestione forestale e stralci cartografici di interesse per progetto esecutivo e stralci dove indicata conformità alla gestione sostenibile delle foreste;
  5. estremi degli atti autorizzativi necessari rilasciati da Autorità competenti;
  • piano colturale redatto in base a Piano forestale regionale

Tutta la suddetta documentazione deve firmata da tecnico abilitato ed iscritto agli Ordini di specifica competenza

SDA esegue entro 10 giorni verifica di ricevibilità, escludendo domande presentate oltre termini fissati o non sottoscritte dal legale rappresentante o prive di sottoscrizione

Domanda di aiuto ed eventuali documenti giustificativi forniti dal beneficiario possono essere corretti ed adeguati in ogni momento (senza però mai aumentare punteggio di graduatoria), se rilevati errori palesi riconosciuti da SDA, in quanto effettuati in buona fede e facilmente individuabili al controllo (v. errori materiali o incompleta compilazione di domanda e di allegati, informazioni contraddittorie od incongruenti tra domanda ed allegati). Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi; mancata o errata documentazione ritenuta essenziale per requisiti di accesso e di priorità

Se richiedente decide di non volere interagire direttamente con Servizio delega altro soggetto, previo invio di specifica comunicazione con firma autenticata (allegare documento di identità in corso di validità), contenente: dati del soggetto che ha accettato delega, attività delegata, durata di delega (in genere fino a conclusione “trattazione della pratica”)

Se dopo invio domanda intervenute modifiche nei dati riportati in essa o in allegati queste vanno comunicate a SDA che le esamina se ritenute importanti ai fini dell’ammissibilità della domanda o definizione della graduatoria

Se in sede di istruttoria SDA intende acquisire ulteriori informazioni/documenti, notifica elenco di questi ad interessato, unitamente al termine perentorio di invio

Ogni comunicazione con Servizio/SDA attuata tramite PEC (regione.marche.forestazione@emarche.it)

SDA esegue entro 120 giorni istruttoria tramite controlli amministrativi su tutte le domande, anche incrociando dati con altre Misure di PSR o con regimi di aiuto PAC, al fine di verificare:

  • elementi anagrafici e catastali della domanda;
  • spesa imputabile ad operazioni finanziate dal bando;
  • funzionalità della spesa al raggiungimento degli obiettivi progettuali, sua pertinenza, congruità e necessità ai fini di esecuzione dell’intervento, nonché sua conformità ai principi di sana gestione finanziaria;
  • congruità dei prezzi relativi ai singoli investimenti proposti, valutati in base a computo metrico estimativo redatto ai sensi del Prezziario regionale opere pubbliche, o per opere non comprese in questo con i preventivi di 3 ditte fornitrici in concorrenza tra loro

SDA, in sede di istruttoria, può eseguire visite aziendali per accertare: rispondenza di quanto dichiarato in domanda; fattibilità di interventi proposti; loro conformità ad obiettivi della Misura; situazione preesistente; altre situazioni in grado di fornire informazioni utili a determinare l’ammissibilità dell’investimento.

SDA, a conclusione dell’istruttoria, dichiara inammissibile domanda se presentata oltre i termini, mancante dei documenti prescritti. Nel caso di inammissibilità, totale o parziale, di domanda, SDA comunica ad interessato esito dell’istruttoria, specificando:  punteggio assegnato; investimenti ammessi e non ammessi; contributo concedibile; termine per presentare richiesta di riesame (entro 10 giorni) a Comitato Coordinamento Misura (CCM). Se a seguito di esame del ricorso (entro 20 giorni, comunque prima di pubblicazione graduatoria) CCM mantiene giudizio di inammissibilità,  soggetto può presentare ricorso entro 60 giorni da notifica comunicazione a TAR o entro 120 giorni a Capo dello Stato

Servizio redige graduatoria delle domande ammissibili, tenendo conto delle seguenti priorità dichiarate in domanda:

  • imboschimento naturaliforme (Peso 20%): 1 punto
  • impianti realizzati su superfici situate entro delimitazione di aree oggetto di accordo agroambientale di area finalizzato a prevenzione del rischio idrogeologico, tutela delle acque, prevenzione erosione dei suoli (Peso 30%): 1 punto se impianti realizzati interamente entro delimitazione di aree oggetto di accordo
  • impianti realizzati in area ZVN (Peso 40%): 1 punto se impianti realizzati al 100% in area ZVN
  • impianti realizzati in aree ad elevata vocazionalità valutata tenendo conto delle essenze utilizzate, caratteristiche pedologiche, aspetti climatici e dimostrata nella relazione tecnica progettuale, supportata da analisi chimico fisiche del terreno attestante che ph uguale o maggiore a 7 con scelta di piante simbionte in funzione di parametri stazionali (Peso 10%): 1 punto se impianti realizzati interamente in tali aree

Ammesse in graduatoria solo domande che raggiungono almeno 0,10 punti. Domande finanziate in ordine decrescente di punteggio fino a concorrenza di dotazione finanziaria assegnata, tenendo conto che a parità di punteggio, priorità assegnata al richiedente con minore età.

Graduatoria approvata con decreto del Dirigente del Servizio, pubblicata sul sito www.norme.marche.it e comunicata ai soggetti ammessi ma non finanziati per carenza di risorse, affinché possano presentare ricorso entro 60 giorni da comunicazione al TAR o entro 120 giorni al Capo di Stato.

Beneficiari in sede di realizzazione del progetto possono:

  • presentare 2 varianti al progetto approvato (oltre quella per eventuale cambio di beneficiario) riguardante:
  1. modifiche tecniche sostanziali di investimenti approvati;
  2. modifiche alla tipologia di investimenti approvati;
  3. cambio di sede di investimento (cambio particella) se non determinato da cause di forza maggiore;
  4. cambio di beneficiario, purché subentrante si impegna a: non modificare condizioni per cui concesso aiuto; realizzare investimenti; rispettare condizioni ed impegni riportati in nulla osta di concessione aiuto (compreso vincolo 5 anni dopo conclusione lavori); sostenere direttamente onere finanziario di investimento (fatture intestate a suo nome e da lui pagate, salvo caso di decesso o inabilità duratura di beneficiario per cui consentito invio documentazione intestata ad erede legittimo); stipulare, in caso di anticipo, appendice di subentro di polizza fideiussoria;
  5. modifiche al quadro economico, salvo diversa suddivisione delle spese tra singole voci omogenee

Variante presentata solo tramite SIAR, non necessariamente prima di sua realizzazione, comunque almeno 60 giorni prima di rendiconto, allegando:

  1. relazione, in cui evidenziata natura e motivazioni di variante (sottoscritta da tecnico progettista o direttore lavori), nonché eventuali necessità di atti autorizzativi;
  2. quadro di confronto tra situazione iniziale e quella derivata da variante;
  3. prospetto riepilogativo delle voci soggette a variante;
  4. dichiarazione sostitutiva notorietà indicante data e numero di autorizzazione richiesta/rilasciata da Autorità competente, con elenco di atti autorizzativi necessari per variante

Variante realizzata in modo difforme da quanto approvato determina non riconoscimento delle spese sostenute al riguardo. Variante sempre ritirata, salvo che sia stato comunicato a beneficiario esistenza di inadempienze, od intenzione di svolgere controlli in loco

SDA esegue istruttoria, entro 45 giorni, anche mediante sopralluoghi, al fine di valutare conformità di variante ed in particolare:

  1. nuova articolazione della spesa non alteri finalità originaria di progetto esecutivo;
  2. variante non comporti aumento del contributo concesso (eventuali maggiori spese sempre a carico di richiedente, mentre in caso di riduzione investimenti contributo ridotto in proporzione);
  3. non modificate condizioni di accesso e priorità assegnate con uscita di domanda da graduatoria finanziabile

SDA decide su ammissibilità o inammissibilità, totale o parziale, di variante (in questo caso notificare ad interessato le motivazioni ed i termini per presentare ricorso a CCM)

  • apportare “adeguamenti tecnici” al progetto approvato, cioè modifiche che non necessitano invio ad Autorità competenti, quali:
  1. modifiche di dettaglio e soluzioni tecniche migliorative nel rispetto criteri di ragionevolezza della spesa e finalità di investimento;
  2. cambio di preventivo (v. cambio di Direttore lavori o di fornitore), corredato da relazione tecnico economica;
  3. cambio sede di investimento su stessa particella catastale

Sufficiente comunicazione di adeguamenti tecnici prima di domanda di pagamento finale

  • apportare “modifiche progettuali non sostanziali”, cioè soluzioni tecniche migliorative, trasformazioni di dettaglio che non richiedono di essere presentate ad Autorità competenti per rilascio di atti autorizzativi (quali: modifica del materiale; modifica dei quantitativi dei materiali impiegati), la cui valutazione è attuata direttamente al momento di accertamento finale con spese a carico di beneficiario in caso di esito negativo

Servizio può concedere aiuto sotto forma di:

  • anticipo, pari a 50% del contributo concesso, a seguito invio domanda, tramite SIAR, corredata da:
  1. garanzia fideiussoria di tipo creditizio o assicurativo su modulistica AGEA, pari a 100% di anticipo richiesto, avente validità fino a liquidazione del saldo finale ed a autorizzazione di svincolo da parte di Amministrazione competente
  2. dichiarazione di notorietà attestante di non essere destinatario di misure di prevenzione personale o condannato con sentenza definitiva o meno per delitti di criminalità organizzata

SDA istruisce domande entro 30 giorni. In caso di decadenza di aiuto, anticipo verrà restituito

  • saldo, a seguito invio domanda su SIAR, entro 24 mesi da notifica finanziamento, allegando:
  1. dichiarazione sostitutiva di notorietà di beneficiario attestante che opere non beneficiato di altri finanziamenti pubblici;
  2. dichiarazione sostitutiva notorietà attestante dati (data e protocollo) relativi a titoli abilitativi rilasciati e/o presentati a Comune (Permesso di costruire, SCIA, CIL, CILA) secondo quanto previsto da regolamento comunale;
  3. dichiarazione di notorietà attestante di non essere destinatario di misure di prevenzione personale o condannato con sentenza definitiva o meno per delitti di criminalità organizzata;
  4. dichiarazione sostitutiva di notorietà di Direttore lavori, attestante: completamento delle opere finanziate; lavori riportati nei documenti giustificativi riguardano realizzazione del progetto finanziato; opere realizzate nel rispetto di norme vigenti (vincoli idrogeologici, urbanistico edilizi, ambientali, paesaggistici);
  5. relazione tecnica, in cui evidenziato impianto realizzato (lavori eseguiti, superficie di impianto, numero di piante messe a dimora, elenco delle specie utilizzate, schema di impianto, operazioni effettuate per messa a dimora delle essenze), corredata da:
    • planimetria catastale in scala 1:2000, riportando area oggetto di imboschimento (individuata con GPS), delimitazione dell’area oggetto di imboschimento, punti di vista fotografici;
    • documentazione fotografica di impianto;
    • elenco terreni dell’area oggetto di intervento, specificando superficie catastale e quella oggetto di imboschimento con indicazione di Comune, foglio, particelle catastali e fascia altimetrica;
  6. stato finale dei lavori, timbrato e firmato da Direttore lavori, redatto in base al Prezziario regionale delle opere pubbliche, distinto per categoria di opere, completo dei codici di riferimento delle voci di spesa. Lavori in economia (solo di natura agroforestale) riportati in sezione specifica dello stato finale, evidenziando ogni opera e voce di costo riferita al Prezziario regionale;
  7. in caso di Enti pubblici: check list di autovalutazione di appalto dei lavori;
  8. certificazione di provenienza e qualità del materiale vivaistico rilasciata da venditore, che dovrà essere conforme a normativa fitosanitaria nazionale (passaporto delle piante);
  9. certificazione relativa a micorrizzazione delle piante rilasciata da Istituti/Enti accreditati per impianti tartufigeni;
  10. fatture originali, in cui evidenziati lavori svolti, codice ID domanda, Sottomisura di riferimento, pena loro inammissibilità;
  11. copia registro IVA sottoscritto da beneficiario, evidenziando fatture rendicontate;
  12. copia documenti contabili dei pagamenti effettuati, quali: bonifici/riba eseguiti tramite banca o posta, con riferimento a fattura pagata (in caso di home banking, allegare stampa di operazione, attestante data e numero di transazione eseguita, nonché causale); assegni “non trasferibili”, corredati da estratto conto rilasciato da Istituto di Credito  attestante avvenuto pagamento; carta di credito e/o bancomat, corredato da estratto conto rilasciato da Istituto di Credito attestante avvenuto pagamento;
  13. in caso di contributo superiore a 25.000 € fino al 31/12/2019 (5.000 € dal 1/1/2020), dichiarazione sostitutiva notorietà attestante consenso ai controlli antimafia

SDA procede a liquidazione del saldo, dopo aver:

  1. verificato completezza della documentazione inviata;
  2. eseguito entro 75 giornida invio domanda un sopralluogo aziendale, volto ad accertare:
    • effettiva realizzazione di investimenti previsti e rendicontati;
    • rispetto delle prescrizioni e atti autorizzativi in materia di vincoli idrogeologici, ambientali, paesaggistici;
    • regolare esecuzione delle opere previste in progetto esecutivo;
    • mantenimento delle condizioni di accesso e priorità assegnate;
    • adeguata pubblicità fornita al finanziamento pubblico

Eventuali economie di spesa realizzate a seguito di esecuzione lavori non richiedono alcuna comunicazione preventiva a Regione, né si applicano sanzioni. In caso di parziale realizzazione del progetto approvato, occorre verificare funzionalità delle opere, acquisiti e forniture realizzate. Se rilevato che lavori non costituiscono un lotto funzionale, si ha decadenza totale di contributo con recupero delle somme già versate. Se invece riconosciuta funzionalità di investimento, si ammettono le spese sostenute, eseguendo eventuali compensazioni con acconto versato. Se iniziativa realizzata nella sua totalità, ma con spesa rendicontata inferiore, contributo rideterminato e somme non impiegate costituiscono economie, utilizzabili in ambito PSR. Costo di progettazione riconosciuto per intero, mentre direzione lavori in proporzione ad importo dei lavori eseguiti

Beneficiario deve. pena perdita del contributo e recupero di importi già versati:

  1. realizzare e rendicontare investimenti, entro 24 mesi dalla notifica concessione di aiuto (Per bando anno 2017 Servizio con DDS 30 del 25/1/2021 ha fissato tale scadenza alle ore 13 del 1/3/2021 considerato il protrarsi della emergenza COVID19). Ammessa 1 sola proroga di 6 mesi, a seguito di richiesta del beneficiario, corredata da:
    • relazione attestante: motivi del ritardo; misure da adottare per concludere investimenti nei tempi previsti da proroga; nuovo crono programma dei lavori;
    • appendice di polizza fideiussoria, nel caso di anticipo erogato, fissando nuova scadenza per ultimazione dei lavori
  2. realizzare investimenti in modo conforme a finalità della Misura ed al progetto approvato;
  3. rendere noto a SDA ogni eventuale variazione e/o mancata realizzazione di investimenti autorizzati;
  4. garantire destinazione d’uso di investimenti realizzati per almeno 10 anni dalla data del decreto di saldo;
  5. conservare a disposizione di Regione, Commissione Europea, tecnici incaricati dei controlli documentazione di spesa per almeno 5 anni dalla data del decreto di saldo;
  6. consentire sempre accesso ad azienda ed a documentazione ai soggetti incaricati dei controlli;
  7. restituire subito, anche mediante compensazione con altri importi dovuti da AGEA, somme eventualmente percepite in eccesso, o sanzioni amministrative applicate;
  8. curare e proteggere area oggetto di rimboschimento durante periodo per cui corrisposto premio per mancato reddito e per manutenzione;
  9. rispettare seguenti obblighi per almeno 10 anni: norme di condizionalità PAC su tutta la superficie aziendale; gestione di impianto secondo le indicazioni riportate nel piano colturale; esecuzione di interventi colturali riconducibili alla ordinaria manutenzione del bosco e prevenzione degli incendi boschivi; esecuzione dei necessari interventi di manutenzione (compresi sfalci e/o lavorazioni sulle interfile) e di risarcimento dal momento di impianto fino alla chiusura della copertura del soprassuolo; divieto di taglio anticipato delle piante e di estirpazione di ceppaie, o di innesti, o di irrazionali potature; divieto di pascolo su terreni rimboschiti;
  10. comunicare subito a SDA qualunque variazione dei dati contenuti nella domanda di pagamento;
  11. presentare (esclusi Enti pubblici) domanda annuale di conferma per il pagamento del mancato reddito e/o degli interventi  di manutenzione del bosco, da rilasciare secondo quanto stabilito con DDS 381 del 16/5/2022, solo tramite CAA o libero professionista accreditato, su SIAN entro 15/6/2022 (nel caso di libero professionista, presentazione di domanda cartacea presso SDA entro 30/9/2022) in base ai dati riportati nel fascicolo aziendale. Eventuali domande di modifica da inserire in SIAN entro 30/6/2022 (entro 30/9/2022 se modifiche dovute a cause di forza maggiore o circostanze eccezionali; entro data di apertura su SIAN di istruttoria delle domande di pagamento, con contestuale pubblicazione di indicatori di irregolarità rilevate in domanda, in caso di ritiro parziale/totale della domanda). Al riguardo SDA esegue controlli a campione;
  12. dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico UE tramite collocazione in luogo ben visibile dal pubblico del seguente  materiale (da conservare per almeno 5 anni da data domanda di pagamento):
    • poster (formato A3) attestante sostegno finanziario UE, se contributo superiore a 10.000 €
    • targa informativa, in cui evidenziare sostegno finanziario UE, Stato italiano, Regione Marche informazioni sul progetto in caso di contributo superiore a 50.000 €
    • cartellone temporaneo di “dimensioni rilevanti” in caso di contributo oltre 500.000 € per investimenti riguardanti infrastrutture/costruzioni
    • targa informativa permanente o cartellone pubblicitario (o adesivo in caso di beni mobili) da installare entro data di invio domanda, comunque entro 3 mesi da completamento delle operazioni, in caso di contributo superiore a 500.000 €, in  cui riportare: informazioni su progetto (nome, obiettivo, descrizione) su non oltre 25% dello spazio; emblema di UE, Stato, Regione
    • sito web di azienda, dove riportare: descrizione di operazione (evidenziare finalità, risultati, sostegno finanziario UE)

In caso di esito negativo di istruttoria di variante, saldo, il beneficiario può presentare richiesta di riesame a CCM, che la valuta entro 20 giorni. A seguito notifica del provvedimento definitivo, beneficiario può presentare ricorso a TAR entro 60 giorni successivi, o a Capo dello Stato entro 120 giorni successivi a comunicazione.

In caso di decadenza, totale o parziale, di aiuto per inadempienza si può presentare ricorso a Giudice ordinario, ma non a Capo dello Stato.

Regione Marche, con DGR 400 del 03/04/2018, ha definito i criteri per l’utilizzo di impianti di arboricoltura da legno realizzati con il contributo del Reg. 2080/92, a seguito  di una richiesta inoltrata dall’interessato, corredata da:

  1. contratto, definito con l’industria di trasformazione o di trancerie/sugherie, per la fornitura/ritiro di tronchi  derivanti da impianto (non oltre il 50% di quelli aventi un diametro, a petto di uomo, maggiore di 20 cm.), suddivisi per diametro)
  2. elaborato tecnico, firmato e timbrato da un tecnico forestale libero professionista, contenente la descrizione dell’impianto arboreo, nonché dei seguenti parametri:
    • stima del legname complessivamente derivabile dall’interevento, desunta dalla media delle misurazioni eseguite nelle aree di saggio del progetto
    • area di saggio (almeno 1 ogni 2 Ha. di superficie oggetto di richiesta), aventi forma quadrata con lato di 20 m. o circolare con raggio di 10 m., segnata in modo permanente sul terreno o sugli alberi, riportata nella planimetria con la stessa numerazione dell’elaborato. Nelle aree di saggio occorre rilevare: numero degli alberi suddivisi per specie legnosa; numero degli alberi da tagliare; curva di distribuzione dei diametri  ante e post intervento, con modulo di 1 cm.; curva di distribuzione di diametri; età delle piante
    • planimetria, in scala non inferiore a 1:5000, in cui riportare: aree di intervento; localizzazione ed identificazione delle aree di saggio e dei punti di vista fotografici
    • documentazione fotografica numerata (riportare numeri su planimetria) presa da diversi punti di vista

Tagli ed eventuale rimozione delle ceppaie possono avvenire solo dopo la presentazione della denuncia di inizio lavori all’Ente competente per territorio. Occorre  conservare, per almeno 5 anni; autorizzazione regionale al taglio; comunicazione di inizio del taglio, contratto di fornitura con relative fatture di vendita.

Entità aiuto:

Stanziati 2.000.000 € per bando 2019, di cui 10% destinato a riserva, in modo da assicurarsi somme necessarie per liquidare eventuali ricorsi amministrativi o giurisdizionali accolti

Sostegno viene concesso per:

  1. costi per impianto boschivo, riguardanti:
  • acquisto del materiale di propagazione (compreso costo di micorrizzazione delle piante in caso di tartufaie)
  • impianto emessa a dimora delle piante, comprendente: preparazione del terreno (scarificatura, aratura, vangatura, lavorazione, affinamento, scavo scoline); squadro; analisi del terreno; protezione del terreno (pacciamatura); pali tutori; fertilizzazione terreno
  • spese per impianto di irrigazione in caso di tartufaie
  • protezione di impianto, effettuata individualmente, o mediante recinzione area di imboschimento
  • spese tecniche (effettivamente sostenute, rendicontate e supportate da elaborati progettuali sottoscritti e timbrati da professionista abilitato) per onorari per progettazione di interventi proposti, e/o per consulenti per redazione progetto esecutivo, direzione lavori, contabilità e certificazione di regolare esecuzione dei lavori, rilievi GPS fino a 10% dei costi materiali al netto IVA. Le spese tecniche rendicontate da società di servizi ammissibili se:
  1. società ha tra gli scopi statutari quello di progettazione e consulenza;
  2. libero professionista incaricato dei lavori iscritto ad ordine professionale;
  3. fattura emessa riporta nome del professionista che ha svolto la prestazione professionale in qualità di dipendente o collaboratore della società

Ammessi contributi in natura per cui non effettuato alcun pagamento in denaro o emesse fatture, purché:

  • al termine delle operazioni, sostegno pubblico comprendente contributi in natura non superiore al totale delle spese ammissibili (Esclusi contributi in natura)
  • valore attribuito ai contributi in natura non superiore ai costi di mercato
  • valore dei contributi in natura valutati e verificati in modo oggettivo
  • in caso di contributo sotto forma di prestazione lavorativa non retribuita, valore di questa fissato tenendo conto del tempo di lavoro impiegato e della retribuzione oraria da Prezziario
  • limitati ai lavori di carattere agronomico (v. sistemazione del terreno per l’impianto, recinzioni prive di cordolo in muratura, opere di irrigazione)
  • eseguiti direttamente da imprenditori agricoli iscritti ad INPS, con manodopera familiare e mezzi in dotazione di azienda (o loro noleggio come attestato da specifica fattura)
  • identificabili nel computo metrico estimativo allegato alla domanda e presenti tra le voci di costo del Prezziario delle opere agricole (dai costi riportati nel Prezziario dedurre il 25% per utili di impresa e spese generali)

Contributo pari a 80% (100% nel caso di imboschimento naturaliforme e spese tecniche) delle spese ammissibili decorrenti dalla data di dichiarazione di inizio lavori certificata dal Direttore dei lavori, comunque sempre inferiori a quelle indicate nel Prezziario regionale vigente per opere forestali e non oltre: 7.800 €/Ha per bosco naturaliforme; 8.500 €/Ha. per imboschimento per produzioni legnose specializzate o a duplice attitudine

  1. premio per interventi di manutenzione indicati nel Piano colturale e valutati in base al Prezziario regionale in materia di lavori pubblici, comprendenti:
  • acquisto materiale di propagazione e costi per lavori di risarcimento di fallanze (cioè sostituzione di piante morte o fallite) in modo da ripristinare densità iniziale di impianto;
  • interventi di ripulitura (v. lavorazione terreno, interventi di potatura, interventi irrigui) necessari fino a chiusura della copertura arborea;
  • manutenzione delle opere di regimazione superficiale delle acque;
  • azioni di prevenzione contro fauna selvatica e/o animali al pascolo

Premio annuale erogato in base a superficie imboschita per 5 anni a partire da anno successivo a quello di richiesta del saldo, pari a: 640 €/Ha per 1° e 2° anno e 490 €/Ha per 3°, 4° e 5° anno in caso di bosco naturaliforme e bosco per produzioni legnose specializzate; 700 €/Ha per 1° e 2° anno e 550 €/Ha per 3°, 4° e 5° per bosco a duplice attitudine

  1. premio annuale per mancato reddito erogato in base a superficie imboschita  per 10 anni a partire da anno successivo a quello di richiesta del saldo, pari a: 570 €/Ha. per collina litoranea; 540 €/Ha. per collina interna; 490 €/Ha. per montagna interna. In caso di tartufaie premio concesso a partire dal 6° anno di impianto è ridotto del 20%. Tale premio non viene erogato nel caso il beneficiario abbia indicato le superfici oggetto di imboschimento come aree EFA oggetto del premio “greening” della PAC. Nel caso di rimboschimento a duplice attitudine con utilizzo di specie micorrizate, premio a partire dal 6° anno di impianto ridotto del 20%

Nel caso di imboschimento di terreni agricoli di proprietà pubblica, contributo concesso solo per costi di impianto

Escluse:

  • spese non transitate nel conto corrente dedicato indicato in domanda e presente nel fascicolo;
  • spese sostenute (anche se a titolo di caparra od anticipo) prima di invio della domanda, salvo spese propedeutiche (v. studi di fattibilità) sostenute nei 12 mesi precedenti all’invio della domanda (quali onorari per liberi professionisti e/o incentivi a dipendenti in caso di progettazione interna);
  • fatture emesse da fornitori di servizi e lavori non recanti in dettaglio lavori eseguiti, o codice ID della domanda, o Sottomisura di riferimento;
  • imposte, tasse, IVA (salvo che non sia recuperabile dal beneficiario in base a normativa vigente);
  • oneri, salvo quelli previdenziali di liberi professionisti incaricati della progettazione e/o direzione dei lavori;
  • spese tecniche per la compilazione della domanda;
  • spese ed oneri amministrativi per autorizzazioni, concessioni, canoni di allacciamento e fornitura di energia elettrica, gas, acqua, telefono;
  • interessi passivi, ammende, garanzie, spese bancarie, oneri finanziari su mutui e capitali di rischio, spese per atti notarili necessari alla trascrizione dei vincoli, altre spese legali, altre imposte, oneri vari e tasse;
  • spese per polizze fideiussorie e spese sostenute con carte prepagate;
  • spese relative ad investimenti realizzati con operazioni di locazione finanziaria;
  • spese per acquisto terreni;
  • spese per pubblicità di investimento e del cantiere;
  • spese non riconducibili al Prezziario regionale dei lavori pubblici;
  • investimenti diversi da quelli ammissibili (v. manutenzione di beni mobili);
  • spese per investimenti ubicati in terreni extraregionali;
  • spese per interventi previsti in altre Misure;
  • spese per acquisto di piante micorrizzate con Tuber magnatum;
  • spese per risarcimento di fallanze

Sanzioni:

In caso di domande di conferma (comprese quelle di modifica) presentate in ritardo: aiuto ridotto di 1% per giorno di ritardo + revoca di aiuto se presentate dopo il 11/7/2022