PSR E SISTEMI AGROFORESTALI

PSR E SISTEMI AGROFORESTALI (Reg. 1305/13; D.A. 9/11/21 Mis. 8.2.a; D.G.R. 16/12/19; D.D.S. 5/4/22) (psr26)

Soggetti interessati:

Direzione Agricoltura e sviluppo agricolo (Servizio), Servizio Decentrato Agricoltura (SDA)

Comuni/soggetti privati e loro Associazioni che al momento di invio della domanda:

  1. iscritti ad anagrafe delle aziende agricole con fascicolo aziendale validato;
  2. in possesso di partita IVA con codice di attività agricola (in caso di soggetti privati);
  3. iscritti a Camera di Commercio con codice ATECO agricolo (in caso di soggetti privati);
  4. in possesso delle superfici agricole oggetto di intervento fino alla data di completo adempimento degli impegni (compreso vincolo di inalienabilità e destinazione d’uso), a titolo di: proprietà; usufrutto; contratto di affitto scritto e registrato; atto di conferimento per cooperative di conduzione;
  5. in caso di impresa: non figura tra imprese in difficoltà, né soggetta all’applicazione della clausola Deggendorf (vieta erogazione di aiuti di Stato ad imprese che debbono restituire aiuti giudicati illegali od incompatibili dalla Commissione UE);
  6. in caso di superficie forestale superiore a 80 ha.: in possesso di un piano di gestione forestale (o strumento equivalente) approvato da Unione montana o Ente Parco per foreste demaniali regionali ed altre proprietà pubbliche (Ente amministratore per foreste di dominio collettivo);
  7. intendono attivare nelle Marche su superfici con destinazione agricola (aree E), interventi per la “creazione di nuove aree boscate o la realizzazione di elementi lineari e/o puntuali del paesaggio agrario inseriti in aree agricole coltivate” nell’ambito di Accordi Agroambientali di Area per la Tutela del suolo e la prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed alluvioni (AAA TSDA) approvati dalla Regione Marche;
  8. interventi attivati su una superficie minima di almeno 3 Ha. accorpati (1 Ha. per aree incluse in AAA TSDA), con esclusione di: torbiere e zone umide; superfici classificate a bosco. Nei siti Natura 2000 (cioè aree SIC e ZPS) ammesse solo attività di forestazione coerenti con obiettivi gestionali del sito;
  9. sistema agroforestale costituito da un minimo di 50 ad un massimo di 100 piante/ha. appartenenti a specie arboree (ammessa presenza di specie arbustive, comunque in numero inferiore a 200 piante/ha.) idonee ad “ecosistemi naturaliformi dell’intorno o del piano climatico vegetazionale oggetto di intervento” ricadente in AAA TSDA;
  10. in possesso di un progetto esecutivo cantierabile, cioè munito di tutti i titoli abilitativi previsti dalla normativa vigente (autorizzazioni, concessioni, permessi, nulla osta, pareri necessari), che possono comunque essere presentati entro conclusione di istruttoria in caso di interventi ricadenti in aree sottoposte a vincoli (v. aree Natura 2000, Parco, Soprintendenza), purché inviata relativa richiesta agli Enti di competenza);
  11. in possesso di un progetto, dove specificato: se interventi destinati a creare impianti di sistemi agroforestali in aree agricole abbandonate o non abbandonate; superficie interessata; scelta delle specie arboree ed arbustive e loro numero, tenendo conto sia delle condizioni pedoclimatiche ed ambientali locali, sia della necessità di mantenere uso agricolo sostenibile del terreno

Iter procedurale:

Servizio emanato bando ad evidenza pubblica con DDS 291 del 5/4/2022 a seguito del quale i soggetti interessati presentano entro ore 13 del 1 Agosto 2022, domanda unica su SIAR con firma digitale (usare Carta Raffaello o altra carta dei servizi abilitata), anche avvalendosi di CAA riconosciuto, allegando:

  1. dichiarazione sostitutiva di notorietà firmata dal legale rappresentante attestante di: non avere richiesto altri contributi pubblici per stessi investimenti; data e numero di atti amministrativi rilasciati dalle Autorità competenti (quali autorizzazioni, concessioni, SCIA, permessi, nulla osta); possibilità o meno di recuperare IVA; consentire controlli antimafia in caso di contributo superiore a 25.000 € (esclusi Enti pubblici); non essere destinatario di misure di prevenzione personale o condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata;
  2. in caso di impresa/soggetto di diritto privato: dichiarazione sostitutiva di notorietà sottoscritta dal responsabile della tenuta della contabilità attestante che impresa non rientra tra quelle in difficoltà finanziaria (Dichiarazione non necessaria per imprese non tenute ad avere documento contabile di bilancio);
  3. in caso di Enti pubblici/soggetti aventi personalità giuridica di diritto privato con Consiglio di amministrazione o Amministratore unico o Direttore: atto interno di approvazione del progetto esecutivo;
  4. in caso di interventi su superfici di oltre 80 ha.: copia stralcio del Piano di gestione forestale vigente, in cui indicata la sua conformità ad una gestione sostenibile delle foreste;
  5. in caso di acquisizione di servizi tecnici da parte di soggetti di diritto privato: 3 preventivi di spesa (richiesta ed offerta presentate tramite PEC), datati e firmati, da professionisti in concorrenza tra loro abilitati in materia di lavori di progettazione, direzione dei lavori, tenuta della contabilità, di cui 1 prescelto (quello con prezzo più basso, comunque entro limiti dei costi standard di cui alla DGR 647 del 3/6/2020) ed altri 2 di raffronto;
  6. in caso di richiedenti non soggetti ad applicazione del Codice su appalti: 3 preventivi di spesa (di cui 1 prescelto e 2 di confronto) riferiti ad importo totale dei lavori e forniture riportati nel computo metrico e quadro economico del progetto esecutivo, datati e firmati da ditte in concorrenza tra loro;
  7. progetto esecutivo inerente intervento o trasformazione di superficie agricola in agroforestale, comprendente:
  • relazione generale indicante:
  • descrizione dettagliata della coerenza degli interventi progettuali con: Piano Forestale Regionale; strumenti di pianificazione di Parchi e Riserve naturali; misure di conservazione dei siti Natura 2000; quanto previsto in materia di condizionalità;
  • tipologia di terreno oggetto di intervento, distinto in base a creazione di impianti di sistemi agroforestali in aree agricole abbandonate o non abbandonate con relativa superficie investita (espressa in ha., are, centiare);
  • tipologia di interventi da realizzare con relative superfici investite;
  • obiettivi da perseguire con tali interventi in relazione alle necessità di uso agricolo sostenibile del terreno, tutela del suolo, prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed alluvioni;
  • analisi dei parametri della stazione (clima, substrato geologico, suolo, morfologia del sito, altitudine, pendenza, esposizione, fascia fitoclimatica, vegetazione naturale dell’intorno);
  • numero per ha. e numero complessivo di alberi ed arbusti da mettere a dimora per ogni tipologia di terreno ed intervento (evidenziare singole specie utilizzate e metodo di calcolo di alberi ed arbusti in base a schema di impianto prescelto);
  • motivi della scelta delle specie arboree ed arbustive, tenendo conto della necessità di mantenere uso agricolo sostenibile del terreno, analisi delle condizioni perdoclimatiche ed ambientali locali e fasce attitudinali in relazione ai diversi tipi di formazione vegetale naturaliforme presenti nell’area di riferimento, a garanzia del grado di attecchimento ed accrescimento delle aree boscate;
  • metodi di preparazione del terreno e messa a dimora delle piante;
  • scelta e definizione del sesto e distanza di impianto, tipo di mescolanza, eventuale tipo di consociazione tra alberi ed arbusti;
  • modalità di gestione dei sistemi agroforestali impiantati (anche quando giunti a maturità);
  • elenco dei terreni di area oggetto di intervento con relativi dati (Comune, foglio, particelle) e superficie catastale complessiva ed oggetto di intervento e sua altitudine;
  • descrizione e giustificazione di eventuali lavori in economia, evidenziando organizzazione, mezzi ed attrezzature in dotazione di azienda;
  • relazioni specialistiche eventualmente necessarie per tipologia di intervento;
  • elaborati grafici comprendenti:
  • schema di impianto (evidenziare sesto di impianto, specie, distanza in m. sulle file e tra le file);
  • planimetria (in scala adeguata) di area oggetto di intervento su ortofoto, evidenziando: delimitazione area oggetto di imboschimento ed interessata al sistema agroforestale; schema di impianto; perimetro di eventuale recinzione;
  • planimetria catastale 1:2000, evidenziando: area di intervento ed area del sistema agroforestale; punti di vista fotografici; numero di foglio e particella;
  • documentazione fotografica di area oggetto di intervento con visioni panoramiche dell’intorno e data di rilevazione;
  • calcolo esecutivo delle strutture ed impianti;
  • piano colturale di 5 anni di manutenzione di investimento indicante: costi operazioni di manutenzione per ogni anno redatto in base a voci di spesa previste nel Prezziario regionale lavori pubblici; analisi delle principali difficoltà tecniche ed operative incontrate nella vita di impianto con relativi accorgimenti da adottare per ridurre il rischio di fallimento di impianto ad insorgere delle prime difficoltà;
  • eventuale piano di sicurezza e coordinamento e quadro di incidenza della manodopera;
  • quadro economico, contenente anche quantificazione di spese tecniche di progettazione e direzione lavori (evidenziare se IVA è recuperabile o meno);
  • computo metrico estimativo (CME), completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in base al Prezziario regionale lavori pubblici vigente al momento di invio domanda (eventuali lavori in economia di natura agroforestale riportati in apposita sezione di CME);
  • elenco dei prezzi ed eventuali analisi per voci di costo non comprese nel Prezziario regionale;
  • cronoprogramma dei lavori;
  • studio di incidenza sulla cui base esprimere valutazione di incidenza.

Tutti gli elaborati di cui sopra debbono essere datati, firmati e timbrati dal tecnico progettista;

  1. dichiarazione del soggetto promotore di AAA TSDA attestante parere positivo in merito ad interventi proposti da azienda aderente ad accordo in quanto coerenti con accordo stesso;
  2. in caso di soggetti ricadenti nel Codice dei contratti pubblici: check list di autovalutazione AGEA per appalti sottoscritta dal RUP, in relazione all’importo del contributo richiesto (al netto di IVA) che costituirà base di gara per affidamento dei lavori. Se Ente locale appalta servizi tecnici all’esterno, check list di autovalutazione post gara;
  3. in caso di proprietà indivisa: contratto di affitto pro quota;
  4. copia del contratto di affitto contenente consenso del proprietario a realizzare intervento (in mancanza allegare dichiarazione sostitutiva notorietà di questo);
  5. dichiarazione del progettista attestante che lavori inizieranno dopo invio domanda;
  6. dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante che i documenti richiesti sono già in possesso della Regione, specificando la struttura presso la quale sono depositati e gli estremi dei procedimenti di riferimento

Domanda ed allegati possono essere corretti ed adeguati in ogni momento, se rilevati errori palesi riconosciuti dal Servizio, in quanto effettuati in buona fede e facilmente individuabili in sede di controllo (v. errori materiali o loro incompleta compilazione, informazioni contraddittorie od incongruenti tra domanda ed allegati). Non sono considerati errori palesi: mancata od errata indicazione degli interventi; mancata o errata documentazione ritenuta essenziale per i requisiti di accesso o calcolo delle priorità (correzione di errore palese non può mai aumentare punteggio di priorità)

Se richiedente non intende interagire con Servizio, invia a questo comunicazione con firma autenticata (Allegare documento di identità valido) contenente: dati del soggetto che ha accettato delega; attività delegate; durata della delega (fino al termine della trattazione della pratica)

Qualunque modifica intervenuta nei dati in domanda o negli allegati subito comunicata al Servizio

Se in sede di istruttoria occorre acquisire ulteriori informazioni/documenti, SDA notifica, tramite SIAR, l’elenco di questi all’interessato, da inviare entro termine fissato, pena conclusione istruttoria con elementi a disposizione

SDA, avvalendosi di Commissione di valutazione di AAA TSDA, esegue entro 120 giorni (fermo restando possibilità di sospendere termini per 1 sola volta e per non oltre 30 giorni per acquisire informazioni o documenti non in possesso di Amministrazione pubblica) l’istruttoria tramite:

  1. controlli amministrativi su tutte le domande pervenute, anche incrociando i dati di queste con altre Misure del PSR o regimi di aiuto PAC e tenendo conto dei risultati di verifiche eseguite da altri Servizi, per verificare:
  • validità tecnica del progetto e sua conformità a normativa UE, nazionale, regionale
  • se spesa è funzionale al raggiungimento degli obiettivi progettuali, imputabile ad operazioni finanziate con bando, pertinente, congrua e necessaria per esecuzione del progetto, nonché conforme ai principi di sana gestione finanziaria
  • se prezzi relativi ai singoli investimenti proposti riportati nel CME sono congrui, tenendo conto del Prezziario regionale dei lavori pubblici o, per le opere non comprese in questo, dei preventivi di 3 ditte fornitrici/esecutrici dei lavori o professionisti concorrenti tra loro (scelto quello a minor prezzo)
  1. eventuali visite aziendali per accertare: rispondenza di quanto dichiarato in domanda; fattibilità degli interventi proposti; loro conformità agli obiettivi della Misura; situazione preesistente; altre informazioni utili a determinare l’ammissibilità dell’investimento

SDA, a conclusione dell’istruttoria, dichiara inammissibile la domanda se: presentata oltre i termini; non sottoscritta o sottoscritta da persona diversa dal legale rappresentante; collegata ad un AAA TSDA non presentato o dichiarato inammissibile o per cui inviata rinuncia. Nel caso di inammissibilità, totale o parziale, della domanda, SDA lo comunica ad interessato, specificando:  punteggio assegnato; investimenti ammessi e non ammessi; contributo concedibile; termine (entro 10 giorni) per presentare memorie scritte alla Commissione di valutazione di AAA TSDA per il riesame. Se mantenuto giudizio di inammissibilità, il soggetto può presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica di tale decisione al TAR o entro 120 giorni al Capo dello Stato

Servizio redige graduatoria delle domande ammissibili, tenendo conto dei seguenti criteri di priorità dichiarati al momento di invio della domanda (Durante istruttoria non possono essere attribuite priorità non dichiarate):

  1. impianti realizzati interamente in superfici situate entro delimitazione di aree oggetto di AAA TSDA finalizzati ad obiettivo di prevenzione del rischio idrogeologico, tutela delle acque, prevenzione di erosione dei suoli, salvaguardia della biodiversità (Peso 40%): 1 punto
  2. impianti realizzati interamente entro delimitazione di aree ZVN (Peso 40%): 1 punto
  3. impianti realizzati interamente in aree A e C1 (Peso 20%): 1 punto

Ammesse in graduatoria solo domande che conseguono almeno 0,20 punti. A parità di punteggio, la priorità viene assegnata al richiedente con minore età

Graduatoria è approvata con decreto del Dirigente del Servizio, che provvede a pubblicarla sul sito www.norme.marche.it ed a comunicarla ai soggetti ammessi in graduatoria ma non finanziati per mancanza di fondi, affinché questi possano presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica  al TAR o entro 120 giorni al Capo di Stato.

Beneficiari in sede di realizzazione del progetto possono:

  • comunicare con Servizio/SDA solo tramite PEC
  • presentare 1 variante al progetto approvato (oltre quella per eventuale cambio di beneficiario) riguardante:
  1. modifiche al quadro economico, salvo diversa suddivisione delle spese tra singole voci omogenee;
  2. modifiche tecniche sostanziali degli investimenti approvati;
  3. modifiche alla tipologia degli investimenti approvati;
  4. cambio sede di investimento fisso su un’altra particella, se non determinato da cause di forza maggiore;
  5. cambio del beneficiario, purché il subentrante si impegna a: non modificare le condizioni per cui viene concesso l’aiuto (compreso punteggio); realizzare gli investimenti; rispettare le condizioni e gli impegni riportati nel nulla osta di concessione dell’aiuto (compreso vincolo 10 anni dopo conclusione lavori); sostenere direttamente l’onere finanziario dell’investimento (fatture intestate a suo nome e da lui pagate, salvo caso di decesso od inabilità duratura del beneficiario per cui è consentito l’invio della documentazione intestata al de cujus o cedente inabile); stipulare, in caso di concessione di anticipo, appendice di subentro della polizza fidejussoria

Variante è presentata solo tramite SIAR, almeno 60 giorni prima di invio del rendiconto, allegando:

  1. relazione sottoscritta dal progettista/Direttore dei lavori contenente: natura e motivazioni della variante; eventuali atti autorizzativi necessari alla sua esecuzione;
  2. quadro di confronto tra la situazione iniziale e quella derivata dalla variante;
  3. dichiarazione sostitutiva di notorietà indicante numero delle autorizzazioni, concessioni, SCIA, permessi necessari per eseguire la variante ed Autorità competente che li ha rilasciati, o a cui sono stati richiesti

Variante sempre ritirata, salvo che sia stato comunicato al beneficiario esistenza di inadempienze o intenzione di avviare controlli in loco.

SDA esegue l’istruttoria, entro 45 giorni, anche mediante sopralluoghi, al fine di valutare:

  1. conformità qualitativa e quantitativa di variante e sua compatibilità con bando;
  2. nuova articolazione della spesa non alteri le finalità del progetto esecutivo;
  3. variante non comporta un aumento del contributo concesso (eventuali maggiori spese sempre a carico del richiedente, mentre in caso di riduzione di investimenti si procede a ridurre il contributo in proporzione;
  4. non modificate le condizioni di accesso, o le priorità assegnate con conseguente fuoriuscita della domanda dalla graduatoria finanziata

SDA decide ammissibilità o inammissibilità (totale o parziale) della variante (in questo ultimo caso notificare all’interessato le motivazioni, affinché possa presentare entro 10 giorni memorie scritte alla Commissione di valutazione di AAA TSDA per il riesame)

Variante eseguita in modo difforme da quella approvata, corrisponde a variante non approvata

  • apportare “modifiche progettuali non sostanziali”, cioè modifiche che non ne alterano i parametri di finanziamento (quali: modifiche di dettaglio e soluzioni tecniche migliorative, per cui non è necessario inviare comunicazioni ad Autorità competenti che hanno rilasciato autorizzazioni, permessi, SCIA; cambio di preventivo dovuto, a parità di prezzo, a cambio di fornitore o Direttore dei lavori), la cui valutazione avviene al momento dell’accertamento finale con spese a carico del beneficiario in caso di esito negativo
  • inviare, su SIAR entro 24 mesi dalla notifica del finanziamento, richiesta di saldo, allegando:
  1. dichiarazione sostitutiva di notorietà del beneficiario attestante: che opere non hanno beneficiato di altri finanziamenti pubblici; di consentire controlli antimafia in caso di contributo superiore a 25.000 €;
  2. dichiarazione sostitutiva di notorietà (salvo per Enti pubblici) attestante di non essere destinatario di misure di prevenzione personale o di condanne (con sentenza definitiva o meno) per delitti di criminalità organizzata;
  3. dichiarazione sostitutiva di notorietà (modello predisposto dal Servizio) del Direttore dei lavori, attestante: completamento delle opere finanziate; lavori riportati nei documenti giustificativi riguardano il progetto finanziato; opere sono realizzate nel rispetto dei vincoli e relative autorizzazioni vigenti in materia idrogeologica, urbanistico edilizia, ambientale, paesaggistica;
  4. relazione tecnica finale, timbrata e firmata dal Direttore dei lavori, in cui riportati: lavori eseguiti; superficie di impianto; superficie complessiva del sistema agroforestale; numero di piante messe a dimora suddivise per specie; sesto e distanza di impianto; tipo di mescolanza di specie; lunghezza e caratteristiche della eventuale recinzione;
  5. planimetria dell’area oggetto di intervento, in cui riportata: delimitazione dell’area di imboschimento e del sistema agroforestale; schema di impianto; perimetro di recinzione; eventuali elaborati grafici (timbrati e firmati dal Direttore dei lavori) utili a verificare documenti contabili;
  6. computo metrico consuntivo (timbrato e firmato dal Direttore dei lavori), contenente un quadro di confronto con quello a preventivo (evidenziare ribasso di gara o dei preventivi aggiudicatari);
  7. stato finale dei lavori, timbrato e firmato dal Direttore dei lavori, completo dei codici di riferimento delle voci di spesa del progetto ammesso a contributo. In caso di lavori in economia (solo di natura agroforestale) riportare in sezione specifica relativa voce di costo per ogni opera;
  8. certificato di regolare esecuzione dei lavori, timbrato e firmato dal Direttore dei lavori;
  9. documentazione fotografica dei lavori non più visibili a seguito di loro realizzazione;
  10. in caso di Enti pubblici o Stazioni appaltanti: check list AGEA di autovalutazione di appalto dei lavori e check list AGEA delle procedure di affidamento lavori adottate sottoscritte dal RUP;
  11. certificazione inerente provenienza e qualità del materiale vivaistico usato rilasciata dal venditore attestante sua conformità a normativa fitosanitaria vigente (passaporto delle piante);
  12. fatture o documenti contabili equivalenti, in cui riportare: dettaglio dei lavori svolti; codice ID della domanda; Sottomisura di riferimento;
  13. dichiarazione sostitutiva di notorietà del responsabile aziendale della tenuta della contabilità attestante estremi delle fatture rendicontate (almeno numero, data, soggetto emittente) e che queste corrispondono a quelle presenti nel Sistema di Interscambio. In caso di soggetti con personalità giuridica di diritto privato: atti formali di riscontro da parte di Agenzia delle Entrate attestante sistema di interpello in merito a ricuperabilità o meno di IVA;
  14. copia del registro IVA sottoscritta dal beneficiario o delegato a tenuta contabilità, evidenziando le fatture rendicontate;
  15. copia delle contabili di pagamento, quali: bonifici/riba eseguiti tramite banca o posta, con riferimento a fattura pagata (in caso di home banking, allegare stampa dell’operazione, attestante data, numero e causale della transazione eseguita); assegni di conto corrente con dicitura “non trasferibili” e carte di credito e/o bancomat, corredati dall’estratto conto rilasciato da Istituto di Credito  attestante l’avvenuto pagamento (escluse carte prepagate)

SDA esegue entro 75 giorni istruttoria mediante un sopralluogo aziendale, volto ad accertare:

  1. effettiva realizzazione degli investimenti previsti e rendicontati;
  2. rispetto delle prescrizioni riportate negli atti autorizzativi;
  3. mantenimento delle condizioni di accesso e delle priorità assegnate (Domanda si deve mantenere in posizione utile di graduatoria);
  4. fornita adeguata pubblicità al finanziamento pubblico

Eventuali economie di spesa (dovute a ribassi in sede di affidamento pubblico dei lavori) non necessitano di comunicazione a SDA.

In caso di parziale realizzazione del progetto, occorre verificare funzionalità dei lavori eseguiti. Se viene rilevato che questi non costituiscono un lotto funzionale, si ha decadenza del lotto in questione. Se invece è riconosciuta la funzionalità del lotto, si può ammettere le spese relative, fermo restando che il costo di progettazione è riconosciuto per intero, mentre quello per la direzione dei lavori è riconosciuto in proporzione a investimenti eseguiti). Se il progetto realizzato interamente ma con una spesa inferiore, le somme non utilizzate sono considerate economie

Liquidazione del saldo solo dopo che P.F. Controlli fondi comunitari eseguito controlli in loco a campione

Beneficiario deve, pena perdita del contributo e recupero degli importi percepiti:

  • realizzare e rendicontare gli investimenti, entro 24 mesi dalla notifica di concessione dell’aiuto. Ammessa 1 proroga di 6 mesi, a seguito di richiesta, corredata da relazione attestante: motivi del ritardo; misure da adottare per concludere gli investimenti; nuovo crono programma dei lavori;
  • realizzare investimenti in modo conforme alle finalità della Misura ed al progetto approvato;
  • comunicare a SDA ogni eventuale variazione e/o mancata realizzazione degli investimenti approvati;
  • inviare entro termini fissati dal Servizio ed AGEA (in genere entro 15 Maggio) domanda di pagamento per il premio di manutenzione;
  • curare e proteggere area oggetto di intervento durante i 5 anni per cui concesso premio di manutenzione, tramite esecuzione degli interventi previsti nel piano colturale di manutenzione;
  • garantire la destinazione d’uso degli investimenti realizzati per almeno 10 anni dalla data del decreto di concessione del saldo per gli investimenti immobili (5 anni per gli investimenti mobili);
  • non alienare i beni oggetto di contributo per almeno 5 anni dalla data del decreto di concessione del saldo;
  • conservare a disposizione del Servizio, Commissione UE, tecnici incaricati dei controlli la documentazione di spesa per almeno 5 anni dalla liquidazione del saldo;
  • consentire, in ogni momento e senza restrizioni, l’accesso ad azienda ed alla documentazione oggetto di rendiconto ai soggetti incaricati dei controlli;
  • restituire subito, anche mediante compensazione con altri importi dovuti da AGEA, le somme eventualmente percepite in eccesso, o le sanzioni amministrative applicate;
  • dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico UE, tramite collocazione in luogo ben visibile dal pubblico del seguente materiale (da conservare per almeno 5 anni dalla domanda di saldo):
  1. in caso di contributo superiore a 10.000 €: poster (formato A3), in cui attestato il sostegno finanziario UE
  2. in caso di contributo superiore a 50.000 €: targa informativa, contenente indicazioni sul progetto e sul sostegno finanziario di UE, Stato italiano e Regione Marche
  3. in caso di contributo superiore a 500.000 € per investimenti riguardanti infrastrutture o costruzioni: cartellone temporaneo di “dimensioni rilevanti” ed entro data di invio della domanda di saldo (comunque entro 3 mesi dal completamento dei lavori) targa informativa o cartellone pubblicitario permanente (in caso beni mobili, targa adesiva) in  cui riportare: informazioni sul progetto (nome, obiettivo, descrizione) su non oltre il 25% dello spazio; emblema di UE, Stato italiano, Regione Marche
  4. in presenza di sito web di azienda: riportare descrizione dell’operazione, evidenziandone finalità, risultati, sostegno finanziario UE

In caso di esito negativo di istruttoria di domanda di variante o di saldo, beneficiario può presentare entro 10 giorni memorie scritte a Commissione di valutazione di riesame, che le valuta entro 20 giorni. Se decisione si mantiene negativa, ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni successivi alla notifica, o al Capo dello Stato entro 120 giorni.

Entità aiuto:

Per bando anno 2022 stanziati 500.000 €, pur se ogni AAA TSDA approvato definisce risorse per Misura in questione

Contributo in conto capitale è pari a 80% delle spese sostenute e documentate a partire dal giorno successivo a quello di invio domanda (eleggibilità della spesa attestata dalla dichiarazione di inizio lavori da parte del Direttore lavori) fino a 4.600 €/ha. per impianto di sistemi agroforestali in aree agricole abbandonate (3.100 €/ha. in caso di aree agricole non abbandonate) comprendenti:

  1. creazione di piccole aree boscate;
  2. realizzazione di sistemi lineari (filari, siepi);
  3. piantumazione di piante sparse isolate

In particolare ammessi costi per:

  1. acquisto del materiale di propagazione;
  2. messa a dimora delle piante, cioè: preparazione del terreno (compreso decespugliamento preliminare per garantire affermazione delle specie impiantate); analisi del terreno; protezione del terreno;
  3. prevenzione danni e protezione delle piante (tramite recinzioni e/o shelters contro pascolo e brucatura), nonché pacciamatura delle specie arboree ed arbustive impiantate;
  4. onorari per progettazione degli interventi, consulenti per redazione progetto esecutivo, direzione dei lavori, contabilità, certificazione della regolare esecuzione dei lavori, nel limite del 10% dei costi precedenti (al netto di IVA), purché: spese effettivamente sostenute, rendicontate e supportate da elaborati progettuali firmati e timbrati dal professionista abilitato; nel caso di soggetti ricadenti nel Codice appalti nei limiti definiti da D.M. 17/6/2016, mentre per soggetti privati nei limiti dei costi standard di cui alla DGR 647 del 2/6/2020

Escluse invece:

  • spese non transitate sul conto corrente bancario/postale intestato al beneficiario e presente nel fascicolo aziendale al momento di invio della domanda di pagamento;
  • spese sostenute prima di invio della domanda (compreso versamento di anticipi e caparre), salvo quelle propedeutiche (quali onorari per liberi professionisti ed incentivi per dipendenti in caso di progettazione interna) ammesse entro i 12 mesi antecedenti ad invio della domanda;
  • fatture in cui non riportato dettaglio dei lavori, codice ID della domanda, Sottomisura di riferimento;
  • IVA, salvo se non recuperabile (evidenziare in domanda la normativa di riferimento);
  • spese non presenti nel Prezziario regionale delle opere pubbliche, o per cui non presentata una specifica analisi dei prezzi;
  • investimenti diversi da quelli ammissibili;
  • spese inerenti a progetti che non offrono adeguate garanzie di cantierabilità;
  • interessi passivi, ammende, garanzie, spese bancarie, oneri finanziari su mutui e capitali di rischio, spese per atti notarili necessari alla  trascrizione di vincoli ed altre spese legali, altre imposte, oneri e tasse (salvo contributi previdenziali, versati nei termini di legge, di liberi professionisti incaricati della progettazione e/o direzione dei lavori), polizze fidejussorie;
  • spese tecniche per la compilazione della domanda;
  • spese per la pubblicità dell’investimento e del cantiere;
  • spese per investimenti realizzati fuori dalla Regione Marche;
  • oneri amministrativi per autorizzazioni, concessioni, canoni di allaccio e fornitura di energia elettrica, gas, acqua, telefono;
  • investimenti realizzati con operazioni di locazione finanziaria (leasing);
  • interventi previsti in altre misure e sottomisure del PSR Marche  2014/20;
  • acquisto di terreni

Concesso premio annuale per 5 anni (a decorrere da anno successivo a quello di richiesta del saldo) pari a 300 €/ha. per le varie tipologie di impianto dei sistemi agroforestali a copertura dei seguenti costi di manutenzione:

  • acquisto del materiale di propagazione e lavori di risarcimento delle fallanze (sostituzione delle piante fallite nel 1° anno successivo ad impianto, al fine di ripristinare densità iniziale di impianto)
  • interventi (adeguati alla tipologia del sistema agroforestale) di potatura, taglio, decespugliamento, falciatura, manutenzione ed altre operazioni colturali necessarie a garantire permanenza di impianto in termini qualitativi e quantitativi

Spese di investimento e manutenzione sono valutate in base al Prezziario regionale delle opere pubbliche vigente al momento di invio della domanda (se spese documentate sono inferiori prendere a riferimento queste ultime).

Ammessi contributi in natura, per cui non eseguito alcun pagamento in base a fatture o documenti emessi, purché: aiuto complessivo inferiore a spese ammissibili (altrimenti riduzione del contributo concedibile); valutati in modo oggettivo; loro valore non superiore a costo di mercato. Se contributi in natura erogati sotto forma di prestazione di lavoro non retribuita, suo valore calcolato in base al tempo di lavoro impiegato ed alla retribuzione oraria da Prezziario regionale.

Ammessi lavori in economia di carattere agronomico, purché: eseguiti da imprenditori agricoli (anche con manodopera familiare iscritta a regime di previdenza agricola) con mezzi in dotazione aziendale o noleggiati (come attestato da specifica fattura); riportati in CME; presenti tra le voci di spesa del Prezziario regionale; decurtati di utili di impresa e spese generali