REGIONE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

REGIONE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE (L.R. 9/02; D.G.R. 3/8/20; DDS 20/10/20) (coopin01)

Soggetti interessati:

Servizio Attività Produttive, Lavoro e Istruzione (Servizio),

OSC iscritte in Elenco dei soggetti senza finalità di lucro aventi sede legale/operativa nelle Marche, soggetti iscritti nel Registro della cooperazione e solidarietà internazionale delle Marche, Organismi associativi e del volontariato operanti da almeno 3 anni senza scopo di lucro (tra scopi sociali riportati in statuto figurano attività assistenziali nell’ambito dei diritti umani, cooperazione e sviluppo internazionale, solidarietà, valori della pace, difesa del patrimonio artistico ed ambientale) ed in possesso di almeno 3 anni di esperienza in campo internazionale con sede legale/operativa nelle Marche

Esclusi soggetti che al momento invio domanda risultano titolari e/o attuatori di progetti in corso di realizzazione cofinanziati da Regione, salvo progetti UE o nazionali che vedono partenariato attivo tra Regione e soggetto proponente

Iter procedurale:

Per anno 2020 Giunta Regionale con DGR 1089 del 3/8/2020 e Servizio con DDS 440 del 20/10/2020 ha emanato pubblicato su BUR 92/20 e sul sito                  www.regione.marche.it, in cui evidenziate:

a)aree di intervento: Africa SubSahariana (Priorità 1); Mediterraneo e Medio Oriente, cioè Tunisia, Marocco, Egitto, Libia, Palestina (Priorità 2); America Latina e Carabi, cioè Argentina, Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Guatemala, Honduras, Cuba(Priorità 3); Area balcanica, cioè Albania, Bosnia Herzegovina, Serbia (Priorità 4)

b)settori di intervento riguardanti:

Ø       rafforzamento democratico ed istituzionale, promozione e tutela dei diritti umani, politiche di appoggio a processi di decentramento e democratizzazione a livello locale, riconoscimento di identità culturali locali;

Ø       sostegno a: sviluppo delle microimprese; crescita di agricoltura; settore alimentare, artigianato, commercio equo e solidale, turismo;

Ø       cooperazione culturale (in particolare dialogo interculturale);

Ø       supporto ed assistenza tecnica per gestione territoriale dei servizi sociali e sanitari ed avvio di imprese sociali, utilizzando esperienza di Enti locali, Ambiti sociali, imprese no profit e del Terzo settore;

Ø       cooperazione con Paesi di origine e di transito di persone vittime di tratta e destinate allo sfruttamento sessuale e lavorativo, in modo da prevenire il fenomeno, contrastare reti di sfruttamento, fornire supporto alle vittime ed alle fasce di popolazione vulnerabile, anche tramite attivazione di società civile in questi Paesi;

Ø       cooperazione nel settore dell’ambiente (in particolare acqua e rifiuti);

Ø       educazione formale ed informale, formazione professionale, supporto alla crescita ed al miglioramento delle risorse umane in termini qualitativi e quantitativi;

Ø       cooperazione a sostegno di parità di genere e tutela di infanzia ed adolescenza;

Ø       educazione alla cittadinanza globale;

Ø       azioni inerenti a: gestione processi migratori nei Paesi di partenza; informazioni sui processi migratori; sostegno a migrazione di ritorno; progetti capaci di creare occasioni di lavoro (specie per giovani e donne) in Regioni più a rischio di migrazione

c)procedure di approvazione progetti di cooperazione. Soggetto interessato (in qualità di soggetto capofila) invia entro 28/11/2020 a mezzo PEC (marche.attivitàproduttive@emarche.it) domanda unica (Modello Allegato B riportato su BUR 92/20), recante dicitura “Domanda di contributo per Progetti territoriali di cooperazione allo sviluppo Anno 2020”, evidenziando nominativo del legale rappresentante, sede legale, codice fiscale, e tipologia di progetti ammissibili che per anno 2020 riguardano:

1)          realizzazione in loco di interventi finalizzati a sviluppo di attività produttive agricole, artigianali, commercio equo e solidale, turismo, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale;

2)          realizzazione di interventi di cooperazione in materia socio-sanitaria;

3)          realizzazione di interventi di cooperazione in materia ambientale;

4)          programmi di educazione formale ed informale, formazione professionale nei settori di intervento;

5)          attuazione di interventi specifici per migliorare condizioni femminile, infanzia ed anziani;

6)          gestione dei processi migratori nei Paesi di partenza, sostegno alla migrazione di ritorno, progetti per favorire occupazione in Paesi a maggiore rischio di migrazione.

Esclusi progetti che prevedono: solo scambio di ricercatori e collaborazioni puramente scientifiche; solo gemellaggi; ricadute in loco in termini di risorse investite inferiori a 70% del costo progettuale

Allegare alla domanda:

1)       domanda o copia di iscrizione al Registro regionale di riferimento;

2)       nel caso di ONG riconosciute e di Organismi associativi del volontariato: copia di ultimo bilancio approvato, comprensivo del verbale di approvazione di questo da parte di Assemblea soci;

3)       scheda di presentazione della proposta progettuale (Modello Allegato C pubblicato su BUR 92/20);

4)       budget del progetto dettagliato e riepilogativo per attività (Modello Allegato D pubblicato su BUR 92/20);

5)       struttura del partenariato (Modello Allegato E pubblicato su BUR 92/20). Al riguardo compilare non oltre 180 giorni prima della scadenza del bando scheda (Modello pubblicato su BUR 92/20) per partner di Paese beneficiario, in cui specificare azioni progettuali svolte dal partner e risorse apportate al progetto in termini di valorizzazioni e denaro;

6)       durata e piano di azione dei progetti annuali (Modello Allegato F pubblicato su BUR 92/20)

Servizio, avvalendosi di apposita Commissione tecnica, valuta progetti pervenuti, ammettendo quelli che soddisfano i seguenti requisiti:

Ø       compatibilità con finalità ed obiettivi di L.R. 9/02;

Ø       soggetto proponente non risulta titolare di altri progetti in corso di realizzazione cofinanziati da Regione;

Ø       coerenza con tipologie di intervento indicate sopra;

Ø       proposti da soggetti aventi requisiti prescritti in particolare aventi sede legale/operativa nelle Marche (cioè sede propria con personale dedicato allo svolgimento di attività di cooperazione allo sviluppo), 2 anni di attività pubbliche sul territorio regionale, fornita garanzia che parte consistente del progetto realizzata da sede regionale o quanto meno con attivo coinvolgimento di questa nella fase di programmazione ed attuazione del progetto (coinvolgimento valutabile in termini di gestione diretta delle attività e del budget);

Ø       prevedono interventi localizzati all’interno di aree geografiche indicate nel piano annuale;

Ø       prevedono un costo totale compreso tra 30.000 € e 100.000 €;

Ø        presentato 1 solo progetto come capofila da soggetto interessato, con eventuale partecipazione in qualità di partner ad un altro progetto fino ad un massimo del 20% del costo totale di questo, pena esclusione di tutti i progetti collegati a stesso soggetto;

Ø       garantita partecipazione finanziaria, anche attraverso partner, di almeno 40% del costo totale del progetto (in denaro, o in contributi figurativi per non oltre 25% costo totale), tenendo presente che contributo di ogni partner sia almeno pari a 15%, ma mai superiore a quello del soggetto proponente;

Ø       presentati nei termini stabiliti nel bando e completi della documentazione richiesta;

Ø       prevedono durata totale compresa tra 12 e 16 mesi;

Ø       presenza di un partner locale per ogni Paese beneficiario di intervento;

A conclusione di istruttoria, redatta graduatoria, tenendo conto delle seguenti priorità:

1)       struttura del partenariato (Massimo 20 punti):

Ø       soggetto proponente e partner hanno sufficiente competenza tecnica nei settori interessati da proposta progettuale (valutata in base a curriculum di proponente e partner): massimo 3 punti

Ø       proponente dispone di sufficienti e stabili risorse finanziarie per cofinanziare il progetto (calcolato in base a bilancio del proponente): massimo 2 punti

Ø       proponente iscritto a Registro regionale di cui a L.R. 9/02: 2 punti se iscritto; 1 punto se in corso di iscrizione

Ø       proponente realizzato progetti di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale cofinanziati da Regione nel periodo 2017/19: 2 punti se nessun progetto; 1 punto se 1 progetto realizzato

Ø       partenariato di progetto si configura come rete stabile di cooperazione, in base a ruoli assegnati, specificità dei partner, loro compartecipazione: massimo 3 punti

Ø       progetti con partecipazione finanziaria di 1 o più finanziatori con risorse cash apportate superiori a 1.000 €/ciascuno: 0,5 punti per ogni partner

Ø       progetti con partecipazione finanziaria di 1 o più partner italiani con risorse cash apportate superiori a 1.000 €/partner: 1 punto per ogni partner

Ø       progetti con partecipazione finanziaria con risorse cash superiore a 500 €/partner di 1 o più partner istituzionali o di 1 o più organismi associativi e di volontariato senza scopo di lucro del Paese oggetto di intervento: 1 punto per ogni partner

Ø       progetti con partecipazione operativa con risorse naturali apportate di 1 o più partner istituzionali e non del Paese oggetto di intervento: 0,5 punti per ogni partner

Ø       progetti con partecipazione finanziaria di Governo italiano o UE od altre Organizzazioni internazionali: 1 punto per ogni partner

Ø       progetti con partecipazione finanziaria di partner pubblici o privati di altri Paesi europei: 1 punto per ogni partner

2)       richiesta di contributo (Massimo 15 punti):

Ø       richiesta di contributo pubblico dal 60% al 40% del costo progettuale: da 0 a 15 punti in proporzione ai valori minimi e massimi ammessi, cioè 0 punti per 60% e 15 punti per 40%, tenendo presente che punti = (60% – % contributo richiesto) x 15/(60% – 40%)

Ø       richiesta di contributo minore del 40% del costo progettuale: 15 punti

3)       qualità del progetto (Massimo 65 punti):

Ø       chiarezza e fattibilità del piano di attività (corrispondenza tra attività, obiettivi, risultati): 15 punti

Ø       coerenza interna del progetto in termini di aderenza tra analisi delle criticità, problematiche oggetto di intervento ed azioni proposte: 12 punti

Ø       congruenza tra attività proposte e costi descritti: 7 punti

Ø       presenza nella proposta progettuale di indicatori oggettivamente verificabili per valutarne esito: 7 punti

Ø       progetto rappresentante 2° fase di un precedente progetto: 3 punti

Ø       priorità geografica (9 punti per priorità 1; 3 punti per priorità 2; 2 punti per priorità 3; 1 punto per priorità 4): 9 punti

Ø       sostenibilità dei risultati attesi del progetto dal punto di vista istituzionale (cioè attività avviate con progetto rimarranno in esercizio anche dopo sua conclusione, con conseguente recepimento dei risultati progettuali da parte del tessuto locale): 5 punti

Ø       sostenibilità dei risultati attesi del progetto dal punto di vista di indirizzo (cioè impatto a livello strutturale del progetto alla sua conclusione in campo legislativo, dei comportamenti, metodi di amministrazione): 5 punti

Ø       progetti aventi come beneficiari diretti principalmente minori: 3 punti

Ø       progetti aventi come beneficiari diretti principalmente donne: 2 punti

Ø       riproducibilità del progetto: 3 punti

A parità di punteggio, priorità concessa al progetto che consegue il maggior punteggio nel criterio “qualità del progetto” e, in caso di ulteriore parità, in base ad ordine di arrivo progetti. Non ammessi a finanziamento progetti con meno di 60 punti

Graduatoria (avente validità di 2 anni) approvata con decreto del Dirigente entro 28/12/2020, specificando beneficiari finali ed importo del contributo assegnato, nonché domande non ammissibili con relativi motivi. Dirigente comunica, mediante PEC, esito graduatoria ad interessati

d)obblighi dei beneficiari che debbono, pena revoca di contributo con recupero di quote già erogate maggiorate di interessi legali (Risorse così liberate destinate a soggetti che seguono in graduatoria):

1)       comunicare accettazione contributo, specificando modalità di erogazione del contributo;

2)       comunicare data di avvio dei lavori (da attuarsi entro 30 giorni da notifica del decreto di concessione);

3)       presentare relazioni semestrali di avanzamento del progetto tramite PEC a regione.marche.attivitàproduttive@emarche.it;

4)       comunicare eventuali varianti da apportare a progetto a Servizio, evidenziandone motivi, almeno 3 mesi prima della conclusione del progetto. Varianti approvate purché: non determinano modifiche sostanziali al progetto; ne rispettano obiettivi; non diminuiscono punteggio in graduatoria di oltre il 10%. Eventuale maggiore costo dovuto a variante a carico di beneficiario, mentre eventuale minore costo (comunque mai superiore al 25%, pena revoca contributo) “comporterà diminuzione del contributo in proporzione alla variazione del costo totale”;

5)       comunicare data di conclusione attività, rispettando tempi fissati per realizzazione (entro 10 -15 mesi), fermo restando possibilità di concedere proroga (non oltre 30 giorni) previa richiesta motivata al Servizio;

6)       fornire su richiesta del Servizio tutti i dati e documenti relativi ad attuazione fisica e finanziaria di intervento, nonché tutte le informazioni necessarie ai fini di monitoraggio, controllo, valutazione;

7)       consentire accesso al personale regionale incaricato dei controlli a documenti, impianti, locali oggetto di intervento;

8)       riportare nei materiali promozionali e di comunicazione prodotti il logo a colori della Regione Marche e la dicitura “Progetto cofinanziato dalla Regione Marche ai sensi di L.R. 9/2002”. Tali materiali inseriti nel sito internet del progetto, riportando: titolo del progetto finanziato; soggetto proponente; logo del soggetto finanziatore distinto da quelli del soggetto proponente e degli altri partner (compresi eventuali sponsor);

9)       concordare con Servizio eventuale partecipazione di Regione ad iniziative promozionali di intervento (v. conferenze stampa), nonché inviare a Servizio tutti i materiali e comunicati stampa relativi al progetto, anche per un loro inserimento nel Portale regionale della cooperazione internazionale

e)modalità di erogazione del contributo sotto forma di:

1)       anticipo (pari a 50%) a seguito di comunicazione di inizio attività ed invio di fidejussione bancaria/assicurativa di pari importo;

2)       saldo (pari a 50%) a seguito di invio, entro 30 giorni dalla conclusione del progetto, di rendiconto finale, comprendente:

Ø       dichiarazione sostitutiva notorietà (Modello Allegato H pubblicato su BUR 92/20);

Ø       relazione conclusiva del progetto, in cui evidenziate attività svolte, modalità e forme di realizzazione, valutazione dei risultati dell’intervento e dell’impatto che sua realizzazione ha avuto nel territorio investito in termini di crescita economica, sociale e culturale(Modello Allegato I pubblicato su BUR 92/20);

Ø       rendiconto (Modello Allegato G pubblicato su BUR 92/20) delle spese sostenute per realizzare progetto, certificato da un soggetto esterno abilitato, corredato da: copia delle fatture e giustificativi di spesa (ricevute, note per prestazioni occasionali, richieste di rimborso spesa note di debito), compreso Mod. F24 inerente versamento di ritenute e contributi; quietanze attestanti avvenuto pagamento mediante bonifico bancario, assegno bancario o assegno circolare non trasferibile intestato al fornitore del bene/servizio, ricevuta bancaria corredata da estratto conto attestante addebito, copia del bollettino postale, scontrino di carta di credito/bancomat, contanti (solo per spese attuate nel Paese di intervento), pagamento on line in formato digitale (v. paypad, satispay) corredato da relativo estratto conto attestante addebito e fattura riportante dicitura “quietanzato”;

Ø       relazioni, documentazione fotografica, audio e/o video inerente attuazione del progetto su supporto CD inviato tramite sistema cloud;

Ø       autorizzazione a pubblicare sul sito della Regione materiale inerente la realizzazione del progetto (relazioni, filmati);

Ø       dichiarazione attestante rispetto aiuti in regime “de minimis” (solo per partner operanti in settori economici produttivi);

Ø       dichiarazione di tracciabilità dei flussi finanziari e della ritenuta del 4%

Dirigente Servizio, entro 30 giorni da ricezione documenti, provvede a liquidare contributo, riservandosi comunque, entro 180 giorni da ricezione documenti, di verificare veridicità delle dichiarazioni rese anche mediante sopralluoghi nella zona di esecuzione degli interventi. Azione di monitoraggio e controllo attuata in base a valutazione delle relazioni inviate ed eventuali sopralluoghi svolti da Servizio presso sede del soggetto attuatore ed area di realizzazione di progetto. Servizio, a seguito degli accertamenti eseguiti, comunica avvio della procedura di revoca ad interessati, affinché possano, entro 30 giorni da notifica, presentare proprie osservazioni nel merito. Servizio esamina memorie difensive inviate e se le ritiene fondate adotta procedimento di archiviazione, altrimenti mantiene disposizione di revoca, imponendo ad interessato di restituire entro 30 giorni le somme percepite indebitamente maggiorate di interessi legali, pena avvio della procedura di recupero coatto

 

L.R. 9/02 promuove altresì:

–          iniziative di emergenza realizzate da Protezione Civile per attività di messa in sicurezza di territori colpiti ed eventuali iniziative di aiuto umanitario alla popolazione colpita da attuarsi nell’ambito di azioni coordinate a livello internazionale e/o nazionale

–          partecipazione di Regione Marche alle principali Associazioni europee di Regioni ed Enti locali contribuendo a determinare obiettivi strategici di sviluppo sociale ed economico UE. In particolare Regione fa parte di: Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime di Euroregione Adriatico Ionica; Fondazione Segretariato permanente di Iniziativa Adriatico Ionica; Comitato delle Regioni; Piattaforma naturale europea di Autorità locali e regionali in materia di cooperazione allo sviluppo

–          partecipazione ad Osservatorio interregionale per cooperazione allo sviluppo (OICS) non avente scopo di lucro, promosso da Conferenza delle Regioni, che si impegna a versare quote associative, perseguire finalità connesse a svolgimento attività di cooperazione internazionale. OICS prevede tra i propri fini statutari:

a)stimolare e favorire attività di cooperazione internazionale di Regione, Enti locali sul loro territorio, Paesi in Via di Sviluppo (PVS), Paesi ad economia in transizione (PET) del Sud e Est del mondo

b)promuovere ricerche, indagini, rilevazioni e studi

c)curare pubblicazione e diffusione di risultati conseguiti

d)raccogliere, coordinare ed elaborare informazioni e dati

e)organizzare convegni, seminari, tavole rotonde e conferenze in Italia ed all’estero

f)presentare assistenza a Enti pubblici e privati impegnati su tali linee

g)coordinare rete nazionale di interrelazione tra banche dati su cooperazione decentrata

h)promuovere, studiare, realizzare programmi di cooperazione nei PVS e PET di propria iniziativa o su incarico di soci, in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, nazionali ed internazionali e soggetti di cooperazione non governativa e cooperazione decentrata

i)promuovere, studiare, realizzare interventi di emergenza ed aiuto umanitario a favore di popolazioni colpite da calamità naturali e provocate da uomo, nonché programmi volti a rafforzare democrazia di base e processo di pace

j)promuovere studi e realizzare ogni altra iniziativa volta a sostegno di: sviluppo economico, territoriale e di utilità sociale su base locale a difesa dei diritti umani, sociali e civili; rimozione fenomeni di esclusione sociale ed emarginazione; promozione di pari opportunità e diritti delle donne ed infanzia; accoglienza di immigrati, rifugiati e richiedenti asilo; favorire loro rientro volontario e reinserimento in patria; sostegno a comunità italiane emigrate ad estero e singoli emigrati in stato di bisogno

Consiglio direttivo di OICS eletto da Regioni, che ne approvano bilanci e programma di attività, esercitando su questo stessi controlli attuati sui propri servizi. OICS realizza attività su indicazione di Regioni. Regione Marche intende avvalersi di OICS nel periodo 2016/18, attivando convenzioni per supporto ad attività  di cooperazione internazionale

Entità aiuto:

Per anni 2020 e 2021 Regione Marche stanziato 120.000 €/anno a favore di progetti di cooperazione allo sviluppo coperti per: almeno il 40% dal cofinanziamento dei beneficiari (contributo in denaro del soggetto proponente almeno pari a 15% e contributi figurativi non oltre 25%), con apporto finanziario dei soggetti partner mai superiore a quello del soggetto proponente; fino a 60% (comunque non oltre 20.000 €) dalla Regione. Contributo interviene sulle seguenti spese sostenute a partire da 29/6/2020 e fino a data di comunicazione di conclusione del progetto:

–          attività correlate alla realizzazione diretta del progetto nel paese di intervento (non oltre 35% del costo totale del progetto)

–          servizi esterni, quali: progettazione; direzione lavori; collaudo; consulenza per realizzazione del progetto; assistenza tecnica per avvio di iniziativa; traduzioni; pubblicazioni, grafica; spese generali (non oltre 20% del costo totale del progetto)

–          personale (italiano e/o locale), comprensivo delle spese di viaggio, vitto ed alloggio relative a missioni nel Paese di intervento (non oltre 10% del costo totale del progetto)

–          azioni di sensibilizzazione (non oltre 5% del costo totale del progetto)

–          spese generali direttamente imputabili allo svolgimento delle attività progettuali, quali: utenze; fotocopie; affitto; cancelleria; garanzie bancarie; costi notarili, legali, assicurativi; postali; revisioni contabili; concessione, produzione ed acquisto diritti di autore; imballaggio ed invio di materiali con relativi costi di spedizione (non oltre 5% del costo totale del progetto)

–          IVA se non recuperabile dal beneficiario in base alla normativa nazionale vigente

–          contributi in natura o valorizzazioni (non oltre 20% del costo totale del progetto), purché:

1)       riguardanti fornitura attività di ricerca o professionali o prestazioni lavorative volontarie non retribuite

2)       loro valore oggetto di revisione contabile e valutazione indipendente

3)       loro valore in caso di attività di ricerca o professionali certificato da professionista qualificato indipendente o da Organismo autorizzato

4)       loro valore in caso di prestazioni volontarie non retribuite determinato tenendo conto del tempo prestato e delle normali tariffe orarie/giornaliere per attività eseguite

5)       limite del 20% non applicato in caso di progetti cofinanziati da Istituzioni nazionali ed internazionali, salvo caso di costi per strutture

Spese per attrezzature, materiali, equipaggiamenti tecnici, lavori e servizi professionali ammessi solo se acquistati nel Paese oggetto di intervento, altrimenti occorre dimostrare, in sede di rendiconto, “la non disponibilità di tali beni e servizi sul mercato locale o loro maggiore economicità al di fuori del contesto locale”.

Non ammesse spese per “imprevisti” o “varie” o non comprovate da fatture e/o documenti contabili equivalenti, in cui riportato “oggetto della prestazione cui si riferiscono”

Sanzioni:

Si ha revoca totale delle agevolazioni, con conseguente restituzione dei contributi percepiti maggiorati di interessi legali, in caso di:

–          rinuncia del beneficiario

–          mancato rispetto degli obblighi a carico del beneficiario riportati sopra

–          parziale realizzazione dell’intervento (spesa sostenuta inferiore a 75% di quella approvata)

–          scostamento dal progetto approvato con diversa valutazione del punteggio di priorità che determina diminuzione di questo di oltre il 10%

–          mancato invio del rendiconto (completo della documentazione prescritta) entro i termini fissati

–          rilevato in sede di verifica perdita dei requisiti di ammissibilità o irregolarità nell’esecuzione degli interventi

–          progetto persegue fini di lucro o commerciali