REGIONE ED EDILIZIA SOSTENIBILE

REGIONE ED EDILIZIA SOSTENIBILE (L.R. 14/08; D.G.R.M. 19/12/11; D.D.S. 23/11/12)    (casa52)

Soggetti interessati:

Cittadini, imprese costruzioni edili

Iter procedurale:

Regione promuove ed incentiva interventi di nuova costruzione, ristrutturazione edilizia ed urbanistica, riqualificazione urbana attuata con tecniche sostenibili, naturali, ecologiche, bioetiche-compatibili, bioecologiche, di bioedilizia nel settore di edilizia pubblica e privata, purché soddisfatti seguenti requisiti:

a)       edifici progettati, realizzati, gestiti secondo criteri di compatibilità ambientale e di sviluppo sostenibile;

b)       minimizzare consumi di energia e di risorse ambientali in generale, favorire uso di fonti energetiche rinnovabili, contenere impatti complessivi su ambiente e territorio;

c)       edifici concepiti e realizzati in modo da garantire benessere e salute di occupanti;

d)       tutelare identità storica dei centri urbani e favorire mantenimento di caratteri storici e tipologici legati a tradizione di edifici e loro inserimento nel paesaggio;

e)       promuovere e sperimentare sistemi di edilizia a costo contenuto in riferimento a ciclo di vita di edificio, anche tramite utilizzo di metodologie innovative o sperimentali;

f)        eseguire interventi utilizzando materiali da costruzione, componenti per edilizia, impianti, elementi di finitura, arredi fissi e tecnologie costruttive:

–          riciclabili, riciclati, oggetto di recupero, di provenienza locale, contenenti materie prime rinnovabili e durevoli nel tempo;

–          caratterizzati da ridotti valori di energia e di emissioni di gas serra inglobati;

–          rispettosi del benessere e salute degli abitanti.

Regione svolge seguenti compiti:

a)       redigere capitolato tipo di prestazioni e prezziario per realizzazione interventi di edilizia sostenibile;

b)       approvare linee guida per valutazione energetico-ambientale di edifici residenziali e non residenziali, tenendo conto di quelle nazionali (v. scheda “casa13”)  contenenti sistema di valutazione qualità ambientale ed energetica di edilizia sostenibile. Tale valutazione utile a definire priorità e graduare incentivi economici, nonché fissare soglie minime al di sotto delle quali vietato rilasciare certificato ad accedere ai contributi Linee guida fanno riferimento a qualità ambientale degli spazi esterni, risparmio delle risorse naturali, riduzione dei carichi ambientali, qualità ambientale di spazi interni, qualità di gestione di edificio, integrazione con sistema di mobilità pubblica. Sistema di valutazione definito da Linee guida consente di assegnare punteggio di prestazione a singolo edificio in termini di sostenibilità (si avrà prestazione minima di riferimento in base a normativa vigente e peculiarità costruttive locali e sistema di ponderazione dei requisiti in modo da definire le priorità). Linee guida contengono:

1)       indicazioni necessarie per eseguire analisi del sito (compresa analisi dei fattori climatici ed ambientali e dei relativi rischi);

2)       sistemi calcolo o verifica riferiti ad ogni requisito ed esempi di possibili soluzioni tecniche;

3)       modulistica e sistemi di calcolo informatizzati a fini di verifica;

c)       approvare sistema di certificazione energetico-ambientale degli edifici ed esecuzione dei relativi controlli avvenuto con D.G.R.M. 1689 del 19/12/11 pubblicato su BUR 113/11 sulla base del protocollo ITACA Marche. Sistema di certificazione definisce: insieme di regole, processi e metodologie per certificazione; organismo che valuta e certifica sostenibilità energetica ed ambientale di edifici e relative responsabilità; sistema di valutazione di riferimento; criteri di qualificazione ed indipendenza dei certificatori.

Certificato di sostenibilità energetico ambientale ed attestato di conformità del progetto (Modelli riportati su BUR 113/11), rilasciato da certificatore accreditato a conclusione dei lavori ed inviato da proprietario a Comune a corredo richiesta di agibilità” deve contenere:

1)       identificazione di edificio;

2)       livello globale di sostenibilità ambientale;

3)       punteggio di indicatori di prestazione relativa per aree di valutazione e valore di indicatori di prestazione assoluta;

4)       numero progressivo del certificato, data di emissione, data di validità temporale, firma del certificatore;      

5)       dichiarazione di assenza conflitto di interessi con progettista e direttore lavori o produttori di materiali utilizzati in edificio o proprietà di immobile.

Certificato ha validità 10 anni, pur se occorre rinnovarlo ad ogni intervento di ristrutturazione edilizia ed impiantistica, che modifica prestazione ambientale di edificio.

A fini informativi istituito Registro dei certificati/attestati (Modello pubblicato su BUR 113/11) gestito da Regione, in cui inserire:

1)       tutti gli attestati di conformità emessi con relativa documentazione progettuale (disegni di progetto, calcoli, relazione tecnica del progettista) inviati da certificatore a Servizio Territorio, Ambiente prima di inizio lavori e comunque entro 15 giorni da data emissione attestato;

2)       copia certificato di sostenibilità energetico ambientale con relativa documentazione (report di verifica, relazione tecnica di accompagnamento, output strumenti di calcolo, progetto comprensivo di eventuali varianti) inviato da certificatore a conclusione lavori, comunque entro 15 giorni da data emissione certificato.

Servizio, accertata completezza documentazione inviata, inserisce certificato nel Registro e rilascia, tramite Comune, ad interessato targa, contenente punteggio globale conseguito, da esporre in parte di edificio ben visibile (Ad ogni aggiornamento di certificato, corrisponde aggiornamento di targa).

Certificatore deve conservare, per almeno 5 anni da conclusione lavori, documenti attinenti alle varie fasi del processo di certificazione da fornire a Regione su richiesta di questa  

d)       definire criteri e modalità per accedere a:

1)       contributi ed incentivi pubblici concessi a:

·         ERAP Marche, cooperative edilizie di abitazione o loro consorzi, imprese di costruzione e loro consorzi, consorzi e persone giuridiche costituite da 2 o più soggetti precedenti per realizzazione di interventi di edilizia residenziale tendenti “ad autosufficienza energetica”, destinati a locazione a canone concertato, purché:

Ø       titolari di area destinata ad edificazione in quanto proprietari (Ammesso possesso preliminare di vendita, purché impegno ad acquisto entro 13/12/2013) o assegnatari diritto di superficie da parte Comune;

Ø       non in stato di fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata, né sottoposte a procedure antimafia;

Ø       non in condizioni di inaffidabilità;

Ø       in possesso di ultimo bilancio in attivo o pareggio;

Ø       in caso di cooperative edilizie e loro consorzi: iscritte ad Albo nazionale delle cooperative edilizie e di abitazione e loro consorzi; inserita nello statuto facoltà di locare/assegnare in godimento alloggi realizzati;

Ø       in caso di imprese di costruzione: in possesso di attestazione SOA per classifica e/o categoria adeguata e per importo almeno pari a costo intervento.

Soggetti proponenti inviano domanda ai sensi di D.D.S. 44 del 23/11/2012 (Modello riportato su BUR 118/12) in plico chiuso recante dicitura “Programma sperimentale di edilizia residenziale energeticamente autosufficiente” a Regione Marche P.F. Edilizia privata, via Palestro 19 Ancona entro 13 Maggio 2013, riportando estremi di proponente ed allegando in 2 copie cartacee + 1 copia in formato digitale sottoscritta da proponente e progettista:

Ø       progetto definitivo comprendente:

i)                     relazione tecnica generale in cui evidenziare scelte progettuali, inserimento edificio nel contesto, caratteristiche prestazionali, materiali prescelti, criteri di progettazione di strutture ed impianti, accessibilità ad area in relazione a viabilità esistente e sistema di trasporto pubblico;

ii)                   relazione geologica e geotecnica;

iii)                  documentazione fotografica a colori del sito ed aree circostanti;

iv)                 stralcio di strumento urbanistico generale o attuativo specificando area di intervento;

v)                   planimetria di insieme in scala 1:500 con indicazione curve di livello area intervento, strade, posizione, sagome, distacchi da eventuali costruzioni od alberature confinanti;

vi)                 planimetria in scala almeno 1:200 in relazione a dimensione intervento, corredata da 2 o più sezioni atte ad evidenziare profili di intervento in relazione a strade, edifici circostanti, sistemazioni spazi esterni, indicando recinzioni, essenze arboree, parcheggi. Planimetria integrata da tabella riassuntiva di elementi geometrici del progetto, superficie area, volume edificio, superficie coperta totale e dei singoli piani;

vii)                piante dei vari livelli in scala non inferiore a 1:100, indicando destinazione d’uso, quote planimetriche ed altimetriche, strutture portanti;

viii)              sezioni trasversali e longitudinali in scala non inferiore a 1:100, indicando altezza netta dei singoli piani, spessore solai, altezza totale di edificio;

ix)                  prospetti in scala non inferiore a 1:100;

x)                    elaborati grafici in scala almeno 1:100 illustranti progetto nei suoi aspetti fondamentali (impianti calore, fondazioni);

xi)                  schemi funzionali e dimensionamento di massima singoli impianti, interni ed esterni;

xii)                 planimetrie e sezioni in scala almeno 1:100, evidenziando caratteristiche impianti esterni e localizzazione dei diversi apparati centrali, nonché rispetto norme sulla sicurezza, così da determinarne costo;

xiii)               attestazione conformità intervento a strumenti urbanistici vigenti (In caso di variante, precisare stato di iter procedurale);

xiv)               attestazione di accessibilità totale di alloggi e loro parti condominiali;         

Ø       autovalutazione delle prestazioni energetiche ed ambientali di edifici, utilizzando protocollo ITACA Marche (Punteggio minimo richiesto è di 3), con punteggio minimo di: 5 in caso di trasmittenza termica di involucro edilizio (Trasmittenza media di progetto inferiore a 66,7/ di valore limite di legge); 5 in caso di energia primaria per riscaldamento invernale; 3 in caso di controllo della radiazione solare (valore di trasmittenza solare totale inferiore a 0,282); 5 in caso di inerzia termica di edificio (Trasmittenza termica periodica media di progetto inferiore a 25% valore limite); 3 in caso di energia termica per ACS (Energia primaria per ACS coperta da fonti rinnovabili per almeno 65% di fabbisogno); 3 in caso di energia elettrica da fonti rinnovabili almeno pari a 70% di fabbisogno edifici plurifamiliari. Schede di autovalutazione (utilizzare programma software di Regione per compilazione) integrate da elaborati tecnici atti ad evidenziare soluzioni progettuali adottate per conseguire tali risultati;

Ø       relazione tecnica di progettista contenente dati relativi ad edificio ed impianti;

Ø       attestato di qualificazione energetica (AQE) redatto da progettista attestando raggiungimento classe energetica proposta pari ad A;

Ø       quadro tecnico economico di progetto nel rispetto del limite di costo convenzionale.

Servizio Regionale Edilizia verifica completezza documentazione inviata e requisiti di ammissibilità domande, anche avvalendosi di convenzione con Università Politecnica delle Marche ed entro 60 giorni redige graduatoria, tenendo conto:

Ø       qualità architettonica ed ambientale di nuovi edifici nel contesto urbanistico e paesaggistico (Massimo 80 punti):

i)                     contenimento consumo del suolo, in modo da favorire realizzazione nuovi edifici su aree già urbanizzate (Fino a 10 punti);

ii)                   inserimento funzionale di edificio in contesto urbanistico in relazione a viabilità esistente, presenza reti infrastrutture, vicinanza a nodi di trasporto pubblico ed a spazi verdi attrezzati, dotazione parcheggi di uso pubblico (Fino a 5 punti);

iii)                  inserimento di carattere formale di edificio in contesto urbanistico in relazione a morfologia del tessuto edilizio esistente, accuratezza progettazione aree di pertinenza edifici (Fino a 5 punti);

iv)                 caratteristiche architettoniche progetto, con particolare riguardo a soluzioni formali involucro esterno, impianto produzione energia elettrica (dispositivi per captazione solare passiva, strutture per ombreggiamento estivo), sperimentazione di accostamento materiali diversi (Fino a 30 punti)

v)                   grado di sostenibilità energetico ambientale (Fino a 30 punti), assegnando 15 punti se applicato protocollo ITACA Marche si ottiene da 3,1 a 3,3 punti; 20 punti se si ottiene da 3,4 a 3,6; 25 punti se si ottiene da 3,7 a 3,9; 30 punti se si ottiene oltre 4;        

Ø       innovazione tecnologica di intervento in relazione a sistemi costruttivi, sperimentazione di materiali, tecnologie mirate ad efficienza energetica (Fino a 15 putni);

Ø       riproducibilità di intervento in relazione a flessibilità delle sue caratteristiche tipologiche che ne consentono realizzazione in diversi contesti ambientali (Fino a 5 punti).

Progetto deve conseguire almeno 70 punti per essere ammissibile.

Regione approva graduatoria con decreto e comunica finanziamento progetto ad interessato, che si impegna entro 6 mesi successivi ad inviare progetto esecutivo, corredato da:

Ø       atto di acquisto di area o altro titolo registrato attestante “legale disponibilità di immobile”;

Ø       permesso di costruire relativo ad intervento edilizio, corredato da elaborati progettuali;

Ø       quadro tecnico economico di intervento attestante congruità del contributo;

Ø       aggiornamento di relazione tecnica redatta da progettista contenente dati relativi ad edificazione ed impianti e rispetto requisiti minimi;

Ø       attestazione di certificazione energetica (ACE) redatta da soggetto certificatore in cui confermato raggiungimento di classe energetica pari ad A;

Ø       attestato di conformità energetica ambientale di progetto rilasciato da certificatore a seguito di controllo su autovalutazione eseguita con sistema ITACA Marche aggiornato da progettista in base a caratteristiche di progetto esecutivo;

Ø       eventuali ulteriori documenti richiesti da Regione.

Regione, avvalendosi di Università Politecnica delle Marche, verifica conformità di progetto esecutivo rispetto ad elaborati presentati con domanda, congruità del contributo, sussistenza requisiti oggettivi di intervento, rispetto requisiti del bando e norme vigenti. Se verifica è negativa, richiedente invitato ad adeguare progetto esecutivo entro 60 giorni, pena sua esclusione. Se verifica è positiva, Regione stipula convenzione con beneficiario, fissando:

Ø       impegni di questo “in ordine ai destinatari di alloggi ed ai prezzi di locazione/cessione alloggi”. Locatori di alloggi devono:

i)                     essere cittadini italiani o di Stato CE o di Stato extraCE ma in possesso di permesso di soggiorno di durata biennale;

ii)                   avere residenza o prestare attività lavorativa in Comune delle Marche o cittadini italiani residenti all’estero che intendono ritornare nelle Marche;

iii)                  non titolari in Italia di proprietà, uso, usufrutto o altro titolo reale di godimento di altra abitazione adeguata ad esigenze di nucleo familiare “non dichiarata collabente ai fini pagamento ICI”;

iv)                 in possesso di capacità economica del nucleo familiare, calcolata in base ad ISEE, inferiore a 39.701,95 €;

v)                   essere privo di precedenti assegnazioni in proprietà o con patto di futura vendita di alloggio realizzato con contributi pubblici, salvo che questo “non più utilizzabile senza aver dato luogo a indennizzo o risarcimento del danno”;

vi)                 nel caso di immigrati extraCE, avere residenza continuativa nelle Marche da almeno 5 anni.

Alloggi locati a canone “concertato” per periodo di almeno 10 anni;    

Ø       casi di decadenza totale o parziale del contributo con restituzione di somme erogate maggiorate di interessi legali, qualora:

i)                     mancato rispetto da parte soggetto attuatore di impegni assunti con convenzione;

ii)                   mancato inizio dei lavori entro 13 mesi da provvedimento provvisorio di concessione contributo ed ultimazione lavori entro 3 anni da inizio. Regione può proporre tali termini 1 sola volta per mortivi giustificati;

iii)                  mancata assegnazione alloggi a locatori entro 6 mesi da ultimazione lavori;

iv)                 interventi attuati non rispondenti a progetto esecutivo presentato ed alle caratteristiche che hanno determinato punteggio di priorità

Regione a seguito sottoscrizione convenzione emana provvedimento provvisorio di concessione contributo, previo invio da parte beneficiario di polizza fidejussoria bancaria ed assicurativa (Modello riportato su BUR 118/12) a garanzia realizzazione intervento, con facoltà di riduzione garanzia a seguito erogazione di acconti. Erogazione del contributo avviene dopo inizio lavori sotto forma di:

Ø       acconto pari a 70% contributo erogato in 2 rate di uguale importo, previa presentazione dichiarazione Direttore lavori attestante avvenuta esecuzione lavori per 35% e 70% del piano finanziario privato;

Ø       saldo ad ultimazione lavori, dopo adozione da parte Regione di provvedimento definitivo di contributo e previo invio di:

i)                     visto regionale di conformità sul Quadro Tecnico Economico finale;

ii)                   attestato di certificazione energetica redatto da soggetto certificazione attestante raggiungimento classe energetica;

iii)                  certificato di sostenibilità energetica ambientale ITACA Marche rilasciato da certificatore accreditato;

iv)                 attestato comunale di ultimazione lavori;

v)                   documentazione giustificativa di spesa 

Regione provvede ad erogare contributo in base ad oneri sostenuti per certificazione energetica ambientale ITACA Marche. Regione procede ad eseguire controlli durante lavori per verificarne conformità a progetto approvato. Controlli eseguiti pure da soggetti certificatori a cui soggetto beneficiario o locatore di immobile deve fornire tutta la documentazione necessaria alla verifica energetica ambientale;

·         Enti locali per promozione concorsi di progettazione di edilizia sostenibile;

·         Enti locali (Fino a 70% spesa ammissibile) per adozione, in tutto od in parte, di: carta dei rischi ambientali artificiali (evidenziare in particolare cave, impianti di smaltimento rifiuti, dighe, fabbriche ad alto rischio, centrali, linee elettriche a media ed alta tensione, sorgenti di emissione elettromagnetiche); carta dei rischi ambientali naturali (evidenziare in particolare vulnerabilità dei suoli e degli acquiferi, presenza di radon); carta dei fattori climatici (evidenziare in particolare temperatura media mensile, pluviometria, umidità, venti); carta del soleggiamento (evidenziare in particolare condizioni di singoli quartieri in base ad orientamento, orografia, altezza edifici esistenti, irradiazione solare diretta e totale, ripartizione oraria di irraggiamento); carta regimi delle acque (evidenziare sorgenti, pozzi, cisterne, percorsi fognari, distribuzione rete idrica, regimi di portata stagionali di acque superficiali, scorrimento di acque profonde); carta delle biomasse.

Per agevolare acquisto di immobili di edilizia sostenibile, Regione istituisce Fondo di rotazione, fissandone modalità di gestione. Regione inoltre nella concessione di finanziamenti pubblici assegna priorità ad interventi di edilizia sostenibile;

2)       incentivi erogati da Comuni a favore di coloro che effettuano interventi di edilizia sostenibile tramite riduzione oneri di urbanizzazione secondaria e costo di costruzione, nonché concessione di incrementi percentuali delle volumetrie utili ammissibili, fino a 15% negli edifici a maggiori prestazioni energetico ambientali. Per favorire interventi di recupero del patrimonio esistente mediante tecniche di edilizia sostenibile, incentivi economici ed incrementi volumetrici aumentati fino a 50%. Giunta Regionale fissa modalità concessione di tali incentivi, comunque non proporzionati a livello di sostenibilità energetico ambientale raggiunto (Contributi cumulabili con altri benefici della L.R. 14/08);

e)       formazione professionale di operatori pubblici e privati, nonché di soggetti accreditati a svolgere attività di certificazione, anche in collaborazione con Associazioni di categoria ed Ordini professionali. Giunta Regionale con D.G.R.M. 1689 del 19/12/2011 fissato modalità per piani di formazione articolati in:

1)       corso base obbligatorio su tematiche energetiche ambientali per chi non ha requisiti professionali e di esperienza di 120 ore (tematiche riportate su BUR 113/11);

2)       corso qualificante relativo al processo di certificazione ed applicazione dello strumento di valutazione protocollo ITACA Marche da 20 a 60 ore con esame finale (tematiche riportate su BUR 113/11). Superamento esame indispensabile ai fini iscrizione in Elenco certificatori istituito presso Regione Marche.

Possono partecipare al corso: laureati in ingegneria, architettura, altre lauree di carattere tecnico e scientifico; diplomati geometra o perito industriale; attività professionale di progettazione di edilizia civile od impiantistica od esperienza lavorativa nel settore costruzioni ed impiantistica. Esonerati dal partecipare a corso base, laureati in ingegneria od architettura con:

1)       frequenza a corsi post laurea per almeno 120 ore con esame finale su tematiche attinenti a protocollo Itaca Marche;

2)       corsi di master, dottorando, perfezionamento, specializzazione su tematiche attinenti a protocollo Itaca Marche;

3)       esperienza di almeno 5 anni di progettazione in edilizia sostenibile, pubblica o privata.

Ad ogni corso può partecipare numero massimo di 40 allievi.

Corsi organizzati da Università, strutture formative accreditate da Regione, ordini e collegi professionali competenti in edilizia, Associazioni di categoria operanti nel settore edilizia, previo invio domanda a Regione Marche Servizio Territorio Ambiente Energia, via Tiziano 44 Ancona, allegando programma dettagliato del corso, periodo di svolgimento, docenti previsti con relativo curriculum. Regione, entro 7 giorni, autorizza corsi.

Domanda partecipazione a corso base (Modello riportato su BUR 113/11) inviata entro 31 Gennaio a “Sportello informativo per edilizia sostenibile” presso ERAP Piazza Salvo d’Acquisto – Ancona (Corso qualificante domanda inviata a Ordini professionali di architetti ed ingegneri), allegando

1)       curriculum professionale, in cui descrivere attività svolta nel campo della sostenibilità di edifici;

2)       copia attestato di frequenza a master con programma dettagliato di questo;

3)       copia certificato attestante titolo di studio post laurea conseguito con programma dettagliato di questo.

Selezione attuata da ERAP, in base a completezza documenti inviati, rispetto requisiti di ammissione a corso (verifica curriculum e titolo di studio). Per ogni tipologia di corso redatta graduatoria domande ammissibili, secondo ordine di arrivo. Graduatorie pubblicate su sito web di Regione ed ERAP  

Soggetto attuatore deve rispettare graduatoria e comunicare a Regione, ad avvenuto svolgimento del corso, nome dei partecipanti, andamento del corso;  

f)        definire procedure di accreditamento dei certificatori avvenuto con D.G.R.M. 1689 del 19/12/2011 pubblicato su BUR 113/11, dove stabilito che per esercitare attività di certificatore occorre inviare domanda entro 30 Giugno e 31 Dicembre a Servizio Territorio, Ambiente, Energia (Modello riportato su BUR 113/11), allegando:

1)       curriculum professionale in cui descrivere attività svolta nel campo di sostenibilità di edifici;

2)       certificato attestante partecipazione e superamento corso qualificante di formazione per certificatore;

3)       attestato di partecipazione al corso di base;

4)       copia documento di idoneità valido

Servizio, anche avvalendosi di Commissione interna, valuta entro 120 giorni ammissibilità domande, chiedendo eventuale integrazione di documenti (verifica titoli di studio e di curriculum, attinenza prestazioni svolte nel settore di sostenibilità ambientale di edifici). Se domanda accettata, interessato, previo versamento di quota annuale (100 €), viene iscritto al Registro regionale dei certificatori della sostenibilità energetico ambientale di edifici, in cui riportato nominativo del tecnico accreditato, attività professionale o Ente pubblico di appartenenza, Comune di residenza. Registro costantemente aggiornato, pubblicato su BUR e sito www.regione.marche.it

Riconoscimento di certificatore valido 5 anni, purché effettuato versamento annuale di tassa, non costituisce attestazione di abilità professionale.

Per mantenimento accreditamento effettuare ogni 5 anni verifica dei requisiti (Requisiti si danno per mantenuti se soggetto partecipato in tale periodo ad attività formative di aggiornamento per almeno 8 ore)

g)       promozione e realizzazione di studi e ricerche inerenti edilizia sostenibile, nonché attività di sperimentazione di sistemi edilizi a basso costo di costruzione;

h)       attuazioni funzioni delegate da D.Lgs. 192/05 in materia di risparmio energetico in edilizia;

i)         promozione concorsi di idee e progettazione, anche in collaborazione con Enti locali per realizzare interventi pubblici o privati secondo principi e tecniche di edilizia sostenibile;

j)         diffondere conoscenze tecniche edilizie di sostenibilità energetico-ambientale, anche ai fini rilascio di certificazione, mediante istituzione e gestione di sportello informativo, stipulando anche convenzioni con Enti interessati operanti sul territorio.

Province hanno il compito di:

a)       incentivare interventi di edilizia sostenibile nell’ambito dei propri piani e programmi;

b)       verificare strumenti urbanistici approvati da Comuni;

c)       procedere a formazione professionale di operatori pubblici e privati nell’ambito di risorse assegnate, anche in collaborazione con Associazioni di categoria ed ordini professionali.

Comuni hanno il compito di:

a)       adottare piani generali e piani attuativi urbanistici, compresi programmi di riqualificazione urbana, contenenti indicazioni atte a garantire:

–          ordinato sviluppo del territorio, tessuto urbano, sistema produttivo;

–          compatibilità dei processi di trasformazione ed uso del suolo con sicurezza, integrità fisica, identità storico-culturale del territorio stesso;

–          miglioramento della qualità ambientale, architettonica, salubrità degli insediamenti;

–          riduzione pressione di insediamenti sui sistemi naturalistico-ambientali, anche introducendo interventi di mitigazione degli impatti;

–          riduzione del consumo di nuovo territorio, evitando occupazione di suoli ad elevato valore agricolo o naturalistico e privilegiando risanamento e recupero di aree degradate e sostituzione dei tessuti esistenti o loro riorganizzazione e riqualificazione.

Piani debbono valutare le trasformazioni indotte nell’ambiente da strumenti di urbanizzazione attraverso:

–          analisi fattori ambientali naturali e fattori climatici, corredati da relativa rappresentazione cartografica

–          analisi di risorse ambientali, idriche ed energetiche ed in particolare uso di fonti rinnovabili

–          analisi fattori di rischio ambientale artificiale, corredato da relative rappresentazioni cartografiche

–          analisi delle risorse e delle produzioni locali.

Piani debbono contenere norme ed indicazioni progettuali e tipologiche tali da garantire migliore utilizzo di risorse naturali e fattori climatici, nonché prevenzione rischi ambientali;

b)       concedere incentivi previsti da Regione per edilizia sostenibile;

c)       esercitare controllo su incentivi edilizi al fine di verificare regolarità della documentazione, nonché conformità di opere realizzate a risultanze progettuali;

d)       applicare tecniche di edilizia sostenibile in caso di realizzazione o ristrutturazione di edifici di proprietà.

Per edifici esistenti rimane obbligo di salvaguardare elementi costruttivi e decorativi di pregio storico ed artistico, nonché conformazioni diverse, orizzontali e verticali, e delle falde dei tetti “caratterizzanti cortine di edifici urbani e rurali di antica formazione”

Deroga si applica anche ai fini del calcolo della volumetria e superfici urbanistiche per determinare contributo di costruzione.

Per beneficiare della deroga occorre inviare, ai fini del rilascio “titolo abilitativo edilizio”, documentazione tecnica attestante contenimento consumo energetico ed ambientale.

Negli edifici costruiti con tecniche di edilizia sostenibile sarà vietata la riduzione degli spessori ela trasformazione dei volumi realizzati

Giunta Regionale presenta ogni 2 anni ad Assemblea regionale una relazione su stato di attuazione di interventi di promozione edilizia sostenibile contenente in particolare indicazioni su:

a)       tipologia ed entità dei contributi concessi con relativi soggetti beneficiari;

b)       tipologia e numero di strumenti cartografici adottati da Enti locali e finanziati con L.R. 14/08;

c)       modalità di gestione del Fondo di rotazione, Istituti di credito che stipulano convenzioni con Regione per istituire tale Fondo, nonché numero e tipologia di soggetti beneficiari;

d)       tipologia ed entità di incentivi concessi da Comuni e relativi beneficiari;

e)       impatto di contributi regionali ed incentivi comunali su sviluppo di interventi di edilizia sostenibile nelle Marche;

f)        in quali provvedimenti relativi a concessione di aiuti comunitari, nazionali, regionali riconosciuta priorità per realizzazione o recupero di immobili con tecniche edilizia sostenibile;

g)       numero di professionisti abilitati al rilascio del certificato di sostenibilità energetica ambientale formato a seguito corsi di specializzazione e se tale numero conforme ad esigenze di mercato;

h)       impatto sul mercato immobiliare regionale, imprese di costruzione, imprese produttrici di materiali e componenti per edilizia di L.R. 14/08;

i)         eventuali criticità rilevate nell’attuazione di L.R. 14/08 e possibili soluzioni.

Entità aiuto:

Regione Marche con D.D.S., 44 del 23/11/2012 stanziato 2.775.000 € (a cui aggiunti 70.000 € per servizi di monitoraggio, verifica, certificazione di interventi finanziati) per realizzazione “programma sperimentale di edilizia residenziale energeticamente autosufficiente”. Contributo pari a 20% del minore importo tra costo di realizzazione di alloggi e costo convenzionale di alloggi per edilizia agevolata fissato con D.G.R. 1499 del 28/12/2006 maggiorato del 30% come desumibile dal Quadro tecnico economico inviato, comunque non superiore a 50.000 €/alloggio per nuova costruzione (anche a seguito demolizione e ricostruzione) con lavori iniziati alla data modifica concessione contributi di edifici plurifamiliari con numero di piani fuori terra inferiore a 3 (Nel caso di abitazioni con ingressi indipendenti, esclusi edifici uni/bifamiliari isolati) e non meno di 6 e non più di 12 alloggi dotati di caratteristiche di accessibilità prescritte da legge e conformi a strumenti urbanistici vigenti. Ammesso contributo per certificazione di sostenibilità energetica ed ambientale redatta secondo protocollo ITACA Marche con attestazione di qualificazione energetica pari classe energetica A      

Con D.G.R.M. 1689 del 19/12/2011 concessi:

a)       incentivi riguardanti:

·         riduzione oneri di urbanizzazione secondaria e costo di costruzione di: 25% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 1; 50% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 2; 75% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 3; 100% se punteggio protocollo ITACA Marche maggiore di 4. In caso di recupero di edifici esistenti o di interventi di riqualificazione dia ree urbane degradate (anche con interventi di demolizione e ricostruzione), incentivi maggiorati del 50% rispetto a quelli stabiliti per nuovi edifici, per cui riduzione: 25% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 0,5 punti;  37,5% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 1 punti; 75% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 2 punti; 100% se punteggio protocollo ITACA Marche maggiore di 3 punti; 

·         incremento percentuale di volumetrie accessibili fino a: 5% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 2; 10% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 3; 15% se punteggio protocollo ITACA Marche maggiore di 4. Nel caso di recupero di edifici esistenti o riqualificazione di aree urbane degradate (anche con interventi di demolizione e ricostruzione) incrementi aumentati del 50%, cioè incremento di: 7,5% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 2; 15% se punteggio protocollo ITACA Marche pari a 3; 22,5% se punteggio protocollo ITACA Marche maggiore di 4. Incrementi volumetrici sono applicati nei centri storici in zona A perimetrato da strumenti urbanistici comunali e negli edifici soggetti a vincolo e negli ambiti di tutela integrale come definiti da Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR) o Piano di Assetto Ideologico (PAI). 

b)       contributi fino a 100% del sovrapprezzo determinato da opere necessarie a conseguire livello di sostenibilità certificato in caso di soggetti pubblici (40% in caso di soggetti privati);

c)       contributi fino a 100% per soggetti pubblici e privati per ottenimento certificazione

Concessione contributi comunque subordinata a disponibilità di bilancio.    

Sanzioni:

Se non certificato di sostenibilità energetico ambientale: revoca da parte Comune di incentivi previsti da L.R. 14/08 + non rilascio di agibilità, laddove prevista.

Se accertata difformità nella realizzazione edificio che supera limiti prescritti: revoca incentivi + applicazione sanzioni.

Qualora vengono meno requisiti stabiliti per accreditamento o se attestato in modo falso o certificazione di sostenibilità energetico-ambientale, o conformità delle opere realizzate rispetto a progetto: decadenza di soggetti da abilitazione a rilascio certificazione decisa da Giunta Regionale + applicazione sanzione da parte Comune competente per territorio pari a 2 volte aumento di valore di immobile “conseguente a realizzazione dei maggiori volumi” + revoca di eventuali contributi ad agevolazioni concesse a soggetti beneficiari.

Se accertate “gravi inadempienze o carenze di eticità professionale” da parte certificatore: revoca accreditamento   

 

Posted in: