UE E COOPERAZIONE

UE E COOPERAZIONE (Reg. 233/14, 234/14) (coopin03)

Soggetti interessati:

Unione Europea, Paesi in Via di Sviluppo (PVS)

Iter procedurale:

Commissione Europea istituito con Reg. 233/14 uno strumento per cooperazione allo sviluppo (SES) che può finanziare:

a) programmi geografici mirati a sostenere SES con Paesi che figurano in Elenco, eccetto Paesi firmatari di Accordo di partenariato tra Stati di Africa, Carabi, Pacifico e UE e Paesi beneficiari di Fondo Europeo Sviluppo (v. scheda “coopin05”), Paesi ammissibili a finanziamento UE a titolo di strumento europeo di vicinato o di strumento di assistenza preadesione (IPA)

b) programmi tematici su beni pubblici, sviluppo e sostegno ad Organizzazioni di società civile ed Autorità locali di Paesi partner

c) programma Panafricano per coprire attività di natura transregionale, continentale, mondiale con Africa

SES persegue obiettivo di:

a) ridurre ed eliminare povertà;

b) consolidare e sostenere democrazia, stato di diritto, diritti umani, buon governo, principi di diritto internazionale;

c) promuovere sviluppo economico, sociale, ambientale sostenibile di Regioni partner

Obiettivi misurati tramite indicatori, tra cui quelli di sviluppo umano ed altri convenuti da UE e Stati membri

UE adotta approccio differenziato tra Paesi partner atto a garantire cooperazione specifica e su misura, che tiene conto per ogni Paese:

a) proprie esigenze in base a popolazione, reddito pro capite, estensione di povertà, ripartizione di reddito, livello di sviluppo umano;

b) propria capacità di generare risorse finanziarie e di accedervi e capacità di assorbimento;

c) propri impegni e prestazioni in base ad indicatori quali progressi a livello politico, economico e sociale, parità di genere, buon governo e diritti umani, capacità di Paese di sfruttare risorse limitate ai fini di sviluppo;

d) impatto potenziale di assistenza UE in Paesi partner

Nel processo di assegnazione delle risorse priorità a Paesi più bisognosi, meno sviluppati, a più basso reddito e con situazioni di crisi, post crisi, fragilità e vulnerabilità

Problematiche trasversali (come prevenzione dei conflitti, lavoro dignitoso, cambiamenti climatici, non discriminazione, diritti di minoranze o persone con disabilità o malattie letali, diritti dei lavoratori, inclusione sociale, emancipazione delle donne, stato di diritto, sviluppo capacità per Parlamento e società civile, promozione del dialogo, partecipazione e riconciliazione, rafforzamento istituzionale, locale e regionale) sono inserite in tutti i programmi

Garantita coerenza tra politiche a favore di PVS ed azioni di politica estera UE (in particolare politiche di cooperazione allo sviluppo, anche finanziate da BEI)

UE e Stati membri attivano sistematici scambi di informazioni, anche con altri donatori, incoraggiando coordinamento e complementarietà tra donatori, puntando su programmi pluriennali congiunti, imperniati su strategie di riduzione povertà e strategie di sviluppo equivalenti di Paesi partner, comprese azioni congiunte in cui individuati settori prioritari di intervento, con definizione dei compiti a livello di Paese mediante missioni congiunte di tutti i donatori e ricorso ad accordi di cofinanziamento e cooperazione delegata

UE promuove approccio multilaterale a sfide globali e coopera con Stati membri, incoraggiando cooperazione tra Organizzazioni internazionali ed altri donatori bilaterali

Relazione tra UE, Stati membri e Paesi partner per promuovere:

a) valore dei diritti umani, democrazia, stato di diritto, principi della titolarità e responsabilità reciproca;

b) attuazione ad accordi internazionali e relazioni contrattuali con UE;

c) processo di sviluppo trasparente e sotto direzione e titolarità di Paese/Regione partner, anche per incentivare competenze locali:

d) approccio basato su diritti umani, civili, politici, economici, sociali, culturali, così da aiutare Paesi partner ad adempiere ad obblighi internazionali in tali materie con particolare attenzione per gruppi poveri e vulnerabili:

e) partecipazione alla decisione di popolazioni di Paesi partner (ampio coinvolgimento di tutti i segmenti di società (Parlamento, Autorità locali, società civile) nel processo di sviluppo;

f) modalità e strumenti di cooperazione efficaci, compreso ricorso a strumenti innovativi, quali combinazioni di prestiti e sovvenzioni in settori e Paesi selezionati ed impegno del settore privato, tenendo conto sostenibilità di debito, obbligo di valutazione sistematica di impatto (in particolare riduzione povertà). Programmi, interventi, strumenti di cooperazione adattati ad ogni Paese/Regione partner, incentrati su approcci per programma, concessionari di aiuti finanziari prevedibili, mobilitazione di risorse private, accesso non discriminatorio ai servizi di base;

g) mobilitazione d entrate nazionali tramite rafforzamento politiche di bilancio di Paesi partner così da ridurre povertà e dipendenza da aiuti;

h) migliore impatto di politiche e programmazione tramite coordinamento e coerenza tra donatori in modo da creare sinergie, ridurre sovrapposizioni e doppioni, migliorare complementarietà;

i) coordinamento in Paesi/Regioni partner basato su migliori prassi per maggiore efficacia di aiuti;

j) approccio di sviluppo basato su risultati (indicatori internazionalmente convenuti) e ripercussione di aiuti a sviluppo;

k) cooperazione Nord Sud e dialogo bilaterale, regionale, multilaterale per sviluppo accordi di partenariato

Commissione informa Parlamento, società civile, Autorità locali su progressi compiuti in PVS, avvalendosi per modifiche a regolamento di esperienze in materia di Stati membri

Assistenza UE, con esclusione di quella per finanziare acquisto di armi o munizioni od operazioni che hanno obiettivi militari o di difesa, realizzata attraverso:

a) programmi geografici riguardanti azioni di natura nazionale, regionale, transregionale, continentale, comprendente attività di cooperazione:

  • a livello regionale con Paesi partner al fine di attenuare “disuguaglianze marcate o in aumento”;
  • a livello bilaterale con Paesi partner non a reddito medio alto o con prodotto interno lordo inferiore a 1% di quello mondiale;

Programmi geografici elaborati in base a seguenti settori di cooperazione:

  • diritti umani, democrazia e buon governo, comprendente: diritti umani; democrazia e stato di diritto; parità di genere; emancipazione; gestione di settore pubblico a livello centrale o locale; politica ed amministrazione fiscale; lotta contro corruzione; società civile ed Autorità locali; promozione e tutela dei diritti dei minori;
  • crescita inclusiva e sostenibile per sviluppo umano, comprendente: società, istruzione, protezione civile, occupazione e cultura; clima imprenditoriale, integrazione regionale, mercati mondiali; agricoltura sostenibile; sicurezza alimentare e nutrizionale; energia sostenibile; gestione di risorse naturali (comprese risorse terrestri, forestali, idriche); cambiamenti climatici ed ambientali;
  • altri settori significativi di sviluppo, quali: migrazione ed asilo; collegamento tra aiuti umanitari e cooperazione allo sviluppo; resilienza e riduzione del rischio di catastrofi; sviluppo e sicurezza (inclusa prevenzione di conflitti).

Nell’ambito di ogni programma bilaterale, assistenza UE si concentra in linea di principio su 3 settori massimo da concordare con Paese partner interessato.

Nel caso di programmi geografici, programmi indicativi pluriennali per Paesi e Regioni partner elaborati partendo da documento di strategia, elaborati tramite dialogo tra UE e Paesi/Regione partner elaborati partendo da documento di strategia, elaborati tramite dialogo tra UE e Paese/Regione partner, coinvolgendo anche società civile, Autorità locali, parti sociali così da migliorare titolarità del processo ed incoraggiare sostegno a strategia nazionale sviluppo (in particolare riduzione di povertà). Documenti di strategia elaborati per fornire quadro coerente per cooperazione a sviluppo tra UE e Paese/Regione partner in linea con finalità globali, ambito di applicazione, disposizioni di intervento di Reg. 233/14. Documenti di strategia non richiesti se:

  • Paese elaborato strategia di sviluppo nazionale sotto forma di piano di sviluppo nazionale accettato da Commissione, quale base per corrispondente programma indicativo pluriennale al momento di sua adozione;
  • Paese o Regione per cui elaborato documento quadro congiunto che definisce strategia globale UE, comprensivo di capitolo specifico su politica di sviluppo;
  • Paese o Regione per cui UE o Stati membri hanno concordato documento di programmazione pluriennale congiunto;
  • Regioni hanno strategia convenuta con UE;
  • Paesi in cui UE intende sincronizzare propria strategia con nuovo ciclo nazionale da iniziare prima di 1/1/2017 (Nel periodo 1/1/2014 – inizio di nuovo ciclo nazionale si ha proposta UE per tale Paese)
  • Paesi o Regioni con assegnazione di fondi inferiore a 50.000.000 € per periodo 2014/20

In tali casi programma indicativo pluriennale per Paese/Regione interessata contiene strategia di sviluppo UE per tale Paese/Regione

Documenti di strategia soggetti a revisione intermedia o revisione ad hoc in caso di necessità secondo principi e procedure definiti in accordi di partenariato e cooperazione con decisione Paesi/Regioni interessate

Programmi indicativi pluriennali per programmi geografici elaborati per ogni Paese/Regione con assegnazione finanziaria indicativa del Fondo UE in base a documenti di strategia, precisando settori prioritari per finanziamento UE, obiettivi specifici, risultati attesi, indicatori di rendimento, assegnazioni finanziarie indicative complessive e per priorità, modalità di aiuto. Documento di programmazione pluriennale congiunto considerato programma indicativo pluriennale se rispetta principi in questione anche in merito ad assegnazione indicativa dei fondi.

Nell’ambito di ogni programma geografico, Commissione adotta assegnazioni finanziarie indicative pluriennali, tenendo conto specificità dei diversi programmi e difficoltà dei vari Paesi/Regioni in situazioni di crisi, vulnerabilità, conflitto, a rischio di catastrofi. Se necessario, assegnazioni finanziarie indicate sotto forma di minimo e massimo e/o alcuni fondi lasciati in parte non assegnati, non prevista alcuna assegnazione dopo periodo 2014/20, salvo che esistenza di disponibilità di risorse oltre tale periodo

Programmi indicativi pluriennali per programmi geografici riesaminati, tenendo conto di previsioni intermedie o ad hoc nel documento di strategia, esigenze, impegni, progressi in funzione ad obiettivi fissati (in particolare diritti umani, democrazia, stato di diritto, buon governo), revisione anche di assegnazioni finanziarie indicative “in particolare in seguito a situazioni di crisi o post crisi”

Commissione riferisce su programmazione congiunta con Stati membri mediante relazione intermedia, presentando raccomandazioni in caso di programmazione non pienamente attuata

Nel definire programmi per Paesi/Regioni in situazioni di crisi, post crisi, fragilità, esposti a catastrofi naturali, tenuto conto di vulnerabilità, esigenze, circostanze speciali di questi, prestando attenzione a prevenzione di conflitti, consolidamento di Stato e pace, riconciliazione e ricostruzione post conflitto, ruolo donne e diritti dei minori

Se Paese/Regione partner è direttamente colpito da situazione di crisi, post crisi, fragilità, particolare attenzione rivolta a potenziare coordinamento tra aiuti, risanamento, sviluppo tra tutti gli attori per favorire transizione da situazione di emergenza a fase di sviluppo

Documenti di programmazione per situazioni di fragilità o soggetti a catastrofi naturali prevedono interventi di prevenzione di catastrofi e gestione delle conseguenze, rafforzando resilienza agli stessi

b) programmi tematici, le cui azioni intraprese aggiungono valore ad azioni finanziate da programmi geografici di cui sono complementari e coerenti. Tale programmazione soggetta ad almeno 1 delle seguenti condizioni:

  • obiettivi politici UE non conseguiti in modo efficace tramite programmi geografici o non esiste o non raggiunto accordo con Paese partner interessato
  • azioni riguardano iniziative mondiali a sostegno di obiettivi di sviluppo internazionalmente convenuti o beni pubblici e sfide globali
  • azioni hanno natura multiregionale, multinazionale e/o transnazionale
  • azioni volte a realizzare politiche innovative o iniziative volte ad indirizzare azioni future
  • azioni rispondono a priorità politica UE od impegno internazionale di UE nella cooperazione allo sviluppo

Azioni tematiche che a beneficio diretto di paesi partner ed in questi attuati (Ammesso intervento fuori da tali Paesi se ciò consente di conseguire obiettivi del programma)

Programmi tematici articolati in:

  • beni pubblici e sfide globali attraverso cui sostenute azioni in: ambiente e cambiamenti climatici; energia sostenibile; sviluppo umano (compreso lavoro dignitoso; giustizia sociale e cultura); sicurezza alimentare e nutrizionale; agricoltura sostenibile; migrazioni ed asilo;
  • organizzazione di società civile ed Autorità locali, che tende a consolidare ruolo di queste nei Paesi partner. A tal fine realizzate dalle stesse o da “altri attori a vantaggio di organizzazioni di società civile ed Autorità locali interessate”.

Nel caso di programmi tematici, programmi indicativi pluriennali definiscono strategia UE nel tenere prescelta nel caso di “beni pubblici e sfide globali su ogni settore di cooperazione, priorità individuate ai fini di finanziamento UE, obiettivi specifici, risultati attesi, indicatori di prestazione, situazione internazionale, attività di partner, modalità di aiuto, assegnazione finanziaria indicativa complessiva, per settore di cooperazione, per priorità in termini di minimo/massimo o non assegnati, risorse e priorità di intervento per partecipazione ad iniziative globali. Tali programmi sono complementari a programmi geografici e coerenti con documenti di strategia;

c) programma Panafricano attraverso cui UE sostiene partenariato strategico con Africa. Programma provvede a complementarietà e coerenza con altri programmi precedenti ed altri strumenti per finanziamento di azione esterna UE nel Fondo Europeo Sviluppo e Strumento Europeo di Vicinato. Nel caso di programma Panafricano, documenti di programmazione basati su dialogo che coinvolge tutte le parti interessate, definendo priorità ai fini di finanziamento (assegnazione finanziaria indicativa complessiva, per settore di cooperazione e priorità, sotto forma di livello massimo/minimo), obiettivi specifici, risultati attesi, indicatori di prestazione, modalità di Programma indicativo pluriennale coerente con programmi geografici e tematici

Programmi in dettaglio riportati in Allegato a Reg. 233/14 pubblicato su G.U.CE 77/14

Programmi riesaminati per rispondere a sfide impreviste o problemi di attivazione, eventuali revisioni di partenariato strategico, al fine di garantirne attuazione efficace, tenendo presente revisioni intermedie ad hoc

Azioni nell’ambito di programmi tematici, geografici, Panafricano concepite in modo da rispondere a criteri per APS, salvo se azione applicata a Paese/territorio beneficiario non considerato come beneficiario di APS o azione realizza iniziativa globale, priorità politica UE o rispetta obbligo di impegno internazionale di UE

Sostegno UE concesso anche a misure non previste nei documenti di programmazione

Durante rutto il processo di programmazione, UE e Stati membri si consultano per favorire complementarietà e coerenza ntra le rispettive attività di cooperazione, con eventuale programmazione congi9unta tra UE e Stati membri anche a seguito consultazione di altri donatori, società civile, Autorità regionali e locali e tenendo conto diritti umani e democrazia in Paesi partner

Fondi possono rimanere non assegnati (Non oltre 5% quota di ogni programma) al fine di risposta immediata da parte UE in caso di circostanze impreviste (specie in situazioni di fragilità, crisi e post crisi). Commissione può altresì prevedere specifico stanziamento di fondi per assistere Paesi/Regioni partner per rafforzare loro cooperazione con Regioni ultraperiferiche della UE

Programmazioni e loro revisioni adottate dopo pubblicazione di relazioni intermedie di revisione, che tengono conto dei risultati di queste

Commissione approva documenti di strategia ed adotta programmi indicativi pluriennali mediante atti di esecuzione secondo procedura di esame di cui al Reg. 236/14. Per motivi di urgenza giustificati a seguito di crisi o minacce per democrazia, o diritti umani, o libertà fondamentali, Commissione adotta atti di esecuzione immediata per modificare documenti di strategia e programmi indicativi pluriennali. Questa revisione può comportare strategia specifica per garantire transizione verso cooperazione e sviluppo a lungo termine, promuovere passaggio da strumenti di politica umanitaria a quelli di sviluppo

Commissione può:

1)       rivedere documenti di strategia e programmi indicativi pluriennali

2)       estendere ammissibilità di azioni a Paesi e territori che non potrebbero altrimenti beneficiare di finanziamenti se azione da attuare è di portata mondiale, regionale, transregionale, transfrontaliera

Commissione istituito con Reg. 234/14 uno strumento di partenariato per cooperazione con Paesi Terzi, al fine di raggiungere seguenti obiettivi specifici:

a) sostenere strategie di partenariato per cooperazione bilaterale, regionale ed interregionale UE, promuovendo dialoghi politici e sviluppando approcci e risposte collettive a sfide mondiali. Raggiungimento obiettivo misurato in base a progressi realizzati da principali Paesi partner nella lotta a cambiamenti climatici o promozione norme ambientali di UE

b) attuare dimensione internazionale di Europa 2020. Raggiungimento obiettivo misurato tramite adozione di politiche Europa 2020 da parte di Paesi partner

c) migliorare accesso a mercati di Paesi partner e stimolare scambi, nonché opportunità di investimento e commerciali per imprese UE, eliminando ostacoli ad accesso al mercato e ad investimenti, tramite partenariatieconomici e cooperazione commerciale e normativa. Raggiungimento obiettivo misurato in base a quota di commercio estero di UE con principali Paesi partner e flussi di scambi ed investimenti verso Paesi partner destinatari di azioni, programmi

d) migliorare comprensione ed ampliare visibilità UE e suo ruolo su scena mondiale tramite diplomazia, contatti interpersonali, cooperazione in materia di istruzione ed accademica nell’ambito di gruppi di riflessione ed attività di sensibilizzazione per promozione di valori ed interessi di UE. Raggiungimento obiettivo misurato in base a sondaggi di opinione

Reg. 234/14 sostiene in primo luogo misure di cooperazione con Paesi con cui UE ha interesse strategico a promuovere legami (specie Paesi sviluppati ed in via di sviluppo con ruolo importante in politica estera, economia, commercio internazionale, governance mondiale, o per interessi significativi per UE). Tutti i Paesi Terzi, Regioni e territori possono essere ammessi

UE si adopera per promuovere, sviluppare e consolidare principi di democrazia, uguaglianza, rispetto diritti umani e libertà fondamentali e stato di diritto tramite dialogo e cooperazione con Paesi Terzi. Per migliorare incidenza diassistenza UE si persegue approccio differenziato e flessibile nella cooperazione con Paesi Terzi, che tenga conto del loro contesto economico, sociale, politico, interessi specifici, priorità politiche e strategie UE. Unione promuove approccio multilaterale, incoraggiando cooperazione con Organizzazioni ed Organismi internazionali o regionali (quali Istituzioni finanziarie internazionali, Agenzie, fondi e programmi delle Nazioni Unite, altri donatori bilaterali). UE intende garantire coerenza con altri settori della sua politica estera (v. strumento della cooperazione allo sviluppo). Misure finanziate con Reg. 234/14 si basano su politiche in materia di cooperazione stabilite da accordi, dichiarazioni, piani di azione concordati tra UE e Organizzazioni internazionali interessate o tra UE e Paesi Terzi e Regioni interessate

Commissione adotta programma indicativi pluriennali (PIP), in cui definite:

1)       priorità ed interessi strategici e/o reciproci di UE, nonché suoi obiettivi specifici e risultati previsti

2)       settori prioritari selezionati per finanziamento da parte UE

3)       assegnazioni indicative totali per settore prioritario e Paesi partner nel periodo in questione, compresa partecipazione ad iniziative a livello mondiale

4)       eventuali fondi (non oltre 5% di importo totale) non assegnati a settore prioritario o Paese partner

5)       modalità di modifica di PIP “per imperativi motivi di urgenza debitamente giustificati”, fatto salvo revisione del programma a seguito di relazione intermedia, che tiene conto dei risultati di questa

Commissione definisce priorità tematiche, tenendo conto di relazione di revisione intermedia al 31/3/2018, tra le seguenti:

–          per conseguire obiettivo a):

1)       sostenere attuazione di accordi di partenariato e cooperazione di piani di azione ed analoghi strumenti bilaterali

2)       approfondire dialogo politico ed economico con Paesi Terzi importanti su scena mondiale, incluso settore di politica estera

3)       favorire dialogo con pertinenti Paesi Terzi su questioni bilaterali e globali di interesse comune

4)       promuovere adeguato follow up o attuazione coordinata di conclusioni di consessi internazionali

5)       incoraggiare sforzi di Paesi partner per ridurre emissioni di gas ad effetto serra

6)       incoraggiare produzione e scambi ecologici

7)       sviluppare cooperazione strategica

8)       promuovere fonti di energia rinnovabile e sostenibile

–          per conseguire obiettivo b):

1)       rafforzare dialogo politico e cooperazione con Paesi Terzi, tenendo conto di tutti i settori compresi in Europa 2020

2)       promuovere politiche interne UE con principali Paesi partner e sostenere convergenza normativa in materia

–          per conseguire obiettivo c):

1)       promuovere contesto sicuro per investimenti ed imprese, compresa protezione diritti di proprietà intellettuale, lotta contro barriere ad accesso al mercato, cooperazione normativa, promuovere opportunità per beni e servizi di UE (specie in settori in cui UE gode di vantaggio concorrenziale, nonché standard internazionali)

2)       sostenere negoziazione, attuazione, applicazione di accordi in materia di scambi ed investimenti in cui UE è parte

–          per conseguire obiettivo d):

1)       rafforzare cooperazione in istruzione superiore, accrescere mobilità di studenti e personale universitario, al fine di creare partenariati per migliorare qualità di istruzione superiore e diplomi comuni con conseguente riconoscimento accademico

2)       promuovere conoscenza diffusa e maggiore visibilità, valori ed interessi UE nei Paesi partner, rafforzando diplomazia pubblica ed attività di sensibilizzazione e sostegno di obiettivi Reg. 234/14

Commissione, assistita da Comitato (a cui può partecipare un rappresentante di BEI) può adottare atti delegati (in particolare a seguito di pubblicazione di relazione intermedia entro 31/3/2018) per modificare dettagli della cooperazione, assegnazioni finanziarie indicative nell’ambito di programmi geografici, programma tematico “beni pubblici e sfide globali” (comunque importo iniziale non diminuito oltre 5%)

Commissione ha delega di adozione atti per intero periodo di validità del regolamento. Delega revocata in qualsiasi momento da Parlamento europeo o Consiglio, i cui effetti decorrono da giorno successivo a sua pubblicazione suG.U.CE, senza pregiudicare validità di atti delegati in vigore. Non appena adotta atto delegato, Commissione ne informa subito Parlamento e Consiglio; atto entra in vigore dopo 2 mesi da notifica se nessuna obiezione viene sollevata (Termine prorogato di 2 mesi su richiesta di Parlamento/Consiglio)

Entità aiuto: 

Dotazione finanziaria di Reg. 233/14 per periodo 2014/20 fissata in 19.661.639.000 €, di cui:

–          11.809.000.000 € per programmi geografici (2.500.000.000 € ad America Latina, 3.813.000.000 € ad Asia meridionale, 2.870.000.000 € ad Asia sudorientale e settentrionale, 1.072.000.000 € ad Asia centrale, 545.000.000 € a Medio Oriente, 2.510.000.000 € ad altri Paesi) di cui almeno 155 destinati a diritti umani, democrazia e buon governo; almeno 45% a crescita inclusiva e sostenibile per sviluppo umano

–          7.008.000.000 € per programmi tematici, di cui: 5.100.000.000 € per beni pubblici e sfide globali e di questi almeno 27% per ambiente e cambiamenti climatici,  12% per energia sostenibile, 25% per sviluppo umano (di cui almeno: 40% per salute; 17,5% per istruzione; 27,5% per parità di genere, non discriminazione, protezione sociale; 29% per sicurezza alimentare ed agricoltura sostenibile; 7% per migrazione ed asilo); 1.907.000.000 € per Organizzazione di società civile ed Autorità locali

–          845.000.000 € per programma Panafricano

–          1.680.000.000 €, comunque non oltre 700.000 €/anno per azioni di azioni di mobilità a scopo di apprendimento da o verso Paesi partner, cooperazione e dialogo politico con Autorità, Istituzioni, Organizzazioni di questi Paesi come stabilito da strumento di cooperazione e sviluppo, strumenti di cooperazione europeo di vicinato, strumento di partenartiato, strumenti di assistenza di preadesione

Almeno 95% di spesa prevista da programmi tematici e 90% del programma Panafricano deve rispondere a criteri per APS

Dotazione finanziaria di Reg. 234/14 per periodo 2014/20 è di 954.765.000 €, con stanziamenti annuali autorizzati da Parlamento e Consiglio entro limiti del quadro finanziario pluriennale. A questi si aggiungono 1.680.000.000 € provieniti da strumento per cooperazione allo sviluppo, strumento europeo di vicinato, strumento di assistenza preadesione (IPA), strumento di partenariato per azioni di mobilità a scopo di apprendimento da o verso Paesi partner, nonché per cooperazione e dialogo politico che Autorità, Istituzioni, Organizzazioni di detti Paesi. Finanziamento messo a disposizione tramite 2 assegnazioni pluriennali riguardanti i primi 4 anni e poi i restanti 3 anni “in linea con esigenze individuate e priorità dei Paesi interessati”. Assegnazioni riviste in caso di circostanze impreviste o importanti cambiamenti, tenendo conto priorità di azione esterna UE